Ciccio Belgiorno lascia la sua Modica
Il giornalista scrittore si è spento a Catania
Domani i funerali a S. Pietro. Il cordoglio del sindaco
Lo scrittore e giornalista è deceduto stamane alle 6 all’età di 69 anni a Catania a seguito di complicazioni susseguenti ad un intervento.
Ciccio Belgiorno, come era comunemente noto, era affetto da una forma tumorale che gli ha consentito comunque negli ultimi anni di svolgere la sua attività di scrittore e saggista.
Il nome di Ciccio Belgiorno è legato indissolubilmente alla città dove si trasferisce alla età di tredici anni, al seguito del padre Franco Libero, allora direttore della biblioteca comunale. Studia all’istituto tecnico Archimede e negli anni 60’ anima la vita della città come musicista ed attore insieme a Marcello Perracchio.
Poi il trasferimento a Wiesbaden in Germania dove inizia la sua collaborazione alla ZDF con un programma rivolto agli italiani all’estero. Intensa la sua attività di scrittore e di giornalista con la pubblicazione di vari saggi sulla Sicilia e Modica. Il suo rientro risale agli anni 90’; scrive un libro sulla città , pubblica alcuni racconti, tra cui l’ultimo « Guardiani di Nuvole».
Intenso il rapporto avuto con Piero Guccione e gli artisti della scuola di Scicli di cui contribuisce a rendere nota l’attività artistica. Irriverente e polemico, anticonformista, Ciccio Belgiorno ha rappresentato la coscienza critica della città per anni.
« Ha raccontato ed illustrato Modica con la passione di chi, amandola, ne ha sferzato nemici e quanti, non comprendendola, non l’hanno rispettata» ha scritto il sindaco a nome della città alla moglie Brigitte ed a tutta la famiglia.
I funerali si tengono alle 16 di venerdì nella chiesa di S. Pietro.
Duccio Gennaro (more…)
Il manuale della raccolta differenziata
Nelle regioni Veneto e Lombardia, molti comuni hanno raggiunto livelli di raccolta differenziata dimostrabili del 60-70% con riduzioni della tassa RSU del 30-50%. Questo è dovuto al lavoro costante di Amministrazioni che continuano ad investire e soprattutto migliorare il “sistema differenziata” con approcci che oltre al buon senso integrano nuove tecniche e lavoro di ricerca. Lo scopo di questo documento è quello di proporre un metodo, già applicato e funzionante, per l’attuazione della raccolta differenziata in comuni, consorzi, province.
Perchè lo scandolo rifiuti a Chiaiano
Se dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono le società pubbliche di gestione dei rifiuti. E’ il richiamo della monnezza, è più forte di loro. L’emergenza rifiuti è un business, scoprite chi ci guadagna e avrete trovato la soluzione del problema. Per esempio, ma solo per esempio, chi è l’azionista principale dell’Impregilo? A chi appartiene la discarica di Chiaiano?
Illuminanti le parole del Prof. Marfella
Il Pecoraro Espiatorio
Dal blog di Beppe Grillo
Si è aperta la caccia al Pecoraro Scanio. E’ lui il colpevole. Non Bassolino, non la Jervolino, non i presidenti del Consiglio degli ultimi quindici anni, non la Camorra, non le imprese del Nord che hanno smaltito i rifiuti tossici in Campania per risparmiare, non chi ha preso i miliardi di euro dalla Comunità Europea per opere mai realizzate, non le municipalizzate politicizzate, non i partiti, non la giunta regionale, non le giunte provinciali, non i sindaci contigui alla criminalità organizzata, non chi non ha permesso la raccolta differenziata, non i magistrati che non hanno indagato, non i giornalisti che non hanno denunciato, non i parlamentari campani che stanno a Roma, non le ASL, non chi deve controllare i prodotti alimentari, non chi deve controllare l’inquinamento dell’aria.
Nessuna, nessuna stramaledetta istituzione è responsabile di una Regione rovinata, con scorie radioattive sotto i campi di pomodori e un incremento di malati di tumori spaventoso.
La colpa è dei Verdi, di chi vuole acqua pulita, aria pulita, carne, uova e mozzarella senza diossina. La colpa è di chi vuole un parco, un albero, una spiaggia senza liquami, depuratori funzionanti.
La colpa è di chi vuole la raccolta differenziata, rifiuti zero.La colpa è di chi pensa che i campani siano una popolazione civile come le altre che può ottenere gli stessi risultati per l’ambiente dei danesi o dei californiani.
La colpa è di chi dice la verità sugli inceneritori e sul Cip6, la tassa sulla nostra bolletta dell’Enel, che ha sottratto miliardi di euro alle energie rinnovabili per regalarli ai petrolieri.
Uno dei più grandi fallimenti politici della Repubblica Italiana è stato trasformato in un problema di ordine pubblico. Bassolino regna con De Gennaro alla sua destra.
I colpevoli sono il Pecoraro Espiatorio e tutti gli abitanti di Pianura ai quali era stato promesso che la discarica non sarebbe più stata riaperta.
Striscia la notizia ed il Val di Noto
ANCHE “STRISCIA LA NOTIZIA” . IL POPOLARE ROTOCALCO DELLA SERA DI CANALE 5 HA DENUNCIATO IL 5 GENNAIO 2008, PER BOCCA DI STEFANIA PETIX COL SUO BASSOTTO, LO SCEMPIO ANNUNCIATO CHE IL COMITATO NO-TRIV DA ANNI CERCA DI SVENTARE. E’ STATO UN SERVIZIO BREVE MA INTENSO.
VOLETE VEDERLO??? CLICCATE SUL SEGUENTE LINK http://www.video.mediaset.it/video.html?sito=striscia&data=2008/01/05&id=6560&categoria=inviati&from=striscia …..
E CHI NON AVESSE ANCORA VISTO IL NOSTRO FILM “13 VARIAZIONI SU UN TEMA BAROCCO…” CHE HA VINTO IL 1° PREMIO AL VAL SUSA FILM FESTIVAL 2007, questo è il trailer, per maggiori informazioni www.notriv.it
Inceneritori o differenziata ?
Per farsi un’idea di cosa gira intorno alla costruzione degli inceneritori e del perchè; un interessante video tratto dalla trasmissione Anno Zero.
Anche Villa Cascino ed il Convento dei Cappucini sotto il cemento
Con concessione 334 del 3-agosto-2007 protocollo 1098/or si è dato via libera alla costruzione di 8 (otto villini) a ridosso dell’ultimo e storico polmome verde del quartiere Dente a Modica.
Il terreno sembrava essere inedificabile e per questo è stato venduto per una cifra irrisoria, o almeno si pensava. Intanto la Futura costruzioni ha già finito di sbancare ed è pronta ad edificare. E’ stata presentata una interrogazione, staremo a vedere…
 Il sottoscritto D’Antona Vito, Consigliere Comunale del Movimento Sinistra Democratica,
- tenuto presente che in Via Nuova S.Antonio, a seguito di una concessione edilizia rilasciata il 3.8.2007, sono iniziati i lavori di sbancamento per la realizzazione di otto villette;
- rilevato che il sito, già modificato dall’intervento delle ruspe, si trova in una zona confinante da una parte con lo splendido complesso del convento dei Padri Cappuccini e dall’altro con il giardino della Villa Cascino, unico e caratteristico spazio verde esistente nel centro storico della città ;
- rilevato che, in attesa di potere visionare la documentazione presso l’ufficio Urbanistica del Comune per indisponibilità del relativo fascicolo, si è appreso in via informale che la zona in discussione risulterebbe classificata nel Piano Regolatore Generale come C/3, per i cui interventi sembrerebbe occorrere un piano di lottizzazione, di competenza del Consiglio Comunale, mentre nel caso in questione si è provveduto con concessione singola rilasciata dall’ufficio;
- Preso atto delle legittime perplessità manifestate in questi giorni da diversi cittadini, nonché da organi di stampa, in ordine al fatto che la ubicazione di tali costruzioni contrasta in modo significativo con il contesto esistente, che viceversa andrebbe tutelato in una logica di conservazione e valorizzazione per il mantenimento delle caratteristiche che hanno consentito alla città di essere stata riconosciuta patrimonio dell’umanità dall’Unesco;
- Rilevato, ancora, che la dimensione del progetto, con il carico abitativo presunto alla fine dei lavori, potrebbe contribuire negativamente alle difficoltà di viabilità già esistenti nel quartiere;
-Â Considerata insufficiente la dichiarazione rilasciata alla stampa da parte dell’Assessore all’Urbanistica del Comune di Modica, il quale in modo quasi notarile riteneva ineluttabile il rilascio della suddetta autorizzazione, mentre, al contrario, si renderebbe necessario un approfondimento del progetto in relazione al sopracitato contesto, previa una urgente e cautelativa sospensione dei lavori;
                                                                     Chiede
-Â All’Amministrazione Comunale se risulta fondata l’informazione secondo la quale per l’intervento in argomento e in rapporto alla destinazione urbanistica della zona, oltre al contesto architettonico della stessa, fosse necessario un piano di lottizzazione da sottoporre al Consiglio Comunale e non una concessione singola;
- che venga disposta in via cautelativa la sospensione dei lavori relativi al progetto in argomento e si proceda ad un approfondimento della richiesta avanzata dai privati, in ordine alla destinazione urbanistica del sito, alle modalità richieste per tali tipi di intervento, all’impatto delle villette progettate rispetto al contesto urbanistico e alla viabilità del quartiere;
-Â che la presente venga discussa alla prossima riunione del Consiglio Comunale.
Modica, 28.11.2007
Vito D’Antona
Link correlati:
Il posto prima dell’intervento con Google map
Scoppia il caso
La Corte Europea condanna l’Italia per le procedure di appalto degli inceneritori in Sicilia
«Inadempimento di uno Stato – Appalti pubblici di servizi – Direttiva 92/50/CEE – Convenzioni relative al trattamento di rifiuti urbani – Qualificazione – Appalto pubblico – Concessione di servizi – Misure di pubblicità »
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SENTENZA DELLA CORTE (Seconda Sezione) 18 luglio 2007 (*)
Nella causa C 382/05, avente ad oggetto un ricorso per inadempimento ai sensi dell’art. 226 CE, proposto il 20 ottobre 2005, Commissione delle Comunità europee, rappresentata dai sigg. A. Aresu e X. Lewis, in qualità di agenti, con domicilio eletto in Lussemburgo, ricorrente, contro Repubblica italiana, rappresentata dal sig. I.M. Braguglia, in qualità di agente, assistito dal sig. G. Fiengo, avvocato dello Stato, con domicilio eletto in Lussemburgo, convenuta, LA CORTE (Seconda Sezione), composta dal sig. C.W.A. Timmermans, presidente di sezione, dai sigg. P. Kuris, K. Schiemann (relatore), L. Bay Larsen e dalla sig.ra C. Toader, giudici, avvocato generale: sig. J. Mazák cancelliere: sig. J. Swedenborg, amministratore vista la fase scritta del procedimento e in seguito alla trattazione orale dell’8 marzo 2007, vista la decisione, adottata dopo aver sentito l’avvocato generale, di decidere la causa senza conclusioni, ha pronunciato la seguente Sentenza 1 Con il suo ricorso, la Commissione delle Comunità europee chiede alla Corte di dichiarare che, dato che la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per la protezione civile – Ufficio del Commissario delegato per l’emergenza rifiuti e la tutela delle acque in Sicilia ha indetto la procedura per la stipula delle convenzioni per l’utilizzo della frazione residua dei rifiuti urbani, al netto della raccolta differenziata, prodotta nei comuni della Regione Siciliana e ha concluso le dette convenzioni senza applicare le procedure previste dalla direttiva del Consiglio 18 giugno 1992, 92/50/CEE, che coordina le procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di servizi (GU L 209, pag. 1), come modificata dalla direttiva della Commissione 13 settembre 2001, 2001/78/CE (GU L 285, pag. 1; in prosieguo: la «direttiva 92/50»), e, in particolare, senza la pubblicazione dell’apposito bando di gara sulla Gazzetta ufficiale delle Comunità europee, la Repubblica italiana è venuta meno agli obblighi ad essa incombenti in forza della predetta direttiva e, in particolare, dei suoi artt. 11, 15 e 17. Contesto normativo Normativa comunitaria 2 L’art. 1, lett. a), della direttiva 92/50 stabilisce: «a) “appalti pubblici di serviziâ€, i contratti a titolo oneroso stipulati in forma scritta tra un prestatore di servizi ed un’amministrazione aggiudicatrice (…)» 3 L’art. 8 di tale direttiva dispone: «Gli appalti aventi per oggetto servizi elencati nell’allegato I A vengono aggiudicati conformemente alle disposizioni dei titoli da III a VI». 4 L’art. 15, n. 2, della direttiva 92/50, il quale figura nel titolo V di quest’ultima, recita: «Le amministrazioni che intendono aggiudicare un appalto pubblico di servizi mediante procedura aperta, ristretta o, nei casi stabiliti nell’art. 11, negoziata, rendono nota tale intenzione con un bando di gara». 5 Ai sensi dell’art. 17 della direttiva 92/50: «1. I bandi o avvisi vanno redatti conformemente ai modelli contenuti negli allegati III e IV e devono fornire le informazioni richieste in tali modelli. (…) 4. I bandi di gara di cui all’art. 15, nn. 2 e 3, sono pubblicati per esteso nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europee e nella banca di dati TED, nelle rispettive lingue originali. (more…)
Trivellazioni si, Trivellazioni ni, Trivellazioni no
Il Decreto dell’Assessorato Territorio ed Ambiente Siciliano sulle trivellazioni – parte seconda
Prendo l’abbrivio da un commento di Salvo Vernuccio della Sinistra Giovanile di Modica (vedi post su Poidomani)Â relativo a trivellazioni e modello di sviluppo per ringraziarlo di essere intervenuto direttamente sul sito per esprimere la sua franca e onesta opinione politica.
Anzi considero il gesto rappresentativo del modo di intendere la “politica”, nel senso alto e trasparente del termine.
Soltanto dal rispetto delle posizioni diverse può partire un confronto schietto e sereno, mirato al raggiungimento di uno scopo comune; il bene della collettività .
Per entrare nel merito dell’argomento inizierei con la posizione che ci accomuna senza alcuna incertezza: il decreto dell’Assessore al Territorio e Ambiente della Regione Siciliana, che, per definirlo si può tranquillamente usare l’espressione cosiddetta alla “Calderoni”: è una “porcata”. Del resto non è una novità in politica assistere a questo genere di pantomima. Prima lo rilasciano, e poi si stracciano le vesti e ci sputano sopra, ma non intraprendono nulla di concreto per rimediare.Il discorso sulle trivellazioni in genere, è un altro, e va affrontato secondo me, con un altro approccio, ma soprattutto in un altro momento politico, perché ora ingenera soltanto confusione e sviluppi incontrollabili.
Ed in questo momento non è possibile dire NI, si deve dire NO!
Il Ministro Pecoraro Scanio e Il Regista Tornatore in merito alle trivelle in Val di Noto
Sul finto stop alle trivellazioni petrolifere texane in Val di Noto
Intervista di Cinzia Della Valle
Palermo (Il manifesto -17.06.07)
Ce l’ha col governatore?
Ha bluffato due volte, prima sui termovalorizzatori e poi sulle trivelle in Val di Noto. Come può, lui che rappresenta le istituzioni, dire che la società petrolifera Panther oil rinuncia ai permessi in Val di Noto e poi la stessa società lo corregge spiegando che rinuncia a una piccola parte di area, tra l’altro dove non avrebbe comunque trivellato? Cuffaro in modo plateale utilizza la disinformazione, metodo che apparteneva alla tradizione stalinista.
Anzi, dirò di più..
Prego.
Dallo scorso ottobre la divisione protezione natura del mio ministero chiede alla regione siciliana chiarimenti sulla valutazione d’incidenza nell’area intorno al sito d’interesse comunitario (Sic) della val di Noto, procedura imposta da Bruxelles, che delega i governi nazionali a vigilare sul rispetto delle regole sui Sic. Bene, non abbiamo mai ricevuto risposte. Mercoledì scorso abbiamo inviato una diffida alla regione con la quale chiediamo di revocare le autorizzazioni alla società petrolifera, perché la valutazione d’incidenza è fondamentale prima di ogni attività ».
Alfonso Pecoraro Scanio Ministro dell’Ambiente
Dopo l’appello dello Scrittore Andrea Camilleri continuano gli interventi di uomini illustri del mondo della cultura e dello spettacolo in difesa del Val di Noto.
Leggi le dichiarazioni di Tornatore e Sgarbi in merito alla Provincia di Ragusa, nell’articolo pubblicato dalla Sicilia
Trivellazioni in Val di Noto
Riporto un bellissimo articolo di GREENPEACE sull’argomento del 2/06/2005. Voglio portare all’attenzione come la foto qui riportata, che è una carta topografica della Phanter Oil, riproduca il territorio del Val di Noto, senza che siano segnate le città o le zone protette. Questo dà la cifra di come la società americana consideri la Sicilia ed il territorio atto alle ricerche: un territorio senza persone, nè valori, nè identità culturale !!! E’ la mappa asettica di un chirurgo !!!!!!
Siracusa – 02/06/2005: Trivellazioni nell’area della valle del Tellaro ? Il punto L’ex assessore siciliano all’industria, Marina Noè, ha firmato i decreti che danno il via libera alla ricerca ed alla estrazione di idrocarburi gassosi e liquidi (quindi anche petrolio) nel Val di Noto, famoso in tutto il mondo per la ricchezza del suo patrimonio ambientale e culturale in un territorio che comprende 15 comuni tra le province di Ragusa, Catania e Siracusa. I comuni interessati da questo provvedimento sono: Avola, Buscemi, Noto e Rosolini per il territorio di Siracusa, Caltagirone, Grammichele, Licodia Eubea, Mazzarrone e Vizzini per quello di Catania, Chiaramonte Gulfi, Comiso, Giarratana, Modica, Monterosso Almo e Ragusa per quello di Ragusa.
L’area interessata ha un estensione di 746 chilometri quadrati, da Caltagirone alla riserva naturale di Vendicari, e comprende rinomate bellezze ambientali come la Valle del Tellaro, del Tellesimo e dell’Irminio, e tesori archeologici come l’antica citta’ di Eloro, un insediamento risalente all’età del Bronzo, e mosaici di ville romane. Inoltre nel cuore di questo territorio destinato ad essere perforato dalle trivelle, si trova il Val di Noto con il suo barocco riconosciuto patrimonio dell’umanità ‘ dall’UNESCO. Chi è coinvolto nelle trivellazioni?
Titolari delle concessioni quattro compagnie petrolifere: la PANTHER OIL, la EDISON, la SARCIS e la ENI. La concessione comprende anche il diritto ?a costruire, esercitare e mantenere un sistema, parziale o completo, di serbatoi e di condotte? tale sistema può comprendere, fra l?altro, le stazioni di spinta iniziale o intermedie e i relativi serbatoi, macchinari annessi, le condotte principali e secondarie?. Ricordiamo che quanto a idrocarburi, il Val di Noto ha già dato (vedi impianti estrattivi di Ragusa) e che ci è bastata l?esperienza dell?industrializzazione selvaggia della zona Melilli-Augusta-Priolo, tristemente nota come ?Triangolo della morte?. (more…)
Il Ministro dell’Ambiente Pecoraro Scanio in merito alla vicenda Kartodromo
Ho interessato i Direttori Generali dei Dipartimenti competenti il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare affinché ci sia particolare attenzione nel seguire il procedimento in corso presso il Tribunale di Modica che vede chiamato il Ministero per l’Ambiente come parte offesa per i gravi reati contestati dall’autorità giudiziaria in relazione ai lavori per la realizzazione di alcune opere in assenza delle necessarie procedure di verifica ambientale. (more…)