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Il clima minaccia le 10 meraviglie del Mondo

Posted in Articoli by admin on 6 Aprile 2007

Rapporto del Wwf presentato a Bruxelles

Dall’Himalaya alla barriera corallina, dal Rio delle Amazzoni allo Yangtze i luoghi che rischiano di essere devastati da caldo e siccità

01.jpgROMA – Il cambiamento del clima può cambiare la Terra e anche i luoghi più spettacolari sono a rischio come sottolinea l’ultimo rapporto del Wwf, intitolato “Salviamo le meraviglie naturali del mondo dal cambiamento climatico”, che viene presentato a Bruxelles a un giorno dalla chiusura dei lavori del secondo Gruppo di Lavoro dell’IPCC (Comitato Intergovernativo sul Mutamento Climatico) sugli impatti, la vulnerabilità e l’adattamento ai cambiamenti climatici, la cui pubblicazione è prevista per venerdì.

ANCHE I PARADISI NATURALI SOFFRONO IL CALDO – Dalle vette più alte del pianeta ai coloratissimi abissi degli oceani, specie, paesaggi, ecosistemi rischiano di non sopravvivere agli impatti del cambiamento climatico indotti dall’intervento umano, che sta ormai procedendo a ritmi insostenibili. Le meraviglie della natura hanno caldo: sono dieci quelle lpiù a rischio scelte come focus nello studio del Wwf, ma sono molte altre quelle che presto o tardi subiranno un analogo grado di minaccia.

LA BARRIERA COROLLINA PERDE I COLORI – La barriera corallina – il cui valore complessivo, fondato sulla ricchezza di biodiversità che raccoglie, è calcolato approssimativamente in 30 miliardi di dollari – si sta sbiancando per le elevate temperature dei mari e rischia una progressiva distruzione, con drammatiche conseguenze per le innumerevoli forme di vita che vi trovano sostentamento (pari al 25% della vita marina) e per molte popolazioni in via di sviluppo.

IL PROSCIUGAMENTO DEL RIO DELLE AMAZZONI – Mentre il motore idraulico del mondo, il Rio delle Amazzoni, che riversa nell’oceano circa un quinto dell’acqua dolce che complessivamente vi confluisce ed è un regolatore climatico per tutto il pianeta, subirà un prosciugamento diffuso, con la possibilità che buona parte della foresta pluviale si trasformi in un’arida savana. Salvare questi santuari della natura non è solo una questione che nasce da una cultura “ambientalista”. Si tratta di proteggere il cuore pulsante del nostro pianeta, garantendo la sopravvivenza stessa della nostra specie.

INDISPENSABILE IL RUOLO DFELLA POLITICA – «La decisione di inserire i mutamenti climatici come fonte di guerre e insicurezza nel mondo nell’agenda della prossima riunione dell’organismo dell’Onu prevista per il 17 aprile al Palazzo di vetro è straordinaria». E’ stato questo il primo commento espresso in una nota dal Wwf in merito alla notizia giunta mercoledì sera, con la quale, aggiunge l’ organizzazione ambientalista i mutamenti climatici entrano a pieno titolo nel Consiglio di Sicurezza dove abitualmente si parla di guerre, terrorismo e conflitti. «Il Wwf fa la sua parte con oltre 2000 progetti di conservazione attiva – commenta Gianfranco Bologna, Direttore scientifico WWF Italia -. Si tratta di esempi concreti di attuazione della sostenibilità, ma possono restare gocce nell’oceano se non si verifica rapidamente un forte impegno politico per reagire ai cambiamenti che noi stessi stiamo inducendo nei sistemi naturali. Fino a quando a bordo del “treno” di Kyoto non saranno saliti anche Stati Uniti e Australia, come richiesto anche dal Commissario Ue per l’ambiente Stavros Dimas, sarà più difficile vedere un futuro più roseo e sarà più difficile pretendere l’impegno di Cina e India per evitare che il sistema climatico vada fuori controllo».

05 aprile 2007

Corriere della Sera

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