Ambiente Ibleo – Portale ambientalista del Sud-Est Siciliano


Gli Schifosi – “La morte nera” part.I

Posted in Documenti fotografici,Video by admin on 14 Luglio 2020

I tentacoli della Mafia sui terreni agricoli di Modica. Come distruggere subdolamente gli alberi e la naturale rendita fondiaria trasformando di fatto la macchia mediterranea ed il paesaggio agrario a lande desolate in preda agli speculatori. L’avvelenamento degli alberi di carrubo.

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Una discarica di detriti, oli esausti e pneumatici nel Motodromo

Posted in Articoli,Kartodromo by admin on 26 Giugno 2020

Stando alle prime indiscrezioni, ad Ottobiano i detriti erano stati interrati a poche centinaia di metri di distanza dai tracciati di motocross e kart, non lontani dalle piste. I finanzieri avrebbero poi rilevato una presenza massiccia di pneumatici e cisterne di gasolio da smaltire. Qui, in questo impianto all’avanguardia, fiore all’occhiello per centauri inaugurato nel 1999, e diventato negli anni sede di due Campionati Mondiali, un Campionato Europeo, varie gare di caratura internazionale e decine di gare di Campionato Italiano, dovrà essere valutato il danno ambientale derivato dall’abbandono e all’occultamento dei materiali rinvenuti, e dalla cattiva gestione di oli esausti e carburanti. Nei prossimi giorni saranno effettuate le operazioni di carotaggio dei terreni da parte della componente tecnica incaricata dal Pm, che saranno in grado di fornire dati più precisi.

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Zimmardo-Bellamagna, alberi secolari avvelenati e tagliati. E la speculazione avanza a fucilate

Posted in Articoli,Biogas Zimmardo by admin on 18 Aprile 2020

L’emergenza virus non sospende la pressione affaristica sull’area incontaminata (territorio di Modica ma alle porte di Pozzallo) prescelta per localizzarvi un impianto ad alto impatto ambientale

Da due mesi l’emergenza coronavirus ha monopolizzato il dibattito pubblico, la circolazione delle notizie, le scelte stesse – individuali e collettive – di percezione dei fatti rilevanti e di attenzione verso i temi collegati. Ma se anche buona parte della realtà sembra essersi fermata per fare posto alle dinamiche dell’emergenza, qualcosa continua ad accadere esattamente come prima.

E’ il caso della pressione speculativa sull’area di contrada Zimmardo-Bellamagna, nota per essere stata ‘prescelta’ come sede per un impianto di biometano che ha provocato una ribellione popolare a Pozzallo, essendo l’area – ricadente nel comune di Modica – molto vicina al centro urbano della città marinara.

La notizia di questi giorni è che continua (è un’attività evidentemente sfuggita allo stop imposto dall’emergenza contagio) senza sosta la distruzione selvaggia degli alberi di carrubo ed olivo.

Questa volta, forse per rendere più chiaro il messaggio e meglio radicato il ‘fatto compiuto’ funzionale alla speculazione affaristica di qualcuno, con le ruspe e le motoseghe sono arrivate anche le fucilate.

Lo denuncia Corrado Rizzone, agronomo e proprietario di una casa e di terreni nella zona. Tanti carrubi sono stati avvelenati, per poi dovere essere tagliati, e liberare così il campo – una vasta area di grande pregio naturalistico, ambientale e paesaggistico – da alibi e controindicazioni rispetto a mire speculative e affaristiche chiaramente in atto.

I danni prodotti dal massiccio veneficio di carrubi e olivi ha già compromesso la raccolta dell’anno in corso e prodotto un danno stimato in almeno un milione e mezzo di euro. Nell’indifferenza generale e nell’utile silenzio d’attesa di chi potrebbe o dovrebbe fare qualcosa ma, forse, non vuole.

Ialmo.it

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Il Piano Provinciale Gestione dei Rifiuti

Posted in Biogas Zimmardo,Documenti by admin on 21 Febbraio 2020
Macroaree VII a nel Comune di Modica

Il Piano Provinciale Gestione dei Rifiuti così come da ultima delibera del
Commissario Straordinario con i poteri del Consiglio – Aggiornamento del Piano Provinciale Gestione dei Rifiuti (P.P.G.R.) alla data di ottobre 2018, all’Allegato V:
La Nota del Libero Consorzio Comunale di Ragusa prot. 16140 del 11-05-2018, in adempimento a quanto stabilito nell’incontro con i Sindaci del Libero Consorzio Comunale avvenuto in data 12-04-2018, ha impartito lo stralcio ed esclusione della macroarea VI dai siti potenzialmente idonei ad ospitare una nuova discarica d’Ambito. Pertanto nelle Tavole Grafiche che seguono, la macroarea VI pur indicata e riportata, è da intendersi stralciata ed esclusa. La Nota del Libero Consorzio Comunale di Ragusa prot. 29400 del 19-09-2018, in adempimento a quanto stabilito nell’incontro con i Sindaci del Libero Consorzio Comunale avvenuto in data 14-09-2018, ha impartito la specificazione quali siti da destinare a discarica per lo smaltimento di R.U.R.:
1. c.da Cava dei Modicani in territorio di Ragusa;
2. macroarea I ricadente in territorio di Acate/Vittoria;
3. macroarea VII-a ricadente in territorio di Modica.
Pertanto nelle Tavole Grafiche che seguono, le macroareee I e VII-a, ed il sito di c.da Cava dei Modicani, sono da intendersi porzioni di territorio provinciale individuate quali macrozone per realizzare discariche atte allo smaltimento dei R.U.R. rispetto le restanti, su cui effettuare successiva attività di micro localizzazione.

pag.46 All.VIII
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Zimmardo-Bellamagna: biometano o discarica comprensoriale? Morsa degli interessi e lobbing inquietante

Posted in Articoli,Biogas Zimmardo by admin on 19 Febbraio 2020

Per una singolare casualità, l’ipotesi sulla realizzazione di una discarica emerge pochi giorni dopo la denuncia del sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, alla Commissione Antimafia dell’Ars

Sulla sorte dell’area di contradaZimmardo-Bellamagna, in territorio di Modica ma a ridosso di Pozzallo, sulla quale il Comune di Modica ha autorizzato la realizzazione di un impianto di biometano ad alto impatto ambientale, si stagliano ombre inquietanti. Mentre il braccio di ferro tra la comunità pozzallese preoccupata per i rischi alla salute e all’ambiente da una parte e l’impresa ‘autorizzata’ dal Comune di Modica dall’altra vive una fase di tregua dopo il rinvio del Tar alla sentenza fissata per il 21 ottobre prossimo, all’improvviso la stessa area diventa il possibile sito della discarica comprensoriale. Pur essendo una zona incontaminata, di grande pregio naturalistico e a vocazione agricola e turistica. Ciò che rende assurda l’autorizzazione-lampo concessa dal Comune di Modica e, ora, questa possibile destinazione di cui s’è avuta notizia la scorsa settimana nel corso della riunione tra i rappresentanti dei vari comuni, preliminare alla delibera che sulla scelta dovrà assumere il commissario del Libero consorzio. …continua su Ialmo.it

I traffici di carburante illegale in Libia e le pressioni sull’impianto di biogas tra Modica e Pozzallo

Una delle persone arrestate due anni fa per associazione per delinquere internazionale dedita al riciclaggio di gasolio libico, adesso avrebbe tentato di ‘convincere’ il sindaco Ammatuna della bontà del progetto.
Perché una persona coinvolta in questi traffici è stata mandata da portatori di interessi cui sta a cuore l’impianto di biometano ad agganciare il sindaco di Pozzallo e poi a riferire su un’assemblea del comitato di cittadini preoccupati per i rischi alla salute e all’ambiente?
continua su Ialmo.it?

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Biogas a Pozzallo, tutti dicono di aver vinto. Dicono

Posted in Biogas Zimmardo by admin on 13 Febbraio 2020
Zimmardo Bellamagna

Con riferimento alla vicenda biometano ed alle diverse interpretazioni date dai soggetti a vario titolo coinvolti, il Consorzio Stradale Zimmardo – Bellamagna, che insieme ad altri privati ha proposto ricorso al T.A.R. Catania per l’annullamento dell’autorizzazione per la realizzazione dell’impianto di produzione di biometano rilasciata dal Comune di Modica alla Biometano Ibleo, per il tramite del suo presidente Dott. Corrado Rizzone Favacchio precisa quanto segue:

all’udienza di oggi avanti al T.A.R., fissata per l’esame della domanda di sospensione della autorizzazione, il Consorzio e gli altri ricorrenti, difesi dall’Avv. Francesco Stornello, anche alla luce degli impegni assunti dal Sindaco di Modica e dalla Ditta avanti al Soprintendente ai Beni Culturali di Ragusa e d’altronde della complessità delle questioni oggetto del ricorso, hanno proposto alla Biometano Ibleo di soprassedere dall’iniziare i lavori fino alla decisione del ricorso nel merito, contestualmente chiedendo al T.A.R. di fissare sollecitamente la relativa udienza.

Sull’accordo delle parti, il T.A.R. ha accolto la richiesta dei ricorrenti e disposto che la causa venga discussa all’udienza del 21 ottobre prossimo, senza pronunciarsi sulla domanda di sospensiva: infatti, per effetto di quanto riferito, allo stato nessun interesse hanno più il Consorzio ed i privati alla decisione della relativa istanza.

Le altre parti intervenute nel giudizio (Comune di Modica, Comune di Pozzallo ed Associazione Rifiuti Zero) hanno preso atto di quanto deciso, che consente a tutti i soggetti interessati di avere in tempi brevi una decisione risolutiva sull’intera vicenda, senza che nelle more sia modificato e compromesso l’attuale stato dei luoghi e, quindi, l’assetto del territorio.

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Sicilia, da Est a Ovest comuni in fibrillazione per gli impianti di biogas. E a Pozzallo il circolo Legambiente si “autoscioglie”

Posted in Articoli,Biogas Zimmardo by admin on 30 Gennaio 2020
Progetto Biometano a Zimmardo Bellamagna

Un intero comune in fibrillazione, quello di Calatafimi, in provincia di Trapani. Mentre a Pozzallo, in provincia di Ragusa, il circolo di Legambiente ha deciso di autosciogliersi. Sono gli effetti di due progetti per la costruzione di impianti di biogas, attualmente in discussione ai due poli opposti della Sicilia. Tutto cio mentre i pm antimafia di Palermo indagano sul piano regionale per i rifiuti, da anni in calendario e ancora non approvato. E i due progetti privati stridono proprio con quel piano – che prevede una rete di strutture pubbliche – tuttora fermo. Il 28 gennaio i pm hanno ascoltato l’assessore all’energia, Alberto Pierobon. “Spero di avere definitivamente chiarito ogni aspetto che mi riguarda. Ho un progetto da portare avanti e farò di tutto per andare fino in fondo”, ha detto l’assessore ai giornalisti al termine dell’interrogatorio. L’inchiesta riguarda un affare di oltre 15 milioni con al centro l’imprenditore mafioso Vito Nicastri e il faccendiere Paolo Arata, arrestati insieme ai rispettivi figli e ai due funzionari della Regione che avrebbero preso le tangenti, e accusati, a vario titolo, di corruzione e intestazione fittizia di beni. Da questa inchiesta è nato il filone d’indagine, inviata a Roma per competenza territoriale, sulla presunta tangente pagata da Arata all’allora sottosegretario leghista Armando Siri. Per la procura di Palermo il professore genovese era socio occulto di Nicastri, a sua volta indicato come vicino al latitante Matteo Messina Denaro. Proprio Arata cercava di ottenere le autorizzazioni per due impianti di biogas. E uno doveva sorgere a Calatafimi, dove adesso si discute di un altro progetto, presentato da una società dopo che i piani di Nicastri e Arata si sono arenati….continua su Il Fatto Quotidiano

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Pozzallo potrebbe perdere la bandiera blu

Posted in Biogas Zimmardo,Comunicati Stampa by admin on 30 Gennaio 2020

Secondo fonti ben informate provenienti dalla FEE ( Foundation for Environmental Education ), cioè il soggetto che conferisce la Bandiera Blu alle località costiere europee e che attraverso organi locali nei singoli Stati ( i comitati nazionali di giuria ) effettua le visite per le città candidate e il monitoraggio di quelle già beneficiarie, sussistono seri rischi di perdita della Bandiera Blu per Pozzallo ed Ispica, stante l’allarme anche mediatico che sta suscitando la imminente costruzione del mega impianto industriale di biometano nell’area tra Pozzallo e Ispica, a ridosso dei rispettivi litorali dove gli ecosistemi costieri e le aree naturali verrebbero contaminati in barba alla legislazione ambientale. Del resto: che fine farebbero i litorali di S. Maria del Focallo, Pietre Nere, Raganzino, Maganuco e Marina di Modica quando il maestrale che soffia da Nord- Ovest porterebbe con sè i miasmi delle concimaie a cielo aperto e della desolforazione? La perdita del prestigioso riconoscimento arrecherebbe danni incalcolabili al turismo.
Ecco perché nel triangolo Modica – Ispica – Pozzallo c’è di più e del nuovo. In risposta alle intimidazioni al Sindaco di Pozzallo, purtroppo, si registrano inedite e pericolose forme di campanilismo assieme alla cocente sfiducia nelle istituzioni. I pozzallesi ancora una volta si sentono espropriati, umiliati e offesi, mentre si moltiplicano i dubbi e le perplessità dei modicani per la decisione del Sindaco Abbate, ormai al servizio del trio La Via – Leocata – Legambiente Regionale e per le contestuali scelte amministrative palesamente contraddittorie. Qual è infatti il senso della partecipazione alla Borsa Mondiale del Turismo Archeologico del 2019 visto che la Necropoli di Bellamagna, a ridosso del costruendo impianto di biometano, sarà appestata dai miasmi e dagli insetti? Siamo in presenza a forme di manicheismo amministrativo che oscillano tra il populismo mediatico ( Modica è stata candidata a Capitale italiana della cultura per il 2021 ) e la sottomissione ai potentati economici esterni ed interni alla città.
Come si fa ad ignorare il volere della comunità scientifica, dei pozzallesi, dei modicani, degli ispicesi, della Chiesa che considera sbagliata non la produzione del biometano ma la localizzazione a Bellamagna?
Si può ammorbare la città di Pozzallo e sacrificare il patrimonio ambientale e naturale, fonte di ricchezza per il turismo ed il suo indotto, sull’altare degli interessi di pochi?
Saranno ancora una volta i cittadini assieme alle forze politiche e sociali responsabili a mobilitarsi nella città di Pozzallo. Nelle prossime settimane ci saranno una serie di iniziative anche eclatanti: la nostra salute, il nostro tessuto socio produttivo, il nostro ambiente e il nostro mare non saranno svenduti alla cordata finanziaria di turno.
Modica 24/01/2020
Giovanni Avola

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Trafficanti di apparenze. Il sistema Montante tra segreti e rifiuti

Posted in Articoli,Biogas Zimmardo,Video by admin on 29 Gennaio 2020

L’inchiesta sul sistema Montante a Caltanissetta svela interessi del leader di Confindustria Sicilia nella gestione del ciclo dei rifiuti. Conferma il ruolo del servizi. Diversi 007 italiani appaiono tra gli indagati. Vi mostriamo per la prima volta le immagini della discarica di Siculiana. Il reportage di Pino Finocchiaro –
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Legambiente si spacca sull’ impianto di biogas a Bellamagna

Posted in Articoli,Biogas Zimmardo,Comunicati Stampa by admin on 19 Gennaio 2020

Il progetto di un impianto di biogas nel Ragusano ha aperto una frattura in Legambiente. Così grande da portare il circolo “a valata” di Pozzallo allo scioglimento, per dissensi sulla linea regionale dell’associazione ambientalista. L’impianto che dovrebbe sorgere in contrada Zimmardo-Bellamagna, a pochi chilometri dal centro di Pozzallo, ma in territorio di Modica, ha messo uno contro l’altro i due comuni. E non solo.
“Pur comprendendo e ribadendo l’importanza dell’utilizzo di fonti energetiche alternative, il loro sviluppo e la loro incentivazione – si legge in una nota del circolo pozzallese – siamo tuttavia convinti che l’installazione di un impianto di tal genere non possa ignorare l’eventuale impatto, e non solo visivo, che esso provocherebbe laddove ubicato. Per questo riteniamo quantomeno inopportuna la realizzazione di un impianto di biogas, come quello in questione, in prossimità di un nucleo abitativo di 20mila abitanti”. Una posizione che cozza con quella di Legambiente regionale che si era espressa positivamente per l’apertura dell’impianto, definendo strategico il ricorso al biogas come fonte rinnovabile….. continua su Repubblica

Legambiente Pozzallo

Pozzallo: il Circolo “a valata” molla gli ormeggi per incompatibilità di vedute con Legambiente nazionale.

Il Circolo Legambiente “a valata” di Pozzallo, nelle scorse settimane, ha avuto occasione di esprimere ripetutamente, nelle sedi appropriate, il proprio disaccordo nei confronti della posizione di Legambiente relativa all’impianto di biogas da realizzarsi a Zimmardo-Bellamagna, a ridosso dell’abitato di Pozzallo.

La scelta del sito, a 800 metri dal confine con il nostro Comune e a 19 chilometri da Modica (non “tra Modica e Pozzallo” come da più parti scritto quasi a far intendere una rassicurante ed indolore equidistanza tra i due Comuni), rappresenta il punto sul quale si addensano le maggiori perplessità.

Pur comprendendo e ribadendo l’importanza dell’utilizzo di fonti energetiche alternative, il loro sviluppo e la loro incentivazione, siamo tuttavia convinti che l’installazione di un impianto di tal genere non possa ignorare l’eventuale impatto, e non solo visivo, che esso provocherebbe laddove ubicato. Per questo riteniamo quantomeno inopportuna la realizzazione di un impianto di biogas, come quello in questione, in prossimità di un nucleo abitativo di 20mila abitanti, peraltro in una zona residenziale e turistica che potrebbe essere fortemente penalizzata da eventuali problemi di malfunzionamento e/o cattiva manutenzione. Quel complesso, nella migliore delle ipotesi lascerebbe una vistosa ed indelebile cicatrice nel paesaggio circostante.

La nostra città, ancora una volta, è vittima di scelte proditorie e scellerate, operate da amministratori del comune di Modica, da politici e da imprenditori per nulla sensibili alle esigenze e alle problematiche di una intera popolazione. L’“accerchiamento” subito dal nostro territorio, con gli effetti negativi causati dalle pluriennali emissioni tossiche del cementificio, dai fumi della ferriera e dal forte impatto ambientale della zona industriale, sembra non aver mai fine.

Siamo altresì convinti che tra i compiti e le missioni di una associazione ambientalista vi sia anche quello di tener conto delle giuste e motivate istanze che provengono dai cittadini che essa stessa intende tutelare e rappresentare, senza per questo lasciarsi suggestionare o influenzare dal clima dominante o da comode ed opportunistiche prese di posizione. Tra i componenti del Circolo c’è chi, da sempre, è abituato a combattere e lottare controcorrente, incurante del fatto di essere in netta minoranza e per questo pronto anche a pagare di persona e subire boicottaggio ed isolamento, a livello umano e professionale.

La DELOCALIZZAZIONE dell’impianto rimane, dunque, PRIORITARIA e FONDAMENTALE per i soci e per il direttivo del Circolo “a valata”.

Tale posizione è stata però valutata come incompatibile con quella ufficiale di Legambiente.

Essendo comunque determinati a difendere e portare avanti la nostra linea, ma, nello stesso tempo, non intendendo infrangere le regole dell’Associazione, così come ci è stato restituito dai vertici di Legambiente, riteniamo più opportuno liberarci dal vincolo associativo. Questa decisione, presa all’unanimità, è frutto di una ponderata e serena discussione all’interno del gruppo, scevra da qualsiasi motivazione polemica ed esclusivamente mirata al raggiungimento di un preciso obiettivo: NO BIOGAS A BELLAMAGNA.

Per i motivi sopraesposti il circolo Legambiente “a valata” Pozzallo, riunito in assemblea, in data 11 gennaio 2020 comunica lo scioglimento dello stesso. Fonte Official page Facebook

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IL DOPPIO GIOCO FA MALE ALLA CITTÀ

Posted in Biogas Zimmardo,Pubblica Evidenza by admin on 17 Gennaio 2020
Necropoli di Bellamagna

IL DOPPIO GIOCO FA MALE ALLA CITTÀ
Nel febbraio del 2019 il Comune di Modica (vedi La Sicilia del 2 gennaio di quest’anno) partecipa alla Borsa Mondiale del Turismo Archeologico (TourisMa) prospettando, implicitamente con questa scelta un indirizzo condivisibile di crescita sostenibile della nostra Città.
Ma lo stesso Comune sei mesi dopo, nell’agosto del 2019, autorizza un mega impianto industriale di produzione di Biometano nel cuore della Necropoli di Zimmardo-Bellamagna, compiendo in tale modo una scelta gravissima di aggressione violenta nei confronti di un’area di rilevante interesse archeologico e di straordinario pregio naturalistico e paesaggistico.
Evidentemente, rispetto alle teorie generali e alle esperienze concrete indicate dalla Borsa Mondiale del Turismo Archeologico, le pressanti richieste dei potentati economici locali, che peraltro hanno dimostrato di avere una certa influenza elettorale, hanno avuto almeno sinora il sopravvento.
Non intendo in questa sede approfondire i limiti profondi e i danni enormi che questo modo di amministrare ha arrecato e arreca alla nostra Città; ne’ intendo riproporre i motivi – già pubblicamente espressi- per i quali considero profondamente sbagliata non certamente la produzione di Biometano ma la localizzazione inaccettabile dell’impianto.
Mi interessa porre una sola domanda a tutti coloro che hanno a cuore veramente il bene comune e il futuro della nostra Città: voi siete davvero convinti che la scelta di realizzare l’impianto di Biometano in contrada Bellamagna, in dispregio dei valori della cultura, dell’archeologia, della natura, del paesaggio rurale e mediterraneo, non comprometterà, in modo definitivo, la candidatura di Modica a Capitale della Cultura italiana 2021 ?

Concetto Scivoletto

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Biogas: quali rischi per la salute umana?

Posted in Biogas Zimmardo,Video by admin on 17 Gennaio 2020
Prof. MICHELE CORTI, docente di zootecnia montana all’università di Milano, presidente del coordinamento terre nostre dei comitati no biogas no biomasse e per la tutela della salute e dell’ambiente. Dott. VINCENZO CORDIANO, ematologo presso l’ospedale di Valdagno, presidente dell’associazione Medici per l’ambiente della provincia di Vicenza

Nel 2015 il Legislatore, con la Legge n. 68/2015, ha introdotto all’interno del codice penale il Titolo VI-bis, rubricato “Dei delitti contro l’ambiente” prevedendo diverse fattispecie di reato in materia ambientale da cui far discendere -anche- la responsabilità per gli enti ai sensi dell’art. 25-undecies del D.Lgs. n. 231/2001.

Di recente la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 25049/2019 del 5 giugno scorso, è tornata ad analizzare il reato di inquinamento ambientale…..continua

Quanto ai concetti di compromissione e deterioramento, si legge invece nella pronuncia, essi “consistono in un’alterazione, significativa e misurabile, della originaria consistenza della matrice ambientale o dell’ecosistema, caratterizzata rispettivamente da una condizione di squilibrio funzionale, incidente sui processi naturali correlati alla specificità della matrice o dell’ecosistema medesimi o da una condizione di squilibrio “strutturale”, connesso al decadimento dello stato o della qualità degli stessi”.

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