Nessuna risposta ai nostri dubbi sul porto di Marina di Ragusa
Egregio Direttore,
le chiediamo ospitalità in relazione al dibattito sulla realizzazione del Porto allo Scalo Trapanese.
Nelle dichiarazioni da noi rilasciate al Suo giornale intendevamo rilanciare una serena e pubblica riflessione su una iniziativa di grande impatto, la cui realizzazione comunque tocca profondamente gli interessi dei cittadini e di cui però sono sconosciuti all’opinione pubblica i dettagli progettuali e la reale portata dell’opera. Dagli elementi a disposizione diversi sono gli interrogativi che emergono e di alcuni di questi ci siamo fatti portatori. (more…)
Lo Scalo è la sede naturale del porto
Anche l’associazione “Marsa A’Rillah†contesta la presa di posizione dei Verdi sulla struttura
«Vi sono vari motivi, perché il porto di Marina nasca laddove è stato progettato. Sono motivi di ordine storico, logico, logistico, marinaresco e turistico». Chi parla è Gianfranco Di Quattro, presidente della Compagnia del Porto “Marsa A’Rillah†(oltre 200 iscritti), il cui scopo è quello di dare impulso sia al diporto che al turismo nautico, nonché, principalmente, l’ottenimento del porto, in quella collocazione voluta dal progetto, ossia allo Scalo trapanese: (more…)
IL DIBATTITO SUL PORTO DI MARINA
Battaglia zittisce i Verdi: piena fiducia nelle capacità dei progettisti
«Dal progetto nulla risulta di quanto paventano i Verdi: non se ne vogliano gli ambientalisti, ma ho maggiore fiducia nei tecnici e negli illustri professori universitari che hanno redatto ed avallato il progetto». L’assessore ai Lavori pubblici, Salvatore Battaglia, ha sempre guardato con somma attenzione al molo turistico dello Scalo trapanese, profondendo il massimo impegno per rimuovere le varie impasse che si sono frapposte all’iter burocratico. (more…)
Quel porto cancellerà le spiagge
I Verdi tornano a riproporre l’idea che mira a spostare la struttura nel bacino di Punta di Mola
Il porto turistico dello Scalo trapanese? Un’autentica sciagura per tutti i villeggianti di Marina! Caos viario, inquinamento e, soprattutto, scomparsa delle (ormai poche e ristrette) spiagge esistenti saranno il dazio salatissimo che tutti saranno costretti a pagare di fronte al “dio portoâ€, panacea di quel male occulto che blocca lo sviluppo turistico di Marina. E allora niente struttura portuale per le migliaia di amanti della nautica da diporto e per i pescatori di Marina, costretti a cimentarsi con pericolosi traini e gru per la posa dei natanti in mare? Macché, il porto poteva e doveva essere costruito a Punta di Mola! I danni ambientali e paesaggistici sarebbero stati ridottissimi. E per di più l’entroterra sarebbe stato preservato dallo “scheletro†di cemento che domina oggi la terraferma. E’ questo il pensiero di Antonio Lacognata, portavoce dei Verdi, (more…)