Il Movimento Studentesco sulla crisi finanziaria del comune di Modica
Il Movimento Studentesco Modicano preso atto della situazione economica finanziaria in cui versa il Comune di Modica, tiene ad invitare tutta la cittadinanza, alla riflessione sulle responsabilità della penosa situazione finanziaria in cui versa la città .
Secondo il Movimento appare palese ed incontrovertibile che le cause di tale crisi siano da addebitarsi all’inefficiente e poco trasparente amministrazione Torchi, sostenuta dalla coalizione di centro destra, dall’MpA di Riccardo Minardo, dall’UDC di Peppe Drago e dal PdL di Nino Minardo. Coerentemente con quanto detto, le conseguenze di tale gestione amministrativa sono: l’aumento dell’addizionale IRPEF, l’aumento della Tassa sui Rifiuti Solidi Urbani, i mancati pagamenti ai fornitori, ai dipendenti comunali e alle cooperative sociali. Appare dunque, alquanto evidente che gli effetti di tutto ciò sono verificabili nelle tasche dei cittadini modicani. Il Movimento prende atto, inoltre degli avvisi di garanzia destinati ad esponenti politici dell’amministrazione Torchi e non solo: Piero Torchi, Carmelo Drago, Vincenzo Pitino e ………… Floriddia. Su questa incresciosa vicenda, gli studenti sperano che venga fatta chiarezza per il bene della città e per il rispetto di alcuni valori come la trasparenza, l’onestà e i
Il rigore morale nella politica. Il Movimento non si “spiega†come sia possibile che gli elettori modicani, al di là dei colori politici, nell’ultima tornata elettorale abbiamo scelto come propri rappresentanti, figure che non sono affatto distanti dalle responsabilità politiche di una disastrosa amministrazione della città .
Forse il successo di tali persone deriva da un modo di intendere la politica in maniera affaristica e non al servizio della collettività , basti pensare che nell’ultima campagna elettorale la presenza dei giovani nei comizi di alcuni candidati (oramai eletti), veniva retribuita in denaro. Da questo modo di esercitare la politica, facilmente i giovani sono attratti, spostando i propri voti verso figure poco autorevoli e trasparenti. Questo clientelismo non è diretto solamente alla fascia giovanile, ma anche alle famiglie più bisognose. Di conseguenza il Movimento Studentesco Modicano invita alla riflessione sul valore del voto libero, al di là di ogni schieramento politico. Un voto vale 50 euro o un buono benzina?
IL MOVIMENTO STUDENTESCO MODICANO
RICICLAGGIO DI DENARO INDAGATO L´EX SINDACO TORCHI
Modica – 13 informazioni di garanzia emessi dalla Procura modicana.
Si avviano a conclusione le indagini del comando provinciale della Guardia di Finanza cominciate circa un anno fa.
Antonio Di Raimondo Corriere di Ragusa
Potrebbero scuotere gli equilibri della politica modicana gli esiti delle indagini sul riciclaggio di denaro nel comune di Modica, condotte dal comando provinciale della Guardia di Finanza su direttive della Procura. Tra i 13 indagati figurano quattro esponenti di spicco dell’Udc. Si tratta dell’ex sindaco di Modica Piero Torchi, dimessosi dalla carica lo scorso mese per candidarsi alle recenti Regionali.
L’indagine riguarda anche l’ex assessore al bilancio del comune di Modica Carmelo Drago, fratello del leader ibleo dell’Udc, il riconfermato parlamentare nazionale Giuseppe Drago; il consigliere provinciale Vincenzo Pitino, nel frattempo traghettato dall’Udc al Pdl; il segretario provinciale dell’Udc ed ex assessore provinciale Giancarlo Floriddia. Il reato al momento ipotizzato è associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio di denaro. La medesima ipotesi di reato è contestata anche agli altri nove indagati: il funzionario comunale Francesco Paolino; il già direttore dello sportello unico Giuseppe Castagnetta; Bruno Arrabito e il fratello Massimo, Gabriele Giannone, Massimo La Pira e gli imprenditori edili Giuseppe Sammito e Giuseppe Zaccaria. Le indagini, avviate nel giugno 2007, di recente sono state prorogate e ormai sembrano giunte nella fase conclusiva. Nelle scorse settimane le 13 persone avevano ricevuto gli avvisi di garanzia che li informavano d’essere indagati, ciascuno per le proprie presunte responsabilità , a seguito della denuncia che sarebbe stata presentata da un imprenditore edile. Con le informazioni di garanzia, i 13 soggetti sono stati avvertiti che nei loro confronti le Fiamme gialle stanno continuando a effettuare accertamenti per capire se quelle che al momento restano solo ipotesi d’accusa formulate in una denuncia hanno qualche fondamento. Da quel poco che trapela dal fitto riserbo, sarebbero comunque parecchie le intercettazioni ambientali e telefoniche già eseguite e ora al vaglio degli investigatori.
Secondo la denuncia dell’imprenditore, alcuni suoi colleghi sarebbero stati favoriti nell’appalto di opere pubbliche. Sempre secondo quanto sostenuto nella denuncia, per velocizzare il pagamento delle spettanze arretrate, dovute dal Comune ad alcuni fornitori di servizi, sarebbero state sborsate anche delle somme di denaro. In pratica, gli imprenditori avrebbero “abbuonato†parte del debito al Comune, per godere di una corsia preferenziale nel pagamento delle restanti somme, risultando così privilegiati rispetto agli altri creditori.
Numerose persone sarebbero già state interrogate. Anche l’imprenditore che sporse la denuncia avrebbe a sua volta pagato, ma, non ottenendo nessun riscontro tangibile, avrebbe deciso di denunciare i fatti. La Guardia di finanza sta ora cercando di capire dove siano finite queste somme. La Guardia di Finanza avrebbe, a questo proposito, acquisito informazioni anche sui conti correnti bancari. Da qui l’ipotesi di reato prospettabile di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio di denaro.
Le 13 persone devono altresì spiegare la provenienza di questo denaro, precisando a quali prestazioni o servizi si riferiscano ed esibendo fatture o altri documenti contabili comprovanti la liceità delle operazioni dalle quali sarebbero scaturiti gli accreditamenti delle somme. Tra le ipotesi prese in considerazione anche quella che parte di queste somme sia transitata in conti offshore. La vicenda, che si protrae da dieci mesi, starebbe ormai per giungere alle battute finali.
Musica e piccoli gesti per il futuro di tutti
Domani è l’Earth Day: 24 ore per sensibilizzare i governi sull’ambiente
Con un pensiero anche alle nostre azioni quotidiane
NON sono Al Gore… In realtà io faccio una vita piuttosto normale, insieme alla mia famiglia semplicemente cerchiamo di rispettare l’ambiente nei piccoli gesti quotidiani. Io sono, per carattere, non catastrofista. Cercherei di fare un ritratto abbastanza positivo della situazione. Ci sono dei segni molto positivi che stanno arrivando: pensate quanto è cambiata la coscienza ecologica negli ultimi 10 anni. È cambiata veramente tanto.
Ci sono anche dei segni che ci indicano che abbiamo preso la strada sbagliata: come la tendenza ad antropomorfizzare la natura. Questa idea che la natura è una specie di parente che ogni tanto bisogna andare a trovare non è una idea sana secondo me: la natura è tutto. Siamo passati dal futuro come promessa, al futuro come minaccia. E questa è la vera forma di resistenza che noi dobbiamo portare avanti: cercare di tornare, di recuperare una visione del futuro come promessa e non del futuro come minaccia.
Io vengo dal rap: dalla musica più urbana che c’è. Però, a maggior ragione, nascendo dalle città il rap ha una grande ansia, ha una forte anelito verso il corpo, verso comunque l’essere naturale. E questa secondo me è l’esigenza di una comunità cresciuta in una condizione totalmente urbana che per forza di cose va a cercare una natura dentro di se, attraverso un tipo di musica.
Questa ricerca di un senso di giustizia da parte di molti artisti secondo me ha a che fare semplicemente con il fatto di essere artisti. Perché nella musica a volte si intravedono mondi perfetti. Nella musica si intravedono mondi equilibrati. Un artista come Bono, che è un grande artista, che vive momenti di estasi dentro gli stadi pieni di gente che lo amano, ha visto quell’energia e quel momento di utopia sospesa tante volte.
Quindi si muove in quella direzione, spendendosi in prima persona e credo con dei risultati eccezionali. Tutto questo fa sì che lui porti tutto questo bagaglio e lo faccia diventare politica. Politica in una maniera moderna, alla maniera sua. Dopodiché da lì il passo è breve per capire che tutto è collegato: la povertà di gran parte di questo pianeta ha a che fare con la distruzione sistematica degli ecosistemi del nostro pianeta.
Sicuramente c’è un grosso movimento. Io per esempio sono amico di Ben Harper, se ne parlava proprio qualche giorno fa di questa aria che sta venendo fuori attraverso di lui, attraverso gente come Jack Johnson che ha scritto sul suo disco “Questo disco è stato realizzato interamente con energia solare”.
Ho chiesto all’Enel di fare un lavoro per l’emissione zero di anidride carbonica durante la mia tournée. Calcoleranno, con una onlus che offre questo tipo di servizio, una media di emissioni. Non solamente relativa alle mie macchine, agli spostamenti del camion e all’elettricità prodotta dal concerto, ma anche alle macchine del pubblico che arriverà . Quindi tutte le emissioni prodotte da un mio concerto. E faranno progetti di riforestazione nella provincia dove avviene il concerto.
Come genitore penso veramente che le cose cambieranno, Rispetto alla coscienza ecologica stanno già cambiando. Stanno cambiando anche in questo momento. In fondo ciò che è utile diventa automaticamente bello. Io vorrei vedere i nostri centri storici pieni di pannelli solari, perché sono molto belli.
È la funzione che esercitano che li rende belli. Così come il corpo di una donna è bello perché è riproduttivo, allo stesso modo è interessante tutto quello che ha a che fare con l’ecologia oggi perché ci fa venire in mente la riproduzione della nostra specie, la sopravvivenza della nostra specie.
Tutte queste eliche lungo i nostri crinali all’inizio disturbavano un po’, adesso sempre meno. Tra un po’ sarà bellissimo vedere un crinale con le eliche per l’energia eolica. Così come, probabilmente, negli anni ’50 e ’60 un “signorotto” passando davanti ad una delle fabbriche che sbuffavano fumo avrà pensato: “Che meraviglia il mondo moderno!”. Dobbiamo andare un futuro in cui non c’è più l’Earth Day, ma è tutti i giorni Earth Day.
Ecco il testo del monologo , in onda domani su Sky Cinema Mania alle ore 20.40 con il titolo “Conversazione con Jovanotti”
La Repubblica
Modica: Il 27 aprile escursione a Cava Gisana
Quarta escursione a Cava Gisana domenica 27 aprile. I partecipanti si raduneranno presso la stazione Agip sulla Modica-Mare e, mezz’ora dopo, inizierà il percorso da Pietre Bianche Gerrusso; alle 12.30 è previsto l’arrivo a Villa Gisana ed alle 13 degustazione di ricotta calda ed altri prodotti tipici. Per l.occasione è stato indetto anche un concorso fotografico amatoriale sul tema: “Cava Gisana, un passato che viene alla luce”. L’ iniziativa è stata promossa dall’associazione Pro Sviluppo Marina di Modica.
Le cose più importanti realizzate
Cominciamo subito con Antonio da Roma: “sono un simpatizzante dei verdi, ma le vicende sulla spazzatura di Napoli mi hanno molto amareggiato. Come ministro dell’Ambiente, non poteva fare di più per aiutare Napoli?â€
Purtroppo no, perché il settore dei rifiuti è di competenza delle regioni, e nel caso di Napoli era invece commissariato, e io appena diventato ministro, nel maggio del 2006, ho subito costituito una commissione ad hoc, presieduta da un ex generale dei carabinieri, gen. Iucci, per incentivare l’uscita dal commissariamento e la raccolta differenziata. In un unico caso sono stato chiamato direttamente dal governo ad intervenire: per il caso famoso di Serre, dove si doveva fare una discarica, contrastata fortemente dalla popolazione locale. Noi abbiamo aiutato e supportato la Provincia di Salerno, e quella è l’unica discarica costruita con il consenso della popolazione, l’unica ancora funzionante in Campania. Per il resto, è evidente che avrei voluto fare molto di più, ma devo anche dire che se ci avessero ascoltato quando, come Verdi, non appoggiammo il mega-appalto sui rifiuti campani, avvisando che era sbagliato e avrebbe portato a un disastro, sicuramente non saremmo capitati in questa situazione.
Restiamo sull’argomento con Francesco da Firenze: “Lei ha detto di no, insieme a molti altri, al termovalorizzatore di Acerra, e ora la Campania è sommersa dai rifiuti. Si è pentito? Io sono allibito di fronte ad un governo che impedisce un progetto di fondamentali importanza senza indicare alcuna alternativaâ€
Io sono invece allibito di fronte alle tante mistificazioni che si sono fatte di questa vicenda: noi come Verdi – e io come ministro – siamo stati aggrediti su notizie false, perché in realtà l’inceneritore di Acerra è stato bloccato dalla magistratura. Era infatti progettato male. Noi abbiamo sempre detto che quell’impianto non andava bene, era vecchio e sbagliato. E io credo che la salute dei cittadini vada tenuta sempre in grande considerazione. La situazione in Campania non deriva dalla mancanza dell’inceneritore di Acerra, ma dal fallimento dell’appalto.
Marco, da Bolzano: “gentile ministro, potrebbe elencare le cose realmente fatte da lei durante il governo Prodi? Potrebbe spiegare perché in Italia abbiamo iter di approvazione delle leggi così lunghi rispetto agli altri paesi?â€
Beh, solo per elencare, semplicemente, alcune delle cose più importanti, posso ricordare l’apertura di circa 700 cantieri contro le frane e le alluvioni, opere pubbliche che poiché non servono a due o tre grandi colossi economici vengono sottovalutate; abbiamo sbloccato i fondi per le energie rinnovabili e per il solare, riportando il professor RUbbia a lavorare in Italia; il nostro Paese vive ora il suo più grande boom per quanto riguarda il fotovoltaico; ho lavorato, creando problemi ad alcuni grandi colossi, per abolire il Cip6, una grande truffa che dal 1992 portava i contributi per le energie rinnovabili pagati dai cittadini tramite le bollette della luce a petrolieri e inceneritori.
Nel 2006 sono stati quasi 4 miliardi di euro distolti dal loro obiettivo. Abbiamo aiutato e sostenuto la società che gestisce la rete di elettrodotti, che ha potuto investire 1 miliardo di euro, liberando energia che prima andava sprecata, e recuperando al Paese l’equivalente di quattro piccole centrali nucleari. Ma questa, poiché va contro alcuni poteri più o meno occulti, è una cosa di cui non si parla. Sui parchi nazionali, in 20 mesi sono riuscito a far togliere all’Italia 30 infrazioni europee in materia, su 80, ereditate dagli anni precedenti.
Andrea da Milano: “Chiedo chiarimenti da lei sulla questione che la vede indagato anche per aver soggiornato nella mia città in un albergo a 7 stelle, mi sembra strano che accada a pochi giorni dalle elezioni. Ma non le sembra molto simile a quanto accadde a Berlusconi qualche anno fa?â€. E aggiunge Francesca da Trento, “come si comporterà dopo le elezioni, se dovesse risultare eletto, riguardo alle accuse a suo carico? Rinuncerebbe alla carica di parlamentare?â€
Io purtroppo non posso entrare nel dettaglio della questione perché non sono ancora informato delle accuse: ci sono state delle fughe di notizie sui media, a proposito delle quali la magistratura di Roma ha aperto un’inchiesta. Per quanto mi riguarda, ribadisco che rinuncerò all’immunità parlamentare, sono tranquillo perché non ho mai favorito nessuna società , né dando appalti né altro: addirittura la società di cui si parla ha perso un appalto, che aveva durante il precedente governo, proprio durante i mesi in cui sono stato ministro!
Passiamo a parlare di elezioni, l’argomento più imminente: Emanuele, da New Heaven, chiede: “I verdi non dovrebbero essere un partito non schierato, solo con l’ambiente? Invece si identificano con la sinistra estrema: perché?â€
I verdi hanno al centro della loro azione l’ambiente e la qualità della vita. In Italia sono nati al di fuori della logica destra-sinistra, pensando al futuro e a migliorare le cose. A queste elezioni ci presentiamo non con la sinistra estrema, rappresentata da altri partiti: la Sinistra Arcobaleno è oggi l’unica lista che pone al centro del proprio programma l’ambiente. I verdi, come scelta di contenuti, stanno in una lista che è rappresentata dall’arcobaleno, simbolo della grande battaglia per la pace in Italia, dei diritti civili e del gay pride. La nostra lista è l’unica veramente di sinistra, ambientalista a pacifista, e i verdi non potevano che essere in quella lsita.
Guardando al dopo-elezioni, Luca da Madrid chiede se “nel caso di vittoria di Veltroni, cercherete un’alleanza con il Pd per alcune riforme?â€
Noi pensiamo che le alleanze su alcune cose specifiche sono necessarie, ma deve cambiare strategia il Partito Democratico, muovendosi a favore del solare e contro il precariato, ad esempio, in modo serio. Purtroppo Veltroni non può, avendo rotto l’alleanza con la Sinistra Arcobaleno, vincere alla Camera: più voti avremo come SA, a quel punto, più sarà difficile l’inciucio “veltrusconiâ€, che noi temiamo e consideriamo un gravissimo errore.
Parlando nello specifico di nucleare, Umberto da Roma chiede se “siamo sicuri che la scelta anti-nuclearista sia ancora valida per l’Italia?â€
La scelta del referendum del 1987 ha risparmiato al nostro Paese investimenti ingenti, che sarebbero pesati, e il gravissimo problema delle scorie nucleari. Io la penso esattamente con il premio Nobel Rubbia, che si è occupato diffusamente di nucleare: il nucleare non ha risolto 3 problemi, che si chiamano Chernobyl, Hiroshima e “scorieâ€. Ovvero, non esiste una centrale nucleare totalmente sicura, il rischio, per quanto piccolo, rimane, ed espone a pericoli gravissimi. Inoltre, qualunque centrale nucleare consente di realizzare bombe atomiche. È un pericolo enorme per il terrorismo, e ha portato all’attuale situazione di tensione per l’Iran. Terzo, il nucleare non ha risolto il problema delle scorie, che nessun sistema al mondo è oggi in grado di smaltire con sicurezza, efficacia e per sempre. Questa tecnologia ha poi, ancora oggi, dei costi spaventosi, è indubbiamente l’energia più costosa del mondo. Una possibilità , su cui investire in ricerca per il futuro, è il nucleare non radioattivo, purtroppo ancora non sufficientemente studiato.
Emiliano da Roma: “Lei è ancora ossessionato da Berlusconi?â€
Berlusconi non è un’ossessione, ma un problema, che si chiama conflitto d’interessi: la Sinistra Arcobaleno è l’unico schieramento politico che ne parla ancora, mentre tutte le altre forze partitiche l’hanno abbandonato, in particolare, e questo è grave, il partito di Veltroni.
Per Romeo, dovremmo “tassare di più i S.U.V., dato che in città non servono e occupano più spazio di una 500 o di una Smartâ€.
Beh, questa vicenda ci ha visti protagonisti con una proposta in tal senso, ma fummo immediatamente redarguiti dagli esponenti del futuro Pd. Ora come SA avremo la possibilità di portare avanti con più forza questo importante punto.
Marcello da Livorno: “la Sinistra Arcobaleno sarà la casa comune in cui i verdi si impegneranno anche dopo le elezioni?â€
La SA viene da un lavoro comune che abbiamo iniziato nel 2001, con battaglie che ci hanno già visto insieme. I verdi vogliono continuare su questa strada e sono sicuro che questo sarà il futuro.
Francesca da Perugia: “Non è che gli attacchi degli ultimi mesi sono legati ai suoi attacchi contro grandi opere inutili o il Cip6?â€
È sicuramente stato un tentativo di impedirci di dire cose sgradite, ma stiamo resistendo perché stiamo dalla parte della luce del sole contro chi sostiene il nero del petrolio e del carbone.
“Non dovreste comunicare meglio che non avete fatto cadere voi l’ultimo governo Prodi?â€
Beh, intanto noi non abbiamo mezzi d’informazione, e difenderci da questi attacchi è sempre più difficile, anche se grazie a internet questo gap è sicuramente ridotto. Poi è bene ricordare che a far cadere il governo qualche settimana fa sono stati i moderati, da Mastella a Dini, e che, mentre noi abbiamo impiegato settimane per organizzare la campagna elettorale, il Pd il giorno dopo la caduta del governo è uscito con i suoi camper e la sua organizzazione, preparato da tempo alla caduta di Prodi.
Fabio da Foligno: “Cosa ne pensa del movimento di Beppe Grillo?â€
Io ho grande stima per le iniziative di Grillo, per esempio la grande battaglia sul Cip6, portata da Beppe Grillo in tutta Italia i temi dell’energia solare, delle macchine a idrogeno; lui porta avanti una grande azione ambientale in questo Paese, facendo capire agli italiani che un’altra economia, ecologista, è possibile.
Le escursioni di Kalura
Ciao a tutti,
come va, vi siete riposati abbastanza? Bene, perché Domenica 13 aprile ricominceremo a camminare…
…recupereremo l’escursione KaluraBoscagliaSicilia di Cava Bauly (Palazzolo Acreide SR) annullata domenica 30 marzo per motivi tecnici (quella di Cava Sture la rimandiamo a data da destinarsi)…
…andremo alla scoperta dei mitici “ddieri” antichi eremi musulmani rupestri, nascosti in una folta lecceta con una strana leggenda…Â
La partenza è da Ragusa – P.zza Libertà ore 8.30 ( Si raccomanda la puntualità ), per le prenotazioni chiamate la segreteria 3939506186 o mandate una e-mail a info@kalura.org.
L’equipaggiamento è il solito (scarpe da trekking, zainetto, mantellina per la pioggia, acqua e pranzo a sacco).
N.B.: Vi preghiamo di avvisare in tempo, se dopo aver prenotato, non si avesse la possibilità di venire all’escursione. Così facendo qualcun’altro potrà partecipare al vs posto.
Grazie
Solidarietà a Iabichino
Il movimento dei Verdi esprime piena solidarietà ad Angelo Iabichino per il gravissimo atto intimidatorio subito.
Non ci siamo tirati indietro nel momento di denuncia di episodi gravissimi di assalto al territorio e non ci tiriamo indietro ora.
La costituzione del Ministero dell’Ambiente come parte civile nel processo Kartodromo-Itis, scaturita dalla denuncia di cittadini onesti e coraggiosi, di associazioni ambientaliste, come il Movimento Azzuro di cui Iabichino è presidente, è testimonianza della voglia di legalità e rispetto della civile convivenza del popolo modicano.
Qualsiasi atto intimidatorio, mafioso, arrogante ma soprattutto di vigliaccheria, non può provocare altro che un ulteriore rigetto delle coscienze modicane e presa di distanza da comportamenti che insieme all’omertà non hanno mai fatto parte della nostra cultura e del nostro territorio.
Corrado Rizzone coordinatore Verdi Modica
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RTM
Corriere di Ragusa
Nessuna ombra
Pecoraro Scanio conferma la sua fiducia nella magistratura. “Ho sempre lavorato con massimo rigore e nel rispetto delle leggi. Ad oggi non ho visto nemmeno una carta. La verità emerga in pochi giorni”
“Rinuncerò all’immunità parlamentare perché non voglio nessuna ombra”: lo ha dichiarato il ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, nel corso di una conferenza stampa che ha tenuto oggi dopo le accuse emerse sui giornali nei suoi confronti. “In oltre vent’anni di attività politica, compresa quella al ministero, non ho mai avuto alcun problema con la giustizia, in cui ho sempre creduto. Sono però scioccato e allibito dal punto di vista umano e politico – ha aggiunto Pecoraro – per aver appreso solo dai giornali di un’indagine che risalirebbe addirittura al 2005. Non ho notizie da dare – ha precisato – perché non ho ricevuto neppure una carta”.
Il ministro, che non ha ancora ricevuto nessun avviso di garanzia e che intende costituirsi come parte offesa “qualora dovessero emergere attività contro la mia persona per trascinarmi in questa situazione”, ha preso atto con stupore che “l’indagine è diventata di dominio pubblico a una settimana dal voto, arrecando un danno gravissimo alla mia persona e alla forza politica che rappresento. Ho sempre operato – sottolinea Pecoraro – con il massimo rigore e nel rispetto delle leggi: questo è stato il mio stile, e ho sempre avuto fiducia nella magistratura, non cambio idea ora. Chiedo però di conoscere gli addebiti precisi, e che la verità emerga in pochi giorni”.
Leggere sui giornali che avrebbe favorito un’agenzia di viaggi lo indigna: “Quell’agenzia opera fin dal 2003 per il ministero dell’Ambiente. Io non ho mai fatto nessun tipo di favori a nessun tipo di azienda. Viene tirata in ballo anche una testata giornalistica ambientalista, che non ha ricevuto neppure un euro dal ministero”. In conclusione “non ho notizie specifiche: spero di averne”.
“Non abbiamo niente: carte alla mano diremo la nostra” ha dichiarato ai giornalisti il suo avvocato Paola Balducci, che ha definito la situazione assurda: “Non possiamo difenderci, se a oggi non sappiamo da cosa difenderci. Certo saremmo più sereni, se non fossimo a ridosso delle elezioni. E’ strano – ha aggiunto – far uscire oggi queste notizie. Come avvocato e come cittadino penso che una persona debba conoscere le accuse che lo riguardano prima che siano divulgate alla stampa. Personalmente – ha affermato l’avvocato – ho consigliato al ministro di continuare a fare la sua campagna elettorale, perché non si accettano pseudo intimidazioni”.
In giornata sono giunte molte dichiarazioni di solidarietà al ministro, tra cui quella del leader e candidato premier di Sinistra Arcobaleno Bertinotti, ma anche da esponenti del centrodestra, come Fini ad esempio. E soprattutto dai Verdi: “Siamo sconcertati – ha detto la senatrice Loredana De Petris – che ad una settimana dal voto, sui giornali appaiano accuse così pesanti nei confronti di Pecoraro Scanio. Non vorremmo che tutto questo faccia parte di un ulteriore salto di qualità della campagna diffamatoria contro Pecoraro che va avanti da tempo”, ha commentato aggiungendo che “comunque siamo certi che la magistratura, verso cui il Ministro ha sempre riposto fiducia, chiarirà in tempi brevi la sua totale estraneità a queste vicende”.
“Siamo allibiti di fronte al fatto – ha aggiunto il capogruppo alla Camera del Sole che ride, Angelo Bonelli – che accuse simili appaiano su tutti i giornali a pochi giorni dal voto. Conosciamo Pecoraro Scanio ed il suo rigoroso rispetto della legge e per questo siamo sereni come sempre e abbiamo massima fiducia nella magistratura. Pecoraro Scanio ha fatto della lotta alla corruzione e delle battaglie per la legalita’ una bandiera: sara’ il primo a favorire l’accertamento della verita”.
IL FUTURO DELLA SICILIA NON PASSA DAGLI IDROCARBURI !!!
Parere negativo di compatibilità ambientale (art. 5 DPR 12-04-1996, sulla relazione Valutaz. Impatto ambientale ( V.I.A.) della Soc. Panther Eureka), espresso dall’ Ufficio Tecnico del Comune di Noto ed inviato all’Ass.to Reg.le Territorio e Ambiente – Palermo Â
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ANCHE NELLA CITTA’ DI VITTORIA (RG) LA PANTHER TROVA PROBLEMI.
E’ DI QUESTI GIORNI UNA DURA PRESA DI POSIZIONE DEL SINDACO DI VITTORIA CHE CONTESTA LE PROSSIME TRIVELLAZIONI DELLA PANTHER NEI PRESSI DELLA SORGENTE D’ACQUA “SCIANNACAPORALE” CHE ALIMENTA LA CITTA’ DI VITTORIA. IL SINDACO CHIEDE LA REVOCA DELLE CONCESSIONI E FA’ APPELLO AGLI ALTRI SINDACI DEL VAL DI NOTO.
IL COMITATO NOTRIV PRENDE ATTO DELLA NUOVA SITUAZIONE CREATASI NEL COMUNE DI VITTORIA E RINNOVA LA SUA FERMA CONTRARIETA’ ACCHE’ PROSEGUA L’ATTIVITA’ DELLA PANTHER IN TUTTO IL VAL DI NOTO OVVERO LE TRE PROVINCE DI RAGUSA, SIRACUSA E CATANIA!!
SI RIMANE IN ATTESA DELL’ANNULLAMENTO DEI FAMOSI E CONTROVERSI PERMESSI OGGETTO DI VARI RICORSI E DELLA LEGGE CHE BLOCCHI LE RICERCHE E PERFORAZIONI COSì COME PREANNUNCIATO NELLA PRECEDENTE LEGISLATURA REGIONALE DA SVARIATE FORZE POLITICHE.
Rubbia: “Né petrolio né carbone soltanto il sole può darci energia”
Sì al nucleare innovativo con piccole centrali senza uranio
Ma non esiste un nucleare sicuro o a bassa produzione di scorie
GINEVRA – Petrolio alle stelle? Voglia di nucleare? Ritorno al carbone? Fonti rinnovabili? Andiamo a lezione di Energia da un docente d’eccezione come Carlo Rubbia, premio Nobel per la Fisica: a Ginevra, dove ha sede il Cern, l’Organizzazione europea per la ricerca nucleare. Qui, a cavallo della frontiera franco-svizzera, nel più grande laboratorio del mondo, il professore s’è ritirato a studiare e lavorare, dopo l’indegna estromissione dalla presidenza dell’Enea, il nostro ente nazionale per l’energia avviluppato dalle pastoie della burocrazia e della politica romana.
Da qualche mese, Rubbia è stato nominato presidente di una task-force per la promozione e la diffusione delle nuove fonti rinnovabili, “con particolare riferimento – come si legge nel decreto del ministro dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio – al solare termodinamico a concentrazione”. Un progetto affascinante, a cui il premio Nobel si è dedicato intensamente in questi ultimi anni, che si richiama agli specchi ustori di Archimede per catturare l’energia infinita del sole, come lo specchio concavo usato tuttora per accendere la fiaccola olimpica. E proprio mentre parliamo, arriva da Roma la notizia che il governo uscente, su iniziativa dello stesso ministro dell’Ambiente e d’intesa con quello dello Sviluppo Economico, Pierluigi Bersani, ha approvato in extremis un piano nazionale per avviare anche in Italia questa rivoluzione energetica.
Prima di rispondere alle domande dell’intervistatore, da buon maestro Rubbia inizia la sua lezione con un prologo introduttivo. E mette subito le carte in tavola, con tanto di dati, grafici e tabelle.
Il primo documento che il professore squaderna preoccupato sul tavolo è un rapporto dell’Energy Watch Group, istituito da un gruppo di parlamentari tedeschi con la partecipazione di scienziati ed economisti, come osservatori indipendenti. Contiene un confronto impietoso con le previsioni elaborate finora dagli esperti della IEA, l’Agenzia internazionale per l’energia. Un “outlook”, come si dice in gergo, sull’andamento del prezzo del petrolio e sulla produzione di energia a livello mondiale. Balzano agli occhi i clamorosi scostamenti tra ciò che era stato previsto e la realtà .
Dalla fine degli anni Novanta a oggi, la forbice tra l’outlook della IEA e l’effettiva dinamica del prezzo del petrolio è andata sempre più allargandosi, nonostante tutte le correzioni apportate dall’Agenzia nel corso del tempo. In pratica, dal 2000 in poi, l’oro nero s’è impennato fino a sfondare la quota di cento dollari al barile, mentre sulla carta le previsioni al 2030 continuavano imperterrite a salire progressivamente di circa dieci dollari di anno in anno. “Il messaggio dell’Agenzia – si legge a pagina 71 del rapporto tedesco – lancia un falso segnale agli uomini politici, all’industria e ai consumatori, senza dimenticare i mass media”.
Analogo discorso per la produzione mondiale di petrolio. Mentre la IEA prevede che questa possa continuare a crescere da qui al 2025, lo scenario dell’Energy Watch Group annuncia invece un calo in tutte le aree del pianeta: in totale, 40 milioni di barili contro i 120 pronosticati dall’Agenzia. E anche qui, “i risultati per lo scenario peggiore – scrivono i tedeschi – sono molto vicini ai risultati dell’EWG: al momento, guardando allo sviluppo attuale, sembra che questi siano i più realistici”. C’è stata, insomma, una ingannevole sottovalutazione dell’andamento del prezzo e c’è una sopravvalutazione altrettanto insidiosa della capacità produttiva.
Passiamo all’uranio, il combustibile per l’energia nucleare. In un altro studio specifico elaborato dall’Energy Watch Group, si documenta che fino all’epoca della “guerra fredda” la domanda e la produzione sono salite in parallelo, per effetto delle riserve accumulate a scopi militari. Dal ’90 in poi, invece, la domanda ha continuato a crescere mentre ora la produzione tende a calare per mancanza di materia prima. Anche in questo caso, come dimostra un grafico riassuntivo, le previsioni della IEA sulla produzione di energia nucleare si sono fortemente discostate dalla realtà .
Che cosa significa tutto questo, professor Rubbia? Qual è, dunque, la sua visione sul futuro dell’energia?
“Significa che non solo il petrolio e gli altri combustibili fossili sono in via di esaurimento, ma anche l’uranio è destinato a scarseggiare entro 35-40 anni, come del resto anche l’oro, il platino o il rame. Non possiamo continuare perciò a elaborare piani energetici sulla base di previsioni sbagliate che rischiano di portarci fuori strada. Dobbiamo sviluppare la più importante fonte energetica che la natura mette da sempre a nostra disposizione, senza limiti, a costo zero: e cioè il sole che ogni giorno illumina e riscalda la terra”. (more…)
“Energia, la soluzione non è l’atomo” appello degli scienziati ai candidati
Oltre 600 tra docenti e ricercatori hanno firmato un documento contro il nucleare
“Scelta inopportuna per molti motivi, bisogna puntare con decisione sul solare”
ROMA – Solo il solare può garantire all’Italia un futuro energetico sostenibile. Oltre seicento tra docenti universitari e ricercatori hanno sottoscritto un appello “ai candidati alla guida del Paese nelle elezioni politiche 2008” per chiedere che venga messa da parte tanto la tentazione del nucleare, quanto il ritorno al carbone. “In virtù della conoscenza acquisita con i nostri studi e la quotidiana consultazione della letteratura scientifica internazionale – si legge nel documento – sentiamo il dovere di informare la classe politica e il Paese riguardo la crisi energetica e climatica incombente, che minaccia di compromettere irrimediabilmente la salute e il benessere delle generazioni future”. “Tutti gli esperti – prosegue l’appello – ritengono che sia urgente iniziare una transizione dall’uso dei combustibili fossili a quello di altre fonti energetiche, così che possa essere graduale”.
Se per molti osservatori, soprattutto nel campo economico e politico, la risposta a queste problematiche sta nel ripercorrere la strada del nucleare, gli scienziati firmatari del documento sono convinti che il ricorso all’atomo sia una falsa soluzione. “Riteniamo – scrivono ancora – che l’opzione nucleare non sia opportuna per molti motivi: necessità di enormi finanziamenti pubblici, insicurezza intrinseca della filiera tecnologica, difficoltà a reperire depositi sicuri per le scorie radioattive, stretta connessione tra nucleare civile e militare, esposizione ad atti di terrorismo, aumento delle disuguaglianze tra paesi tecnologicamente avanzati e paesi poveri, scarsità dei combustibili nucleari”.
Di contro, i firmatari dell’appello sollecitano “chi guiderà il prossimo governo a sviluppare l’uso delle fonti di energia rinnovabile e in particolare il solare nelle varie forme in cui può essere convertita”. “Il sole infatti – ricordano – è una stazione di servizio inesauribile che in un anno invia sulla Terra una quantità di energia pari a diecimila volte il consumo mondiale”.
La versione integrale del testo e l’elenco completo dei ricercatori che hanno firmato il documento, promosso tra gli altri dal docente di chimica dell’Università di Bologna Vincenzo Balzani, possono essere consultati su www.energiaperilfuturo.it, il sito online della campagna, dove anche i semplici cittadini possono sottoscrivere l’appello. Al momento tra i firmatari non risulta il nome del premio Nobel per la fisica Carlo Rubbia, ma proprio pochi giorni fa in un’intervista a Repubblica il celebre scienziato affermava posizioni praticamente identiche.
La Repubblica