ODORE DI SOPRUSO
ODORE DI SOPRUSO – Tutto quello che c’è da sapere sull’impianto biogas di C.da Zimmardo Bellamagna
l’8 Agosto 2019 l’ufficio SUAP del Comune di Modica ha approvato il progetto di costruzione di un impianto per la produzione di biometano dichiarando la pubblica utilità, l’indifferibilità e l’urgenza dell’intervento. L’impianto si estenderà per una superficie di settantamila metri quadri e sarà composto da Sette vasche di digestione da 32 metri di diametro, 2 ciminiere da 14 metri e una di riserva di 10 con una produzione standard di 499 metri cubi per ogni ora. Un impianto all’avanguardia secondo il progetto, che verrà edificato nella splendida contrada Zimmardo Bellamagna, zona agricola di interesse archeologico e naturalistico, a poche centinaia di metri dalle aree abitate del Comune di Pozzallo. La contrada è nota alle cronache per altri progetti speculativi, come un impianto a biomassa e un kartodromo, anch’essi autorizzati ma mai costruiti, per ricorsi legati ai vincoli. La notizia ha generato una enorme protesta da parte dei cittadini di Pozzallo e dai residenti della zona. In questo reportage il parere di tecnici, amministratori e residenti che aiutano a fare chiarezza sui pericoli e sulle preoccupazioni legate e a questa opera.
°°°°
La massiccia partecipazione di cittadini e di consiglieri comunali di Pozzallo al Consiglio Comunale aperto di Modica sulla realizzazione dell’impianto di Biometano in Contrada Bellamagna – Zimmardo, evidenzia quanto tutela della salute e dell’ambiente e legalità siano sacrificate sull’altare della politica, spesso asservita ai potentati economici esterni alla città.
Ieri come oggi si abbatte sul nostro territorio una sorta di colonizzazione e di espropriazione economico/ambientale.
Nel 1981 alcuni operatori finanziari calabresi con un gruppo di avicoltori modicani volevano realizzare un grosso essiccatoio di concime pollino in C.da Ciacero-Cammaratini-Abremi. La violenta reazione popolare costrinse il comune di Modica a cassare l’autorizzazione già data ed oggi su quel sito
opera la più grande struttura orto-vivaistica della Sicilia, l’Ecofaber.
Adesso una cordata finanziaria di catanesi e messinesi assieme ad altri operatori avicoli locali è stata autorizzata a costruire un mega impianto di biometano in C.da Bellamagna, a 700 metri dalla periferia abitata di Pozzallo e a meno di 2 km dal centro. Di fatto sarà un impianto industriale (il più grosso della Sicilia viste le modeste dimensioni delle strutture di Biancavilla e Assaro) attrezzato per trasformare in biometano concimi e rifiuti vari provenienti dall’intera isola.
Per produrre 499 mc all’ora di biometano 15 tonnellate di reflui al giorno collasseranno la viabilità adiacente con un volume di traffico di 11324 viaggi annui, pari a 64 giornalieri, che intaseranno la stradina consortile Bellamagna – Zimmardo, cioè l’unico accesso.
I miasmi e gli insetti soffocheranno la città di Pozzallo; Santa Maria del Focallo, Maganuco, Marina di Modica e Sampieri saranno contaminati. Un durissimo colpo per il turismo: gli operatori del settore sono in allarme perché fioccano già le prime disdette sui pacchetti vacanze primavera-estate 2020, sebbene l’inizio dell’opera non sia ancora avvenuto. Il danno ambientale sarà incalcolabile: l’impianto sorgerà in un’area interclusa di 7 ettari, solcata da muri a secco, ricca di carrubi, olivastri, olivi, lentischi, fiancheggiata da terreni con vincoli paesaggistici e a ridosso della necropoli del 1300 a.c. di Bellamagna. L’inquinamento delle falde che alimentano i
pozzi artesiani a valle sarà inevitabile. Non si conosce la destinazione del digestato nè l’allocazione dei reflui prima del trattamento.
E’ possibile che un sito con queste peculiarità abbia potuto avere l’autorizzazione per allocarvi un impianto di biometano? Purtroppo è stato possibile perché l’Amministrazione Comunale di Modica:
? ha concesso con superficialità la procedura abilitativa semplificata per evitare il Via-Vas di competenza regionale
? ha giustificato la pubblica utilità pur in assenza dei supporti tecnici necessari per il conferimento del biometano nella rete Snam
? in violazione delle norme di attuazione del Piano Paesaggistico non ha richiesto i pareri della Sovrintendenza ai BB.AA.CC. di Ragusa ed ha persino ignorato la richiesta della stessa del 17/12/2018 per partecipare alle tre conferenze di servizio tra marzo e giugno 2019 e adesso si rifiuta la consegna degli elaborati tecnici al Sovrintendente.
Dunque un iter amministrativo con alcuni interrogativi, lacunoso ed omissivo, tanto che il 23 luglio scorso la prima autorizzazione del 15 luglio è stata revocata in autotutela, prima di arrivare a quella definitiva del 29 agosto.
La mobilitazione popolare straordinaria della città di Pozzallo e di gran parte di quella modicana degli ultimi giorni, pur valutando legittima la realizzazione di un impianto di biometano nel nostro territorio, ritiene inidoneo il sito di C.da Bellamagna perché nocivo per la salute e per la salubrità dell’aria di Pozzallo e della fascia costiera nel tratto Santa Maria del Focallo, Maganuco, Marina di Modica, Sampieri.
Il crescendo di sconcerto, rabbia, sfiducia, amarezza della nostra comunità va governato, merita rispetto ed esige risposte. Il Comune di Modica sospenda in autotutela il provvedimento autorizzativo del 29 agosto 2019 alla Biometano Ibleo, successivamente acquisisca il parere della Sovrintendenza di Ragusa e quindi riconvochi una conferenza di servizio con la Sovrintendenza allargata ai Comuni di Pozzallo, Ispica, Scicli e al Consorzio Stradale Bellamagna – Zimmardo Non saranno più tollerati omissioni, impuntature, decisionismi e sottovalutazioni. Potrebbero creare corto circuiti di cui questa comunità non ha bisogno.
Giovanni Avola
Ex Segretario Generale CGIL Ragusa