CON RITA BORSELLINO CONTINUA LA “RIVOLUZIONE” SICILIANA
“Un’altra storia è possibile, anzi è già cominciata”, recitava uno slogan della campagna elettorale del 2006 di Rita Borsellino, e oggi possiamo comprendere tutta la forza e la verità che in esso erano contenute.
Oggi è sotto gli occhi di tutti la rivoluzione avviata dai siciliani in molti settori della società , dai giovani che si organizzano e si ribellano contro il pizzo, agli imprenditori che decidono di farsi coraggio e difendono il loro lavoro e la loro dignità , ai grandi risultati delle forze dell’ordine e alla conseguente frantumazione dell’esercito mafioso; oggi diventa visibile e comprensibile la voglia di riscatto e di cambiamento di cui Rita Borsellino volle farsi interprete nel 2006 accettando di candidarsi contro una gestione del potere che cerca di creare consenso dalla dipendenza, dal condizionamento, dal favore e dallo scambio e che, alla fine, stritola e soffoca le persone.
Una logica della vicinanza con i forti, con gli abbracci e i “baci” di certo potere economico, che crea sudditanza della politica e impone scelte e decisioni.
Rita Borsellino, era ed è portatrice di una politica che è innanzitutto apertura, dialogo, confronto dal basso, ricerca del bene comune contro individualismi e interessi di pochi; una politica al fianco dei più deboli, di chi fa fatica e non ha voce.
Una politica del programma e non delle poltrone, che si muove tra le gente e che da questa, come è accaduto nel 2006 con il programma partecipato, prende spunto, idee e coraggio.
La Sicilia immaginata da Rita Borsellino vede chi amministra impegnato in prima persona contro favoritismi e intrallazzi, garante della legalità e della trasparenza nella gestione della cosa pubblica.
Una politica di rottura e di rivoluzione culturale che oggi più che mai s’impone in una terra di Sicilia che, dopo la condanna e le dimissioni del presidente Cuffaro, urla a gran voce la voglia di cambiamento.
Per questo il movimento politico Una Nuova Prospettiva di Modica sostiene che la candidatura di Rita Borsellino a Presidente della Regione Sicilia alle prossime elezioni continua ad essere una grandissima occasione che la storia sta offrendo ai siciliani.
Pertanto lanciamo un forte appello ai partiti del centro sinistra e al neonato Partito democratico, affinchè riconoscano nella candidatura di Rita Borsellino la naturale continuazione di un virtuoso ed inarrestabile percorso di cambiamento già avviato nel 2006 e che riporterà presto la Sicilia alla sua originale vocazione di terra ricca, accogliente, crogiuolo di culture e intelligenze, dove tutti vorranno restare.
Il movimento politico UNA NUOVA PROSPETTIVA
Azzerati i conti del comune di Modica
Saranno pagati da un istituto di credito i debiti che il comune ha contratto con i fornitori. Questo lo spirito della delibera approvata dalla giunta municipale nella seduta di mercoledi scorso. Sarà predisposta una gara d’appalto alla quale saranno invitati a partecipare gli istituti di credito presenti sul mercato per un prestito di venti milioni di euro in modo da potere pagare tutti i fornitori che, in questo momento, reclamano le spettanze dal comune per i servizi svolti in suo favore. Il segretario generale, però, ha preteso di inserire nella delibera che, l’eventuale convenzione che si andrà a stipulare con l’istituto di credito che si aggiudicherà la gara, dovrà essere firmata dopo avere acquisito il parere preventivo della Corte dei Conti. Gli interessi che il comune dovrà pagare, saranno scorportati dalla liquidità di cassa dell’Ente. La delibera, però, dovrà passare al vaglio del consiglio comunale in una delle prime sedute utili. In questo modo, il comune azzererà la situazione debitoria attuale con i fornitori a fronte del pagamento di un interesse che non sarà comunque basso visto l’ammontare della somma richiesta alla banca. Se l’operazione dovesse andare in porto, il comune di Modica, sarebbe il secondo in Sicilia ad adottare questa soluzione per “sanare” la situazione debitoria attuale che lo sta soffocando e che provoca problemi anche con le gare d’appalto per i servizi comunali e, quindi, con fondi di bilancio. Spesso, infatti, le gare vanno deserte proprio per la non sicurezza finanziaria che può dare l’Ente in termini di liquidità di cassa. Il rapporto tra Ente e Istituto di Credito sarà regolato poi da un pagamento su base annua, per un periodo venticinquennale, di una determinata somma contenente sorte capitale- debito consolidato – ed interessi .Si tratta di una procedura . commenta il sindaco Torchi – già sperimentata altrove con successo che ci consente di consolidare, razionalizzare e soddisfare il credito di quanti fornitori e imprese hanno erogato negli anni servizi a favore dell.ente. Questo consentirà di azzerare questa difficile e annosa situazione con evidente risparmio di interessi e con grande beneficio nei confronti delle imprese. L.attivazione della procedura è condizionata da due fatti: l.acquisiazione dei pareri dei revisori dei conti ( già positivamente espresso) e quello preventivo della Corte dei Conti che dovrebbe esitarlo atteso che per altre realtà si è espresso favorevolmente; e l.altra e l.approvazione del bilancio di previsione di cui questo atto fa parte integrante come allegato ai documentazione finanziaria economica.. L.M.
Le escursioni di Kalura
Carissimi amici di KaluraBoscagliaSicilia,
è arrivato il momento di festeggiare !!! Con gli amici della LAV Sicilia e l’Assoc. animalista VIVAGAIA vi riproponiamo, infatti, CACCIA la CACCIA 3^ edizione, giornata di festa per la chiusura della stagione di caccia 2007/08. La giornata comprende diverse ed interessanti attività : escursione lungo l’anello del villaggio rupestre a Cava D’ Ispica, liberazione degli animali selvatici, musica dal vivo, pranzo “equo e vegetariano“, mostra, infoshop (libri, doc., gadgets) e videoproiezioni. La quota di partecipazione è 8,00 euro e sarà devoluta alla Sig.ra Anna Di Salvo di Valderice che, da anni, gestisce in autonomia un canile/gattile nel giardino di casa sua. L’appuntamento è presso il parcheggio EURONICS – zona commerciale Modica alle ore 9,30 (Si raccomanda la puntualità ). E’ richiesta la prenotazione tramite segreteria al 3939506186 o tramite e -mail a info@kalura.org.
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A domenica!!! KaluraBoscagliaSicilia
L’isola dei Porri
C’era una volta l’Isola dei Porri… Ho voluto evitare di esprimermi così con i miei figli e l’estate scorsa ho fatto in modo da far loro vedere un pezzo della nostra storia. O, per meglio dire, ciò che resta di un’isola progressivamente inghiottita dal mare e dalla nostra colpevole indifferenza. “Vedetela, perché fra qualche anno non ci sarà piùâ€, ho detto loro e la stessa cosa dico a voi invitandovi a guardare le foto scattate proprio in quell’occasione.
Qualche settimana fa è stata denunciata dal consigliere comunale Mario Santoro la dimenticanza dell’Amministrazione comunale ai danni proprio dell’Isola dei Porri, non citata nel nuovo Statuto fra le parti costituenti il territorio comunale. Un’omissione grave, non c’è dubbio. Si tratta tuttavia di un’omissione freudiana: sarebbe benevolo infatti dire che abbiamo rimosso dalla nostra mente quell’isolotto, per il semplice motivo che non ce l’abbiamo mai avuto, non l’abbiamo mai sentito nostro. Diverso, invece, per i pozzallesi i quali, portati come sono a dare del tu a tutto quello che ha a che vedere col mare e la navigazione, hanno sempre considerato loro l’Isola dei Porri, sin da quando era necessario sostituire periodicamente le bombole di acetilene che alimentavano il faro, prima che venisse sostituito da un altro tipo di segnalazione luminosa ad energia solare. Da Pozzallo sfidavano anche il mare in tempesta per garantire la sicurezza della navigazione con sacrificio ed amorevole dedizione.
Per buona parte del Novecento l’Isola, appartenente al demanio, era data in concessione come riserva di caccia al marchese Tedeschi di Pozzallo. Da lì era possibile intercettare la passa di svariate specie di volatili del Mediterraneo, con la certezza di portare il carniere stracolmo. All’origine pare che l’Isola fosse collegata alla terra ferma. E’ certo comunque che fino ad alcuni decenni fa la sua estensione fosse ben più ampia di quella, alquanto misera, di oggi: documenti ufficiali quantificano questa superficie intorno ai tremila-quattromila metri quadrati. Ci sono anche delle testimonianze che descrivono l’Isola dei Porri come un luogo quasi mitico. L’ingegnere ed architetto fiorentino Camillo Camilliani, ad esempio, che nel 1584 venne chiamato dal viceré dell’epoca per realizzare un sistema di fortificazioni per difendere la Sicilia dai turchi, propose di spianare l’Isola dei Porri per impedire che vi si nascondessero le navi dei pirati. Dai tempi di Verre, quindi dal I secolo a. C., essi imperversavano sui nostri mari e la nostra isola era una sorta di rifugio dove mimetizzare le loro imbarcazioni. Nell’estate 1989, proprio per l’azione erosiva delle onde, venne alla luce una necropoli, fatta risalire all’epoca araba (nella foto in bianco e nero il sopralluogo del sovrintendente Voza, del dirigente archeologo Di Stefano e di Salvatore Guarnieri, con Giulio Alì scopritore della necropoli). Ultimamente era diventata riserva naturale.
Abbiamo insomma sprecato un gioiello di storia e di ambiente. L’abbiamo consegnato all’azione distruttrice del mare che, dopo l’Isola dei Porri, sta ora puntando sulla fascia costiera. Anche in questo caso l’indifferenza è assoluta, soprattutto da parte della classe politica locale. Non si vuol capire che Ispica è anche un comune costiero, che la costa e il mare sono una risorsa, che voltarsi dall’altra parte è un drammatico atto di insipienza, culturale oltre che politica ed amministrativa.
Quel che più inquieta sono le speculazioni immobiliari che si stanno compiendo lungo la costa ispicese: un residence di lusso di qua, un nuovo attraversamento aereo della litoranea di là , un campo da golf americano dall’altra parte. Il tutto naturalmente privato, riservato, off limits per i comuni mortali. Si ripeterà quanto già visto con il Villaggio Marispica, con l’occupazione del territorio da parte di grossi investitori forestieri che all’economia locale concedono solo briciole, all’occupazione un posto part-time di lavapiatti, al territorio neanche l’opportunità di stabilire proficui contatti con i loro ospiti-clienti. Nulla in contrario verso gli investimenti dei privati, per carità . Ma la valorizzazione di una zona non può essere appannaggio esclusivo dei privati, non può diventare una distesa di strutture chiuse. Il potere pubblico locale, quello deputato a tutelare un bene collettivo, che ispicesi e non guardano per il loro relax e le loro ferie, che fa? Non c’è. E se c’è è distratto, è impegnato altrove.
Non mi consola il fatto di sapere che non è connivente con tali speculazioni, delle quali è comunque a conoscenza, essendo esse confortate di ogni crisma di legalità , come ogni sacco edilizio, urbanistico ed ambientale che si rispetti.
L’approccio culturale e, se volete anche sentimentale, che è mancato per l’Isola dei Porri, manca oggi per la fascia costiera. Il problema non sta solo nella benemerita opera di rivendicazione che i comitati spontanei promuovono periodicamente. Ma proprio nell’avviare un processo virtuoso che consideri la costa un bene collettivo da difendere, un patrimonio da utilizzare, una parte importante del territorio da armonizzare con la restante parte, una risorsa economica da sfruttare. Solo così la prossima, imminente scomparsa della nostra perla a mare, quale è stata l’Isola dei Porri, potrà servire da monito e da insegnamento. Altrimenti vorrà proprio dire che ci meritiamo qualsiasi tipo di aggressione, sia essa dell’uomo o della natura.
GIANNI STORNELLO
Ecco come sono intese le discariche e presto finalmente anche a Modica…
Gestione discarica San Biagio: a giudizio ex dirigente comune
Davanti ai giudici anche due funzionari comunali e della “Icom”Â
Scicli – Per la violazione del decreto Ronchi in materia ambientale
Violazione del decreto Ronchi in materia ambientale. Un reato per il quale il gup Michele Palazzolo ha rinviato a giudizio cinque imputati, tutti coinvolti a vario titolo nella gestione della discarica comunale di San Biagio a Scicli. Dovranno comparire dinanzi al collegio penale il prossimo 21 aprile Ignazio Civello, ex dirigente del Comune di Scicli e i funzionari comunali Guglielmo Spanò ed Antonio Bonincontro.
Rinvio a giudizio anche per Sergio Bramini e Roberto Scalone, legali rappresentanti della “Icomâ€, l’impresa che gestisce la discarica. A San Biagio confluiscono i rifiuti, oltre che del comune sciclitano, anche di Modica, Ispica e Pozzallo, almeno fino alla fine del mese. I fatti contestati ai cinque imputati risalgono al periodo compreso tra novembre e dicembre 2005. Il quintetto avrebbe gestito la discarica al di sopra delle regole, consentendo lo scarico di rifiuti speciali provenienti da demolizioni, costruzioni e manufatti.
Tutto materiale proveniente in massima parte da attività edile, senza le prescritte autorizzazioni. Spanò e Bonincontro, tra l’altro, avrebbero arbitrariamente utilizzato un terreno attiguo a quello dove è ubicata la discarica come bacino di contenimento. I due funzionari comunali sono assistiti dagli avvocati Bartolo Iacono e Carmelo Scarso mentre i due legali rappresentanti della Icom sono difesi dall’avvocato Ignazio Galfo. Civello è patrocinato dagli avvocati Franco e Michele D’Urso.
Antonio Di Raimondo su Corriere di Ragusa
A Comiso la raccolta differenziata decolla
La percentuale raggiunta di rifiuto differenziato ammonta nell’anno 2007 a circa il 13%.
A giugno è stato introdotto inoltre un meccanismo di premialità che ha consentito ai cittadini di risparmiare sensibilmente, sulla Tarsu e al Comune di ridurre l’ammontare del conferimento in discarica, che è la spesa più ingente che si sostiene annualmente stimata in circa 100.000 Euro tra costo discarica e oneri aggiuntivi.
L’iniziativa portata avanti dall’assessore alle Politiche del Territorio, Luigi Bellassai, e dall’assessore al Bilancio, Luigi Belluardo, per il meccanismo di premialità della raccolta differenziata, al suo primo anno, ha avuto un positivo il riscontro fra la cittadinanza che mediante le “schede contribuente per la raccolta differenziata†ha modo di pesare la propria differenziata e quindi usufruire dello sgravio fiscale. I cittadini differenziano i rifiuti solidi urbani come carta, vetro e plastica, a fronte di un effettivo risparmio sulla bolletta: da un minimo del 5% per la consegna di appena Kg 50 ad un massimo del 40% con la consegna di Kg 700 di rifiuti differenziatiâ€.
Si stima, con i dati ad oggi in possesso, il raggiungimento per il 31 dicembre 2008 del 25% di differenziata che è solo l’inizio del trend positivo scaturito dal circolo virtuoso messo in atto e che sarà accompagnato da un miglioramento complessivo attraverso l’utilizzo di pesatura elettronica del rifiuto, di uso di un badge personale affidato al cittadino e al potenziamento della raccolta della frazione umida.
Laura incremona
I Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate
Il 2 marzo è stata proclamata da Co.Mo.Do. (Confederazione Mobilità Dolce) la I Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate.
Il progetto Ferrovie abbandonate nasce da un’iniziativa dell’Associazione Italiana Greenways per conservare la memoria dei tracciati ferroviari non più utilizzati esistenti in Italia.
Si tratta di un patrimonio importante da tutelare e salvare nella sua integrità , trasformandolo in percorsi verdi per la riscoperta e la valorizzazione del territorio o ripristinando il servizio ferroviario con connotati diversi e più legati ad una fruizione ambientale e turistica dei luoghi.
In tutto il Paese esistono, infatti, piccole ferrovie che potrebbero potenzialmente funzionare come veicoli per un turismo diverso, meno impattante sull’ambiente, più vicino alle realtà locali, ai territori emarginati. Così come esiste tutto un patrimonio di impianti (stazioni, depositi, ponti, gallerie ecc.) che meritano un utilizzo diverso.
Al fine di:
– riscoprire e valorizzare il patrimonio ferroviario minore
– ripristinare le ferrovie in abbandono
– trasformare le ferrovie dismesse in piste ciclo-pedonali
in occasione di tale giornata, la Confederazione per la mobilità dolce promuove in tutta Italia, diverse iniziative ed eventi, il cui programma è consultabile sul sito www.ferroviedimenticate.it.
In Sicilia, il Coordinamento Regionale FIAB Sicilia con la Provincia Regionale di Palermo, in collaborazione con ORSA e il Centro Regionale per la Progettazione e il Restauro, organizzano due escursioni in bicicletta, su ex linee ferrate a scartamento ridotto della Sicilia occidentale e orientale, e un incontro informativo sui progetti e sulle iniziative di recupero delle ferrovie dismesse in Sicilia.
giovedì 28 febbraio 2008
CONVEGNO
Per una rete di mobilità dolce in Sicilia
domenica 2 marzo 2008
ESCURSIONI IN BICICLETTAÂ
Scarica il pieghevole in formato pdf.
Raccolta differenziata e discarica a Modica
Il Piano Comunale per la RD e la riorganizzazione delle modalità di gestione dei Rifiuti Urbani (prcd), illustrato dal dott. Rossi dell’Ente di Studio per la Pianificazione Ecosostenibile dei Rifiuti, nella seduta del Consiglio Comunale di Modica del 2 Febbraio u.s, ha messo in luce 3 aspetti:
1. E’ possibile, come già successo in altri comuni, quadruplicare la percentuale di RD solo se vi è “una chiara volontà politica del’Amministrazione Comunaleâ€;
2. E’ possibile autonomamente come Comune, di concerto con l’ATO Ambiente, avviare autonomamente la RD spinta domiciliare, attivando ovviamente risorse ed intelligenze;
3. Occorre nell’immediato rivedere il Regolamento per la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbano, approvato dal Consiglio Comunale il 30/10/1995, per prevedere, in attesa dell’introduzione della TIA (tariffa d’igiene ambientale), forme di incentivazioni ed agevolazioni fiscali per quei cittadini che praticano la RD. I dati disponibili, relativi all’anno 2006, ci dicono infatti che nel Comune di Modica sono stati prodotti complessivamente 26.050.155 Kg di rifiuti urbani di cui solo il 5,88 % raccolto in maniera differenziata. La produzione pro-capite annua, pari a 485 kg, attesta la maggiore incidenza delle utenze non domestiche o comunque l’utilizzo del circuito dei rifiuti urbani anche per la gestione di rifiuti speciali (con un uso improprio dei cassonetti stradali). Numerosi studi dimostrano che la produzione di rifiuto urbano attribuibile alle utenze domestiche si attesta sui 250-300 kg/ab.anno denotando così una significativa presenza di rifiuto non strettamente di origine domestica nei rifiuti urbani del Comune di Modica. Ne consegue paradossalmente che allo stato attuale chi produce meno rifiuti paga per chi ne produce di più.
Sono questi i percorsi già sperimentati, avviati e consolidati in molti comuni italiani, anche del centro sud, di cui diversi risultano superiori a Modica per estensione e popolazione.
Invece il Sindaco Torchi continua a porre come priorità la realizzazione della discarica nel territorio comunale, dipingendo uno scenario, quale “appassionato della comunicazioneâ€, tutto da verificare: brevi tempi di realizzazione ed abbattimento della TARSU.  Â
E’ ormai abbondantemente noto che la realizzazione di una discarica richiede, tra autorizzazioni, valutazione d’impatto ambientale, variante al PRG, studio accurato ed approfondito del sito e realizzazione di tutte le condizioni di sicurezza, almeno 2 anni. Non si spiegherebbe altrimenti perché Cava dei Modicani abbia fatto registrare tutti questi mesi di ritardo per la costruzione. Inoltre i costi di realizzazione, dai 9 ai 10 milioni di €, andranno a far parte della tariffa come quota di ammortamento e graverà sui cittadini. Il vantaggio economico che un comune poi trae dall’ospitare una discarica nel proprio territorio è del tutto irrisorio; attualmente per Scicli è di 0,76 € per tonnellata. Non è pertanto credibile chi afferma che realizzare una discarica nel proprio territorio consentirà una sensibile riduzione della TARSU.
La comunicazione propagandistica messa in atto dal Sindaco tende a coprire e nascondere i veri problemi che stanno all’origine dell’emergenza che da qui a poco si potrà determinare: a) la totale inerzia di questa amministrazione nella gestione dei rifiuti che in 6 anni è riuscita solo a far diminuire la percentuale di RD, passando dal 6,70% del 2002 al 5,88% del 2006; b) i debiti che questa amministrazione ha accumulato con i vari comuni e con l’ATO e che sono la vera causa per cui Modica trova le porte chiuse per il conferimento dei rifiuti.
Torchi ha una doppia responsabilità nella duplice veste di Sindaco e di componente dell’ATO Ambiente. Giova ricordare che questi piani di rd sono chiusi in un cassetto dal 2004 e che nessun comune né l’Ato hanno voluto tirare fuori per dare una risposta efficace al problema dei rifiuti. Sono invece stati impegnati nella spartizione delle cariche da distribuire ai singoli partiti, facendo addirittura trascorrere 3 mesi prima di scegliere il nuovo Presidente dell’ATO. Il risultato di questo modello di gestione e della lottizzazione partitica è che da un lato qualsiasi sito scelto nel territorio ibleo rischia di diventare una pattumiera provinciale (ancora oggi a Gisirotta si registrano fenomeni di autocombustione e di percolato che si riversa sul Tellesimo andando ad inquinare le sorgenti che forniscono l’acqua a Cassibile e dintorni) e dall’altro con il 1° Marzo nessuno ha ancora detto dove andranno i rifiuti di Modica.
Certamente non potranno essere i cittadini a pagarne le conseguenze sia in termini ambientali, per i rifiuti sparsi lungo le strade, sia in termini economici, perché si potrebbe andare a conferire a centinaia di km di distanza.
Di fronte a questo possibile scenario, completamente opposto a quello del sindaco, sembra che nessuno sia chiamato a risponderne e sembra che alcuno sia responsabile, perché ognuno ha fatto quello che poteva fare. Questo è quello che ci dicono; questo è quello che ci dice chi si mostra “esperto della comunicazioneâ€, aggiungendo nei confronti dei cittadini al danno le beffe.
Nino Cerruto
Rifiuti, produzione in continua crescita il record negativo è della Toscana
Presentato il rapporto Apat con i dati 2006: l’aumento rispetto al 2005 è stato del 2,7%
Tra casi virtuosi e buchi neri, la differenziata è ferma al 25% e stenta a decollare
Mediamente in un anno ogni italiano produce 563 chili di immondizia
Tra le note positive le poche discariche in Lombardia e il boom del riciclo in Sardegna
di VALERIO GUALERZI
ROMA – Quasi due chili di immondizia al giorno a testa, per 365 giorni l’anno. E’ l’inquietante primato della Toscana, la regione con la produzione di rifiuti procapite più alta d’Italia. Un dato certificato dal Rapporto 2007 dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente, presentato questa mattina a Roma dal ministro Alfonso Pecoraro Scanio.
La raccolta statistica elaborata dall’Apat fotografa una situazione che conferma le molte ombre e le poche luci degli scorsi anni. Con un dato nazionale (563 chili prodotti annualmente procapite) che non si discosta poi molto dal record toscano (700 kg), è evidente che la gestione dei rifiuti resterà una rincorsa a una soluzione sempre più lontana e un costo pesante per la collettività (la spesa media procapite annua è di 123,12 euro).
La vera soluzione sarebbe abbattere il peso degli avanzi scartati dalla nostra società , cambiando alcuni eccessi negli stili di vita e intervenendo sul fronte degli imballaggi. Un duplice obiettivo che il Rapporto Apat mostra essere al momento molto lontano. La produzione nazionale di rifiuti urbani nel 2006 ha continuato infatti la tendenza a crescere degli anni precedenti, segnando un +2,7 rispetto al 2005, raggiungendo una quantità complessiva di 32,5 milioni di tonnellate. Le differenze con il passato individuate dall’Agenzia sono semmai nella geografia dell’immondizia: il Nord Italia, dopo un periodo di pausa, torna infatti in testa alla classifica delle macroaree dove la quantità di scarti prodotti aumenta maggiormente (+3% circa).
Davanti a queste performance la raccolta differenziata, in crescita costante ma lenta e con grandi squilibri regionali, può dare un contributo solo parziale. Nel 2006 su base nazionale la percentuale di rifiuti avviata al riciclaggio è stata del 25,8% contro il 24,2% del 2005, ma il dato medio oltre ad essere ben lontano dal 40% fissato come traguardo dalla legge del 2006, nasconde situazioni agli antipodi. La differenza maggiore si registra tra Nord e Sud, ma anche su scala regionale esistono realtà diversissime. Eclatante è la regione simbolo del degrado, la Campania, dove la media segna un 20%. Andando a leggere le cifre in profondità si scopre però che a Salerno e Avellino si oscilla attorno al 20%, che alcuni piccoli comuni sono molto virtuosi (Casamarciano, 3.309 abitanti, separa il 49,6% dei suoi rifiuti, seguito da Santa Maria La Carità , 11.385 abitanti, con il 44,7%), ma che nella grande area metropolitana di Napoli non si va oltre l’8%.
E le polemiche che fanno da contorno al caso campano hanno continuato a tenere banco anche durante la presentazione dei dati Apat, con l’annuncio da parte del ministro Pecoraro di un’informativa alla magistratura. “Per correttezza – ha spiegato – manderò alla magistratura la relazione della commissione del generale Jucci e la relazione interministeriale prodotta in collaborazione con il ministero dell’Innovazione sulle migliori tecnologie per l’ambiente, oltre a tutte le azioni e attività svolte in questi anni dal ministero dell’Ambiente”. Lo scopo di questa comunicazione, ha specificato il leader dei Verdi, è che la magistratura “possa verificare il boicottaggio sulle azioni a favore della raccolta differenziata e, in generale, il perché le sollecitazioni del ministero dell’Ambiente sono rimaste lettera morta”.
A voler cercare un dato positivo, quello che il Rapporto Apat dice con chiarezza è che soffocare sommersi dai propri rifiuti non è affatto un destino ineluttabile. Se la Lombardia grazie alla politica degli inceneritori si conferma regione leader nel limitare in conferimento in disarica (nel 2006 c’è finito “solo” il 17% dell’immondizia contro il 94% della Lombardia), ancora più importante è l’esempio della Sardegna dove puntando in maniera decisa sulla differenziata, anche attraverso la raccolta porta a porta, in un solo anno si è fatto un balzo dal 9,9% del 2005 al 19,8% del 2006.
Sampieri: Costa di carro al centro di una vasta lottizzazione
Io dò una cosa a te e tu dai una cosa a me! C’è il Via libera del Comune di Scicli per la lottizzazione, a fini turistici, di Costa di Carro, a Sampieri ( nella foto tratta da www. donnalucata.it nella parte a monte della litoranea, e difronte al parco extraurbano.
Il consiglio comunale di Scicli ha esitato il piano con una larga convergenza di voti.. Hanno votatoo contro l’indipendente Franca Carrabba, e i consiglieri della Sinistra Valentino Rosano, Daniele Occhipinti e Carmelo Carnemolla. Si è astenuto Claudio Caruso.
Tre le ditte interessate e proprietarie, le famiglie Adamo, Emmolo, e Sgarlata.
L’accordo prevede che i privati offrono al Comune tre opere pubbliche, in cambio della volumetria destinata alla creazione di strutture turistico-ricettive: una circonvallazione, che dall’ex distributore di benzina della Capannina conduca verso la vecchia provinciale Scicli-Sampieri, all’intersezione sotto il passaggio a livello, e nei pressi della lottizzazione Lopes, in direzione dell’altra provinciale, la vecchia Sampieri-Pozzallo; il parcheggio di Costa di Carro, al servizio della spiaggetta di contrada Pizzillo; e una opera d’ingegneria di collegamento tra la parte a monte della litoranea e una a valle, ovvero tra le strutture ricettive e il Parco. “La filosofia dell’Accordo di Programma –spiega il sindaco Falla- è quella del “do ut des†pubblico tra il Comune e i privati. Anziché andare in variante al piano regolatore, e trasformare in edificabili terreni agricoli, favorendo la speculazione edilizia (pratica molto radicata in Sicilia), abbiamo messo sul tavolo vantaggi e svantaggi della trattativa. Il consiglio ha infine deciso, anche se si tratta al momento di una fase preliminare e che dovrà trovare attuazione esecutiva nella prossima legislatura.
Come sono lontani i tempi del boom di Marina di Modica e il territorio di Sampieri ingessato e bloccato dalle lotte tra alcune famiglie per questioni di eredità . Negli anni ’60 Sampieri si salvò dalle lottizzazioni e per quasi mezzo secolo è rimasta una località oggetto del desiderio perché aveva schivato le lottizzazioni selvagge e la speculazione edilizia ( abusivismo smodato compreso).
Ma sono, anche, lontani i tempi quando il Villaggio di “ Baia Samueleâ€, ancora in costruzione, veniva contestato dall’opinione pubblica sciclitana e da alcuni consiglieri comunali.
E’ proprio vero: solo gli stupidi non cambiano idea!!!
Comiso 3 progetti fotovoltaici ammessi a finanziamento
Con Decreto del Ministero dell’Ambiente Destinati in totale 30mila euro
Laura Incremona Corriere di Ragusa
Con Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare sono stati individuati i soggetti ammessi al finanziamento del bando “Il sole a scuola” pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 1 giugno 2007.
Il Comune di Comiso ha attenuto il finanziamento di tutti e tre i progetti presentati relativi all’installazione di impianti fotovoltaici presso la Scuola Media Verga, la Scuola Media “Luigi Pirandello†e la Scuola Media “Istituto comprensivo di Pedalinoâ€. Per ciascun progetto è stato concesso un finanziamento di circa 10mila euro.
Il Bando “Il sole a scuola”, che rientra nel “Programma nazionale per la promozione dell’energia solareâ€, era rivolto ai Comuni e alle Province proprietari di edifici ospitanti scuole medie inferiori o superiori, finalizzato alla realizzazione di impianti fotovoltaici sugli edifici scolastici e, simultaneamente, avvio di un´attività didattica volta alla realizzazione di analisi energetiche e di interventi di razionalizzazione e risparmio energetico nei suddetti edifici, tramite il coinvolgimento degli studenti. Per la misura il Ministero dell’Ambiente ha stanziato 4.700.000,00 euro.
Il finanziamento copre il 100% dei costi ammissibili, con un limite massimo di 10mila euro per edificio scolastico, di cui fino a mille euro utilizzabili per supportare l´attività didattica di realizzazione delle analisi energetiche e degli interventi di razionalizzazione e risparmio energetico.
Quasi 600 le domande pervenute al Ministero da ogni regione. Il Comune di Comiso è stato l’unico comune della provincia di Ragusa ad ottenere il finanziamento, assieme alla Provincia Regionale di Ragusa che ha ricevuto il finanziamento per un progetto. I lavori dovranno iniziare entro 120 giorni dalla data di ricevimento del decreto e dovranno essere completati entro il termine di 240 giorni.
Le spese ammesse a finanziamento riguardano la progettazione, la direzione dei lavori e il collaudo degli impianti, la fornitura e l’installazione dei materiali e dei componenti, le spese sostenute dalle scuole per supportare l’attività didattica di realizzazione delle analisi energetiche e degli interventi di razionalizzazione e risparmio energetico. Il progetto prevede il coinvolgimento degli istituti scolastici con attività formative, i cui elaborati finali dovranno essere trasmessi al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
“Abbiamo accolto con grande soddisfazione l’ammissione a finanziamento dei progetti – ha dichiarato l’assessore alle Politiche ambientali Luigi Bellassai – non tanto per l’entità del finanziamento, quanto piuttosto perché tali progetti si inseriscono nell’attività di sensibilizzazione alla tutela ambientale portata avanti in questi anni dall’Amministrazione comunale che ha visto gli studenti delle scuole di Comiso e Pedalino protagonisti di numerose iniziative. Il tema del fotovoltaico arricchirà il programma dell’Ecocittà dei Ragazzi 2008 e la realizzazione degli impianti presso le scuole medie di Comiso e Pedalino sarà un esempio concreto di sintesi fra attività amministrativa – attività formativa e tutela dell’ambienteâ€.
Le escursioni di Kalura
Amici di KaluraBoscagliaSicilia,
siete pronti per la prossima scarpinata, quella di Domenica 10 febbraio a Cava Tre Querce (Buccheri SR)? Â
Attraverseremo un’antica lecceta tra nani, elfi e funghi (che lasceremo dove stanno) nella parte nord di Pantalica. La partenza è da Ragusa, p.zza Libertà ore 8.30 ( Si raccomanda la puntualità ), per le prenotazioni chiamate la segreteria 3939506186 o mandate una e-mail a info@kalura.org. L’equipaggiamento è il solito (scarpe da trekking, zainetto, mantellina per la pioggia, pranzo a sacco e acqua).
Vi ricordiamo che stanno per chiudersi le iscrizioni per l’escursione del 25/26/27 aprile a Pantelleria, quindi, decide in fretta… termine ultimo 15/02/08. Il programma dell’escursione è consultabile sul nostro sito: www.Kalura.org.
Sempre sul nostro sito, troverete presto, il programma della manifestazione di Caccia la caccia 3° edizione del 17 febbraio, che quest’anno si terrà a Cava D’Ispica… vi arriverà , comunque, una e-mail.
Per qualsiasi informazione… c’è sempre l’incontro “pre-escursione” che non sarà più il giovedì, ma il mercoledì alle 19,00 presso la nostra sede: Via Torrenuova, 154 a Ragusa Ibla, Vi aspettiamo!
A presto! KaluraBoscagliaSicilia
N.B.: Vi preghiamo di avvisare in tempo, se dopo aver prenotato, non si avesse la possibilità di venire all’escursione. Così facendo qualcun’altro potrà partecipare al vs posto. Grazie