I Sovversivi
Gli onesti sono il vero problema dell’Italia. Senza questa infame categoria di individui potremmo vivere in pace, senza denunce, scandali e la moglie di Mastella confinata a Ceppaloni. L’Italia sarebbe pacificata e serena
Gli onesti sono i veri diversi. Sono loro i disadattati. Tutti gli altri cittadini hanno gli occhi bianchi, senza pupille. Vedono la realtà attraverso Fede, Riotta, Vespa, Mentana, Ferrara. Gli onesti hanno occhi normali, vedono il mondo com’è, non come dovrebbe essere. Sono pericolosi. Alieni da sterminare.
La società italiana li sta contrastando con azioni efficaci, anche se non ancora risolutive. Diverse categorie stanno producendo anticorpi in proprio. I giornalisti onesti sono sotto scorta, come Saviano, o possono scrivere solo su quotidiani assistiti che nessuno legge, come Travaglio. I giudici dotati di pupilla, quelli che vedono Berlusconi e D’Alema per ciò che sono, finiscono sotto processo. Il CSM fa sempre, senza sconti, gli interessi del Paese. La categoria dei politici è quasi perfetta, gli onesti non sono più un problema, sono scomparsi. Gli occhi di Geronzi sono i più bianchi del pianeta Italia. Una garanzia per le bancarotte e gli AIDS-bond. Il sistema bancario con lui è al sicuro da contagi della feccia degli onesti, del resto emarginata o riparata all’estero.
Se l’informazione, la politica e la finanza sono sotto controllo, esistono, purtroppo, ancora nella popolazione frange di delinquenti anti sistema, anti inceneritori, anti condannati in Parlamento, anti base Nato Dal Molin, anti mafia, anti camorra, anti TAV in Val di Susa, anti privatizzazione dell’acqua, anti conflitto di interessi.
Gente subdola che, attraverso una palese manifestazione di onestà , vuole in realtà andare contro gli interessi del Paese. Gente antidemocratica. L’onestà in Italia è sovversiva. Ma a questa fastidiosa anomalia verrà posto rimedio. Il quinquennio berlusconiano che ci attende sanerà finalmente la parte infetta della nazione. Dopo ci saranno solo occhi bianchi e capelli finti come tutto il resto. Gli onesti diventeranno leggenda.
Beppe Grillo
Modica: Oggi viene separato il 5 per cento dei rifiuti. Si punta al 35
Modica, Raccolta Differenziata – Relazione dell´esperto Rafael Rossi
Duccio Gennaro su Corriere di Ragusa
A grandi passi verso la raccolta differenziata. Il consiglio comunale ha dedicato l’insolita seduta mattutina alla relazione di Rafael Rossi, l’esperto della società cui il comune e lo stesso Ato di Ragusa hanno affidato lo studio per l’avvio della differenziata.
Rossi ha parlato con cifre e dati alla mano per due ore aiutandosi con grafici e slide. A seguirlo tuttavia solo una decina di consiglieri nonostante nel corso degli ultimi mesi da tutte le parti sia stata invocata il dibattito sulla raccolta differenziata. Per Piero Torchi e per il presidente del consiglio Enzo Scarso si è trattato tuttavia di un momento vitale per l’avvio della nuova fase. “ In due settimane – ha detto Torchi – abbiamo consegnato all’Ato l’elenco delle sette cave dismesse nel territorio che ci era stato richiesto. Abbiamo espresso la volontà di accogliere nel nostro territorio una discarica e sottoponiamo ora all’Ato lo studio sulla differenziata per il quale attendiamo il via. Ora non tocca più a noi , ma all’Ato e siamo fiduciosi che arriveranno segnali in tal senso.â€
Rafael Rossi ha consegnato ai consiglieri una relazione di quasi ottanta pagine da dove si possono dedurre tutti i dati relativi al territorio, la tipologia dei rifiuti, le proposte su come può essere la differenziata. La relazione parte innanzitutto dal dato che ogni residente in una delle cinque zone in cui viene suddivisa la città , S. Cuore con il 40 per cento di presenze, centro storico con il 16 per cento, Modica alta 23 per cento , Frigintini sei per cento, e Marina di Modica con dato stagionale, produce ben 485 chili di rifiuti l’anno rispetto ad una media nazionale che si oscilla sui 250 chili.
Delle 26mila tonnellate di rifiuti prodotti in un anno solo il cinque per cento è destinata alla differenziata con un aumento di costi per trasporti e smaltimento molto onerosi. Se le cose dovessero permanere così , ha detto Rossi, il costo che si aggira oggi sui 24 euro a tonnellata per il conferimento in discarica salirebbe ad oltre 90 con un peso insostenibile per le casse comunali e il cittadino.
Da qui la necessità di cambiare abitudini e metodi di raccolta. Lo studio prevede infatti la scomparsa dei contenitori stradali e la raccolta nelle varie residenze. Questa sarà un appuntamento per quattro giorni a settimana e comporterà una suddivisione per categorie dei vari rifiuti; carta, vetro, umido, lattine. Nei condomini o nelle case private saranno distribuiti sacchi e contenitori di varia grandezza e capacità per la consegna agli incaricati della raccolta. Presupposto fondamentale sarà la collaborazione dei cittadini ed il loro senso civico anche se la collaborazione dovrà essere incentivata con sgravi sulla bolletta.