I “Pantani Longarini” sono protetti!
Il Tribunale amministrativo del riesame (Tar) respinge tutte le sospensive. Risulta salva e pienamente operante la riserva naturale dei pantani della Sicilia Sud Orientale. Ciò significa la possibilità di istituire un’oasi naturalistica come quella di «Vendicari», non sarà più minacciata la fauna protetta, non sarà mai più utilizzata l’area come discarica abusiva e la valorizzazione di una zona già suggestiva gioverà all’economia turistica dei luoghi interessati.
«Legambiente» canta finalmente vittoria. Nel diffondere la notizia, esprime soddisfazione per le ordinanze emesse dal Tar con cui sono state respinte le richieste di sospensiva del decreto istitutivo della riserva naturale «Pantani della Sicilia Sud Orientale» nei territori di Pachino, di Ispica e di Noto.
I ricorsi erano stati presentati da diverse associazioni venatorie che cacciavano rare specie di uccelli migratori, dal Comune di Pachino, dal Consorzio del Pomodorino e dalla ditta Spatola che sentivano i loro interessi economici minacciati dall’istituzione della Riserva naturalistica nei pantani.
«Sono prevalse – spiega Angelo Dimarca responsabile regionale del Dipartimento conservazione natura di Legambiente – sono prevalse le «ragioni della natura» rispetto agli interessi settoriali. Le ordinanze emesse dal Tar sono chiare e non si prestano ad equivoca interpretazione: la Riserva naturale resta, la sua istituzione è legittima e non causa danni gravi ed irreparabili, le attività oggi esistenti della ditta Spatola, limitatamente alla zona di Longarini, possono continuare. Il Consorzio del Pomodorino è stato pure condannato a pagare le spese legali. Prevalgono così le ragioni della tutela di un’area di interesse internazionale per la presenza di specie di uccelli rare e minacciate, come dimostrato dai provvedimenti di tutela dell’Unione europea e dagli autorevoli studi dell’«Istituto superiore protezione e ricerca ambientale del ministero dell’Ambiente».
Risulta quindi necessario mettersi subito a lavoro per consolidare sul territorio la Riserva. «Ci vogliono – evidenziano Salvatore Maino e Antonino Duchi, rispettivamente presidenti di Legambiente Pachino e Ragusa – progetti finalizzati alla protezione dell’area, alla pubblica fruizione, al recupero ambientale delle aree aggredite in passato da attività illegali ed alla valorizzazione delle attività tradizionali. Un’altra Vendicari è ora possibile anche a Pachino ed Ispica e coinvolgeremo gli agricoltori in questo ambizioso progetto di recupero ambientale e di creazione di momenti di sviluppo sano e incentrato sulla conservazione delle risorse naturali e con benefici per tutto il comprensorio».
Legambiente Sicilia ha infine espresso apprezzamento per i sindaci di Ispica e Scicli che hanno lottato per la permanenza della Riserva. E, soprattutto, per l’impegno profuso dall’ex assessore regionale al Territorio e Ambiente, Gianmaria Sparma, che ha perseguito con determinazione l’obiettivo di tutelare i Pantani della Sicilia Sud Orientale.
Modica, cacciatori inseguiti fino a Chiaramonte e poi arrestati.
Plauso alle forze dell’ordine. Modica, due uomini già noti alle forze dell´ordine ammanettati per caccia illegale. Nel posto di controllo dei militari sono incappati due cacciatori, che, a bordo di una jeep, trasportavano selvaggina cacciata illegalmente, nonché armi e munizioni.
Due arresti scaturiti da un lungo inseguimento in auto dal Modicano a Chiaramonte Gulfi. E’ il bilancio del fine settimana di controlli del territorio da parte dei carabinieri della compagnia di Modica, in collaborazione con i colleghi di Caltagirone. Nel posto di controllo dei militari sono incappati due cacciatori, che, a bordo di una jeep, trasportavano selvaggina cacciata illegalmente, nonché armi e munizioni.
I due uomini non si sono fermati all’alt, forzando il posto di controllo. Ne è scaturito l’inseguimento fino al comune montano, dove sono scattate le manette per il pregiudicato modicano G.P., 57 anni, e per il passeggero della jeep, un residente a Palma di Montechiaro, anch’egli già noto alle forze dell’ordine. Durante l’inseguimento i militari avevano sparato un colpo di pistola a scopo intimidatorio ad una ruota posteriore del fuoristrada.
Nell’auto sono stati rinvenuti, stipati come sardine, 16 cani da caccia, cacciagione varia e un fucile da caccia con relative cartucce. I due pregiudicati sono stati ammanettati per resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento e sono stati sanzionati per esercizio della caccia in violazione alla normativa.
Nel corso dei controlli è stato altresì denunciato a piede libero il modicano 55enne F.C. L’uomo è accusato d’uso di atto falso. L’uomo, fermato dai militari, ha esibito un foglio di assicurazione falso.
Fonte: Corriere di Ragusa