Modica nel 1960
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COMUNICATO PROMOTORI PETIZIONE POPOLARE Zimmardo Bellamagna
COMUNICATO PROMOTORI PETIZIONE POPOLARE
A nome dei Promotori della Petizione Popolare, inviata attraverso la PEC del CSPA di Pozzallo, al Sovrintendente di Ragusa, Dr. Antonino De Marco, con la quale si è chiesto di avviare tutte le procedure necessarie per la salvaguardia e la tutela della contrada Zimmardo-Bellamagna, esprimiamo apprezzamento e soddisfazione sia per i tempi rapidi della risposta che per le precisazioni, le determinazioni e gli impegni concreti assunti dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Ragusa.In particolare vogliamo sottolineare alcuni elementi che consideriamo importanti e dirimenti:
-l’INEFFICACIA, in assenza della preventiva verifica archeologica prevista dalla legge, dell’Autorizzazione rilasciata dal SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive) di Modica a favore della ditta Biometano Ibleo Soc.Agr. a.r.l. per la realizzazione di un mega impianto di biogas nel cuore della contrada Zimmardo-Bellamagna, autorizzazione ostinatamente difesa dinanzi al TAR di Catania dal Sindaco Abbate Ignazio che ha dimostrato, ancora una volta in questa vicenda, il suo collateralismo subalterno agli interessi privati a scapito dei valori e dei beni comuni;
-la COMPETENZA della Sovrintendenza ad effettuare l’azione di tutela anche in aree non soggette a vincoli specifici previsti dal Piano Paesaggistico di Ragusa; da questo punto di vista consideriamo molto rilevanti, anche ai fini di una rivisitazione delle tutele paesaggistiche e archeologiche, le considerazioni impegnative espresse dal Sovrintendente sulla peculiarità del paesaggio Ibleo e sul valore delle numerose testimonianze archeologiche che fanno del nostro territorio uno dei più importanti ambiti culturali della Sicilia;
-l’ESISTENZA di un Decreto del Dirigente Generale (DDG n.7935 del 22/04/2006) che vincola l’area archeologica di contrada Zimmardo-Bellamagna e (importante novità) lo svolgimento, in corso d’opera, di accertamenti finalizzati a una più puntuale perimetrazione del vincolo archeologico già esistente.
La Petizione Popolare sottoscritta già da diverse centinaia di Cittadini nati e/o residenti a Modica esprime non solo un’alta consapevolezza ma anche una forte determinazione nella difesa di un grande patrimonio paesaggistico, archeologico e culturale che, come Modicani, abbiamo il preciso dovere e la ferma volontà di salvaguardare, tutelare e valorizzare.È arrivato il momento di mettere la parola fine ai vari tentativi di stravolgimento e devastazione ambientale di questa pezzo suggestivo e straordinario del nostro paesaggio rurale che rappresenta un patrimonio unico al mondo, un vero e proprio Bene dell’Umanità.
L’Amministrazione Comunale di Modica, anche alla luce delle dichiarazioni del Sovrintendente, provveda, con la massima urgenza, ad annullare in autotutela l’autorizzazione rilasciata dal Suap e a ritirare di conseguenza la determina di resistere in giudizio davanti al TAR di Catania a difesa della suddetta Autorizzazione, peraltro dichiarata inefficace dalla Sovrintendenza di Ragusa. Come Cittadini Modicani intendiamo:
-ringraziare il Dr. Corrado Rizzone che nella qualità di Presidente del Consorzio Stradale Zimmardo-Bellamagna ha presentato ricorso al TAR di Catania avverso l’autorizzazione del Suap di Modica contribuendo in modo determinante a fare emergere l’inconsistenza dell’autorizzazione incautamente e consapevolmente rilasciata in pieno agosto 2019 dal Comune di Modica;
-ribadire il valore dell’antica amicizia e il legame storico fra Modicani e Pozzallesi, gravemente turbati dai comportamenti scorretti del Sindaco Abbate Ignazio, che nulla hanno a che fare con il doveroso garbo istituzionale e con la tradizionale civiltà della Citta di Modica.
Come Promotori della Petizione Popolare siamo pienamente consapevoli di essere solo all’inizio di un percorso, non facile né breve, che dovrà portare -a cominciare dall’effettiva concretizzazione degli orientamenti positivi espressi dal Sovrintendente di Ragusa- a provvedimenti definitivi di tutela di contrada Zimmardo-Bellamagna e del suo patrimonio archeologico e paesaggistico, fortemente intrecciati in un unicum indivisibile di bellezza e di straordinaria suggestione.Intendiamo procedere su questo cammino con tutte le forze che -da Modica a Pozzallo, dalla Provincia di Ragusa all’intera Sicilia- vogliono spendersi per i valori della bellezza, della salute, della qualità della vita e per una prospettiva generale di crescita sostenibile del nostro territorio, alleata della natura, della cultura, del paesaggio rurale, dell’identità ambientale e territoriale.
Angela Allegria – Avvocato
Michele Armenia. – Professore
Giovanni Avola. – già Segretario generale CGIL Ragusa
Giuseppe Barone. – Docente universitario
Piergiorgio Barone – Professore
Marcella Burderi – Scrittrice
Antonello Buscema – già Sindaco di Modica…
Antonio Calabrese. – Imprenditore
Carlo Cartier – Attore
Gianni Contino. – Giornalista
Franco Di Martino – Psicologo
Angelo Di Natale. – Giornalista
Giovanni Di Rosa. – Professore
Ignazio Monteleone – Pittore
Luisa Montù – Giornalista
Paolo Oddo – Giornalista
Giorgio Pluchino. – Architetto
Corrado Rizzone. – Agronomo
Angelo Ruta – Illustratore
Ernesto Ruta – Guida Turistica
Antonio Ruta – Avvocato
Carmelo Ruta – già Sindaco di Modica
Pierpaolo Ruta. – Imprenditore
Arianna Salemi. – Animatrice culturale
Giovanni Savarino. – Ingegnere
Peppe Sammito. – già Amministratore Comune di Modica
Santo Santaera – ex Assessore Provinciale Ambiente
Concetto Scivoletto. – già Senatore della Repubblica
Luca Scivoletto. – Regista
Andrea Tidona. – Attore
Nele Vernuccio. – Redattore di Dialogo
IMPIANTO DI BIOGAS IN C/DA ZIMMARDO-BELLAMAGNA: LA SOVRAINTENDENZA DICE STOP
Riscontrando la richiesta di riconoscimento come sito di interesse pubblico della località, la Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali di Ragusa ha inviato una nota dettagliata all’Assessore ed al Dirigente Generale ai BB.CC. e I.S. della Regione Siciliana, ai Sindaci dei Comuni di Pozzallo e Modica, al CSPA Pozzallo e alla società Biometano Ibleo, con la quale fa il punto della situazione.
Nella missiva si afferma che “Il territorio di riferimento non è inserito nelle aree perimetrate, con diversi livelli di tutela, del Piano paesaggistico della Provincia di Ragusa, ma il mancato inserimento non significa però che la Soprintendenza non può espletare l’azione di tutela, perché la stessa può essere effettuata anche in aree non soggette a vincoli”.
Entrando nel merito della questione, nella nota si sottolinea come “l’articolo 25 comma 1 del Decreto Legislativo 50/2016 (Codice dei Contratti), esteso a qualsiasi opera pubblica o di interesse pubblico dal D.Lgs 383/2013 e dalla Circolare MIBAC del 20.01.2006, prevede che le stazioni appaltanti trasmettono al Soprintendente, prima dell’approvazione, copia del progetto di fattibilità ivi comprese le indagini geologiche e archeologiche preliminari”.
Si precisa, inoltre, che “esiste già un Decreto del Dirigente Generale che vincola direttamente l’area di interesse archeologico di Contrada Bellamagna- Zimmardo, mentre nella restante parte sono già in atto accertamenti finalizzati ad una più puntuale perimetrazione del vincolo di che trattasi”.
In conclusione, la risposta della Soprintendenza di Ragusa precisa che “nessun progetto è stato sinora sottoposto alla valutazione di questa Soprintendenza anche se le opere per la realizzazione di impianti di biometano rientrano a pieno titolo tra le opere di pubblica utilità, per le quali è prescritta la verifica archeologica preventiva.
Non essendo pervenuto alcun progetto, qualsiasi autorizzazione già eventualmente rilasciata, in assenza della verifica archeologica preventiva prescritta dalla legge, è da considerarsi inefficace”.
Abbate non vuol tutelare Bellamagna
Giovedì scorso il Consiglio Comunale di
Modica, per responsabilità di Abbate e della sua maggioranza, ha perso
una occasione storica per dimostrare di essere a fianco dei cittadini di
Modica e di Pozzallo e a salvaguardia della zona di Zimmardo –
Bellamagna.
Infatti, è stata respinta la mozione presentata dai
consiglieri di Pd e Modica 2038, tendente a sostenere ufficialmente nei
confronti della Sovrintendenza di Ragusa il riconoscimento di Zimmardo –
Bellamagna sito di notevole interesse pubblico, azione già avviata dal
Sindaco del Comune di Pozzallo, a nome della sua città e da una
petizione di cittadini di Modica.
Dopo la presentazione della mozione
da parte della minoranza, la maggioranza, tentando di buttare fumo
negli occhi e di fare confusione, ha presentato in tutta fretta, qualche
giorno prima della riunione del Consiglio, una generica, quanto
inutile, mozione finalizzata ad una improbabile istituzione di un tavolo
tecnico per discutere della revisione del regime vincolistico del Piano
paesaggistico, pensando, in questo modo di fare credere ai cittadini di
essere dalla parte della tutela del paesaggio modicano.
Se si fosse
sinceramente voluto un voto in questa direzione sarebbe bastato
integrare le due mozioni, come proposto ragionevolmente da alcuni
consiglieri di maggioranza e di minoranza; ma anche su questo c’è stato
un netto rifiuto.
Ormai, come abbiamo sostenuto in questi mesi, è di
tutta evidenza e senza possibilità di smentita che Abbate e tutta la sua
amministrazione, consiglieri comunali compresi, hanno assunto un
atteggiamento contrario alla tutela del paesaggio modicano e in
particolare della zona Zimmardo – Bellamagna, e gli atti amministrativi
parlano chiaro.
Anziché sospendere e rivedere l’autorizzazione
rilasciata, per la quale il Tar ha giustamente richiesto una copiosa
documentazione, nonché individuare un sito differente per allocare
l’impianto di biometano, Abbate ha scelto di opporsi al ricorso al Tar
presentato dagli abitanti della zona, ha evitato di impegnarsi, dopo
l’accordo in Sovrintendenza e i ripetuti inviti del Sindaco di Pozzallo,
per la ricerca di un altro sito e, infine, ha fatto bocciare in
Consiglio Comunale una mozione a salvaguardia del territorio, ignorando
apertamente le aspettative dei cittadini di Modica e di Pozzallo.
Vito D’Antona
Biogas Bellamagna Zimmardo: il TAR chiede al Comune di Modica tutte le carte
Il Tar Catania ha chiesto chiarimenti al Comune di Modica ed all’Arpa sull’iter istruttorio per la realizzazione dell’impianto di produzione di biometano a Modica, nella Contrada Zimmardo – Bellamagna, rinviando la causa all’udienza del 24 febbraio 2021.
Con ordinanza oggi depositata, infatti, il TAR ha chiesto, tra l’altro, al Comune di Modica se abbia mai valutato l’effettiva compatibilità della strada di accesso all’impianto stesso con il traffico da esso indotto e le ragioni della mancata convocazione della Soprintendenza al procedimento. Chiarimenti chiesti anche all’Arpa sui rifiuti e le emissioni odorigene che l’impianto produrrà e all’Università di Catania, per accertare se effettivamente la capacità produttiva dello stabilimento sia quella che è stata indicata per usufruire dei vantaggi del procedimento amministrativo semplificato oppure no. Nello specifico.
Ritenuto che, ai fini della compiuta istruzione della causa, sia necessario richiedere al Comune di Modica una relazione, da depositare nel termine di 60 giorni dalla comunicazione del presente provvedimento, nella quale, illustrato in termini generali lo svolgimento del procedimento autorizzatorio, siano specificamente indicate:- le strade di accesso all’impianto (in particolare se e in quale misura vi rientri quella gestita dal Consorzio ricorrente) e le valutazioni compiute in merito alla compatibilità della rete stradale di collegamento, eventualmente anche di tipo agricolo, con il traffico dei mezzi diretti all’impianto;- le ragioni della mancata convocazione della Soprintendenza, anche alla luce della previsione di cui all’art. 14.9 delle Linee guida per il procedimento di cui all’articolo 12 del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387;- eventuali valutazioni compiute in sede procedimentale in relazione alle previsioni della delibera di G.R n. 1 del 2 febbraio 2009 ed in ordine alla compatibilità con la valorizzazione delle produzioni agroalimentari locali e la tutela della biodiversità e del patrimonio culturale e del paesaggio rurale (di cui al punto 20 della medesima delibera);- documentazione depositata dal privato ex art. 40 del Piano paesaggistico provinciale;- verifica della sussistenza, in prossimità dell’impianto, della rete di trasporto del gas naturale (par. 2.9 della Relazione tecnico-illustrativa del progetto);- eventuale coinvolgimento degli enti e dei soggetti competenti alla connessione dell’impianto alla rete (di cui al punto f, p. 8 della Relazione illustrative del progetto) ed informazioni, ove esistenti, in merito all’eventuale procedimento di dichiarazione di pubblica utilità delle opere connesse e di apposizione del vincolo preordinato all’esproprio con indicazione del relativo piano particellare, dei confini e dei dati catastali delle aree interessate.Sempre ai fini dell’istruttoria l’A.R.P.A. Sicilia, nel termine di 60 giorni dalla comunicazione della presente ordinanza, dovrà rendere chiarimenti in merito:- agli accertamenti condotti sugli scarti utilizzati per alimentare l’impianto, anche con riferimento alla loro eventuale qualificazione come rifiuti ed alle eventuali autorizzazioni necessarie, in quest’ultimo caso, per il loro trattamento e per l’utilizzo del digestato, con particolare riferimento alla “frazione della biomassa corrispondente ai rifiuti industriali non idonei all’uso nella catena alimentare umana o animale” di cui alla lettera d) di pag. 11 della Relazione tecnico-illustrativa (all. 10 del ricorso);- alle specifiche valutazioni compiute in merito ad eventuali emissioni odorigene provenienti dall’impianto (torre di desolforazione e platea a cielo aperto in cui è previsto l’accumulo del digestato) ed al loro impatto con i nuclei abitati più vicini, primo tra tutti quello di Bosco Pisana e il centro abitato di Pozzallo.Ritenuto che debba altresì disporsi verificazione, ai sensi dell’art. 66 del d.lgs. 104/2010, da affidare al Direttore del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente, dell’Università di Catania, eventualmente con l’ausilio di altri dipartimenti competenti, in merito:- alla correttezza e plausibilità dei calcoli di produttività dell’impianto in base al piano di alimentazione previsionale (a pag. 35 dello studio di perfettibilità ambientale definito “indicativo”) ed alle potenzialità complessive dell’impianto. In particolare andrà verificata la plausibilità e l’esattezza della soglia di 499 smc/h specificamente determinata in progetto, chiarendo in particolare se e in quale misura, alla luce dei dati presi in considerazione, possa escludersi il superamento della soglia immediatamente superiore dei 500 smc/h di cui all’articolo 12 del decreto legislativo 29 dicembre 2003;- sulla riconducibilità dell’impianto da autorizzare alla categoria di quelli “chimici integrati, ossia impianti per la produzione su scala industriale, mediante processi di trasformazione chimica, di sostanze, in cui si trovano affiancate varie unità produttive funzionalmente connesse tra di loro …per la fabbricazione di fertilizzanti a base di fosforo, azoto, potassio (fertilizzanti semplici o composti)”.La relazione conclusiva della verificazione sarà depositata entro il termine di giorni sessanta dalla comunicazione del presente provvedimento.L’ulteriore trattazione del ricorso viene rinviata all’udienza pubblica indicata in dispositivo.P.Q.M.Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia sezione staccata di Catania (Sezione Seconda), dispone gli incombenti istruttori nei sensi e nei termini di cui in motivazione.Fissa l’udienza di discussione del merito alla data del 24 febbraio 2021.”
Petizione popolare per Zimmardo Bellamagna
Al Soprintendente ai Beni Ambientali e Culturali della Provincia di Ragusa
Dr. Antonino De Marco
e p.c.
Al Presidente della Regione Siciliana
On. Nello Musumeci
All’Assessore ai Beni Culturali e dell’Identità Siciliana
Dr. Alberto Samonà
Al Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo
On. Dario Franceschini
I sottoscritti Cittadini, nati e /o residenti a Modica
Premesso che l’art.9 della Costituzione attribuisce alla Repubblica la tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della Nazione;
Premesso che la Repubblica, come recita l’art.114 della Carta Costituzionale, è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città Metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato;
Viste le competenze speciali della Regione Siciliana in materia di salvaguardia e valorizzazione del paesaggio e dei beni ambientali e culturali;
Considerato che il paesaggio naturalistico e rurale del Comune di Modica, frutto di una secolare interazione fra l’uomo e la natura, rappresenta un patrimonio unico al mondo, una risorsa di inestimabile valore da tutelare, valorizzare per la sua forte identità e difendere da ogni ulteriore intervento di cementificazione selvaggia e di devastazione ambientale;
Considerato che la contrada Zimmardo-Bellamagna rappresenta non solo un momento suggestivo del nostro patrimonio naturalistico e paesaggistico, ma anche un’area di grande interesse archeologico, storico e culturale, come dimostrano gli studi approfonditi degli archeologi Anna Maria Sammito e Vittorio Rizzone sulla Necropoli di Bellamagna, appartenente al periodo Castellucciano;
Sottolineato che la contrada Zimmardo-Bellamagna ha fatto da location a uno degli episodi del film “KAOS” dei fratelli Paolo e Vittorio Taviani, considerato uno dei capolavori della cinematografia nazionale e internazionale;
Valutato il carattere ormai indifferibile di un provvedimento di codesta Soprintendenza volto a tutelare sia il paesaggio agrario che l’area archeologica, mettendoli al riparo, in via definitiva, da tentativi di devastazione ambientale che si sono succeduti negli ultimi vent’anni e da ultimo con l’autorizzazione del Suap di Modica, priva peraltro del parere della Soprintendenza di Ragusa, a costruire un mega impianto di biometano proprio nel cuore della contrada Zimmardo-Bellamagna;
Valutata positivamente la richiesta avanzata dal Sindaco di Pozzallo, Dr. Roberto Ammatuna di attribuire alla suddetta contrada il riconoscimento di Sito di Interesse pubblico;
Valutati negativamente, in relazione al progetto di costruzione del mega impianto di biometano, le dichiarazioni pubbliche rese anche nel corso del Consiglio Comunale aperto del 27 novembre 2019 dal Sindaco di Modica Abbate, nonché gli atti amministrativi assunti a difesa dell’autorizzazione del Suap, il silenzio e l’inerzia nell’individuazione di un sito alternativo, nonostante l’impegno assunto in sede di Soprintendenza;
Preso atto che il TAR di Catania, chiamato a pronunciarsi sulla realizzazione di tale impianto, ha accolto la richiesta del rinvio per favorire la ricerca di un sito alternativo prima del prossimo 21 ottobre, data in cui sarà emessa la relativa sentenza;
Valutato che l’esito della sentenza non avrà effetto immediato in quanto la parte soccombente ricorrerà con ogni probabilità al Consiglio di Giustizia Amministrativa e che, comunque, la salvaguardia e il destino di un bene comune, di un patrimonio paesaggistico e archeologico di grande interesse storico, culturale e ambientale non possono in ogni caso dipendere dall’esito di un contenzioso di natura amministrativa;
Considerato, infine, che la realizzazione di un mega impianto di biometano, a causa della localizzazione proposta e non certamente per contrarietà alle fonti energetiche alternative, arrecherebbe danni irreversibili al nostro patrimonio paesaggistico, archeologico, storico e culturale e comprometterebbe, altresi, la richiesta avanzata dal Comune di Modica al Ministero per i Beni Culturali e Ambientali al fine di ottenere il titolo di “Modica Capitale della Cultura Italiana 2022”;
Tutto ciò premesso e considerato, i sottoscritti Cittadini nati e/o residenti a Modica,
CHIEDONO
a codesta Soprintendenza ai Beni Ambientali e Culturali di avviare, con la massima urgenza possibile, anche in base ai principi di precauzione, di prevenzione, di armonia e di unitarietà dei contesti territoriali che presentano valori paesaggistici e archeologici, tutte le procedure necessarie per la salvaguardia, la tutela e la valorizzazione della contrada Zimmardo- Bellamagna, attraverso il riconoscimento di Sito di Interesse pubblico, pregio naturalistico e paesaggistico, valore storico e archeologico.
Angela Allegria- Avvocato
Michele Armenia. – Professore
Giovanni Avola. – già Segretario generale CGIL Ragusa
Giuseppe Barone. – Docente universitario
Piergiorgio Barone – Professore
Marcella Burderi – Scrittrice
Antonello Buscema – già Sindaco di Modica…
Antonio Calabrese. – Imprenditore
Carlo Cartier – Attore
Gianni Contino. – Giornalista
Franco Di Martino – Psicologo
Angelo Di Natale. – Giornalista
Giovanni Di Rosa. – Professore
Ignazio Monteleone – Pittore
Luisa Montù – Giornalista
Paolo Oddo – Giornalista
Giorgio Pluchino. – Architetto
Corrado Rizzone. – Agronomo
Angelo Ruta – Illustratore
Ernesto Ruta – Guida Turistica
Antonio Ruta – Avvocato
Carmelo Ruta – già Sindaco di Modica
Pierpaolo Ruta. – Imprenditore
Arianna Salemi. – Animatrice culturale
Giovanni Savarino. – Ingegnere
Peppe Sammito. – già Amministratore Comune di Modica
Santo Santaera – ex Assessore Provinciale Ambiente
Concetto Scivoletto. – già Senatore della Repubblica
Luca Scivoletto. – Regista
Andrea Tidona. – Attore
Nele Vernuccio. – Redattore di Dialogo
Zimmardo-Bellamagna sia riconosciuta come sito di interesse pubblico
Il Sindaco di Pozzallo presenta istanza alla Sovraintendenza
E’ stata presentata stamani dal Sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna una istanza, indirizzata alla Sovrintendenza di Ragusa e all’Assessorato Regionale ai Beni Culturali ed Ambientali, per richiedere che contrada Zimmardo-Bellamagna sia riconosciuta come sito di notevole interesse pubblico.
“Il Codice dei beni culturali e del paesaggio – afferma il primo cittadino di Pozzallo – assegna agli enti pubblici territoriali la iniziativa di chiedere che venga accertata la sussistenza del notevole interesse pubblico di complessi di cose immobili che compongono un caratteristico aspetto avente valore estetico e tradizionale”.
“Tenuto conto che già il Comune di Pozzallo ha subito la perdita di un riconoscimento paesaggistico, in aree limitrofe al suo territorio, divenute di fatto incompatibili con le qualità necessarie a detto riconoscimento – prosegue Ammatuna – non è più tollerabile che si continui su questa scia, danneggiando irreparabilmente anche un sito di notevole valore archeologico ed ambientale come contrada Zimmardo – Bellamagna consentendo l’insediamento di un impianto di biogas”.
“In passato ho assistito ad azioni estremamente celeri della Sovrintendenza – continua Ammatuna – non appena si è avuto sentore di interventi che potevano snaturare la destinazione di immobili o luoghi, in questo caso è ancora più necessaria perché occorre porre rimedio, con urgenza, ad un errore che può portare ad uno scempio ambientale”.
“Non si tratta di una caccia alle responsabilità di chi in passato ha commesso l’errore di non includere nel vincolo paesaggistico una delle aree più belle ed importanti del territorio ibleo – prosegue il Sindaco di Pozzallo – ma dell’esigenza di porvi rimedio: se ci si accorge di aver lasciato senza tutela un bene paesaggistico notevole bisogna correre ai ripari”.
Nella istanza inoltrata alle istituzioni competenti si afferma che “il Piano paesaggistico – Ambito 17 – di Ragusa, tra gli obiettivi di qualità paesaggistica del paesaggio locale 13 “Pozzallo”, prevede la conservazione e recupero dei valori paesistici, ambientali, morfologici e percettivi del paesaggio agrario, prescrizione che certo non può soffrire i confini comunali, ma è mirata a garantire omogeneità di tutela all’intera vasta area dalla collina al mare. Uno dei siti proprio sul confine del piccolo territorio di Pozzallo, in Comune di Modica ma nella parte confinante con esso, tra i più conservati per il profilo archeologico e naturalistico-paesaggistico, è quello di Contrada Bellamagna-Zimmardo, che pur trovandosi compreso tra due vincoli paesaggistici non gode inspiegabilmente della stessa tutela paesaggistica ed è esposto ad interventi contrari alla natura di esso, frustrandone gli obiettivi di qualità paesaggistica, quali il recupero dei valori paesistici, ambientali, morfologici e percettivi del paesaggio agrario”.
“Ritengo che tale mancanza di vincolo in quell’area – continua il Sindaco di Pozzallo – è in contrasto con le prescrizioni del Piano Paesaggistico approvato perché il sito, come noto, è interessato da una vasta necropoli a grotticelle artificiali, in parte riutilizzata da una necropoli tardoantica con piccoli ipogei e fosse sub-divo. Le tombe riferibili alla cultura castellucciana sono distribuite, in prevalenza, sopra e sotto la strada carreggiabile Bellamagna – Zimmardo che ha tagliato la necropoli, per cui un ulteriore ampliamento della stessa procurerebbe la perdita e la compromissione di tale patrimonio archeologico, peraltro ancora oggetto di studio e di ricerca”.
Nella nota si segnala, inoltre, che il sito è anche di interesse paesaggistico e naturalistico, perché si trova in un’area dalla quale si domina quasi tutto il territorio che degrada fino al mare ed un ampio tratto di costa che va da Porto Ulisse fino a Donnalucata.
Numerose sono le essenze arboree presenti nel sito indicato, fra le quali anche alcune comprese tra le essenze tutelate dal legislatore.
Anche nella flora erbacea, così come sotto il profilo botanico, sono presenti alcune specie interessanti ed Il sito, nel complesso, ha una sua caratterizzazione fortemente identitaria della tradizione agricola degli Iblei.
La contrada inoltre accoglie un numero di essenze proprie della macchia mediterranea tale che deve, a parere dello scrivente, essere incluso tra quelli da sottoporre a protezione.
Il sito, presentando sei (e non cinque) delle specie richieste dal legislatore per l’identificazione di un’associazione a macchia mediterranea, merita la urgente tutela per altre due importanti ragioni: a) perché presenta alcune essenze che, in territorio di Modica, si trovano quasi esclusivamente in esso e nell’attigua contrada Fondolongo; b) perché accoglie numerosi esemplari secolari, oltre che spettacolari, di Olea sativa e di Ceratonia èdulis.
“Come ha sancito la Corte costituzionale – prosegue Ammatuna – il paesaggio non si esaurisce nel concetto astratto di bellezze naturali, ma include l’insieme dei beni materiali che insistono su un territorio e lo caratterizzano sia storicamente che geograficamente”.
Assumono, quindi, rilevanza nell’identificazione del paesaggio – si legge nell’istanza – non solo gli elementi naturali, ma, anche, quelle preesistenze archeologiche che ne connotano identità e che impongono contesti non incisi da antropizzazioni ed interventi contrari alla conservazione rigorosa di essi.
Per tutte le richiamate ragioni, dovendosi riconoscere l’interesse di questa amministrazione comunale di Pozzallo alla tutela del sito Bellamagna-Zimmardo, fa richiesta alle SS.LL. di volere avviare il procedimento di dichiarazione di notevole interesse pubblico ai sensi dell’art.138 D.Lvo n.42/2004 dell’intera contrada Bellamagna-Zimmardo, sì da renderla area dichiarata di interesse pubblico unitamente a quelle aree contermini già dichiarate di interesse pubblico paesaggistico, naturalistico ed archeologico.
“Invito il Soprintendente ai BBCCAA di Ragusa e l’Assessorato ai BBAACC Regione Sicilia, con urgenza – conclude Ammatuna – a dare corso all’avvio della dichiarazione di interesse pubblico della contrada Bellamagna-Zimmardo, ai sensi degli artt.136 e seguenti del Codice dei Beni Culturali, al fine di evitare che il sito possa subire eventuali gravi ed irreversibili pregiudizi da edificazioni contrarie al rispetto, alla tutela e valorizzazione delle sue richiamate emergenze ambientali o assuma una destinazione contraria alla sua conservazione”.
Gli Schifosi – “L’uomo dal fiore in bocca”
La fatwa, nel diritto islamico, corrisponde ai responsa del diritto romano. Essendo la fatwa un’opinione personale, per quanto autorevole, essa non obbliga il giudice ad applicare quanto suggerito dall’esperto. Quindi una fatwa non ha necessariamente alcuna diretta esecutività. Tuttavia, un assai limitato numero di esse riguarda argomenti ben più controversi, e sebbene siano emanate perlopiù da improvvisati e irrituali “dotti” fondamentalisti, tendono a ricevere molta più attenzione da parte dei mezzi di comunicazione non islamici, a causa dei loro importanti riflessi politici. (da Wikipedia) Ecco, se vogliamo le vittime di un sistema criminale di stampo mafioso sono principalmente vittime di “fatwa”, (nel significato più restrittivo ed inserite nel nostro contesto) emanate da mandanti occulti o meno che ne decretano lo status di nemici “dell’onorata società”. L’arma principale è naturalmente la menzogna e la diffamazione per alimentare l’azione criminale come “a mascariamento” di supporto per coloro che agiscono a danno della vittima, anche “motu proprio”, per accondiscendenza, per lavoro o solo per ingraziarsi il potente di turno visto che sono soltanto …
Gli Schifosi – “La morte nera” part. II
I tentacoli della Mafia sui terreni agricoli di Modica. Come distruggere subdolamente gli alberi e la naturale rendita fondiaria trasformando di fatto la macchia mediterranea ed il paesaggio agrario a lande desolate in preda agli speculatori. L’avvelenamento degli alberi di carrubo. Parte II.