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Un altro importante passo avanti verso l’istituzione dell’Area Marina Protetta di Vendicari. Venerdì 29 giugno, alle 2:30 del mattino, il Consiglio Provinciale ha espresso, all’unanimità, parere favorevole all’istituzione dell’area dopo che anche il Consiglio Comunale di Noto aveva il 13 dicembre 2006, sempre all’unanimità, votata la proposta. Ora bisogna istruire la pratica ed iniziare l’iter istitutivo presso il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Dovrà poi intervenire la Regione per quanto di sua competenza, si dovrà quindi creare il consorzio tra il Comune di Noto e la Provincia di Siracusa.

   I fondali della Riserva Naturale Orientata di Vendicari sono inseriti tra i SIC, Siti di Interesse Comunitario (Decreto Ministero dell’Ambiente del 3 Aprile 2000 codice sito natura 2000 ITA 090027). Ma, riconoscimenti a parte, sono di incomparabile bellezza con estese praterie di poseidonia, colonie di pinna nobilis, fondali rocciosi e sabbiosi ricchi di vita vegetale ed animale, si possono incontrare anche reperti archeologici. Sono poi di profondità medio-bassa e quindi facilmente osservabili senza attrezzature particolari.

   La realizzazione della zona protetta non genererà conflitti in quanto il tratto di costa interessato alla Zona A è già tutto di proprietà demaniale, né tocca interessi essendo già vietata la pesca. Quello che cambierà sarà la sorveglianza e lo studio scientifico della flora e della fauna marina. Attualmente, purtroppo, malgrado i divieti, tanti sono i pescatori di frodo all’interno dell’area ed il controllo è palesemente del tutto insufficiente.

   Fra i punti di riferimento a terra si può pensare di utilizzare, ad esempio, le case dei pescatori, a pochi metri dalla torre Sveva e recentemente restaurate, per l’ubicazione del Museo del mare. Le altre costruzioni adiacenti potrebbero essere destinate ad ospitare punti di informazione. Si dovrà trovare anche una destinazione per l’ex caserma della finanza che si affaccia su una maestosa scogliera. Tante altre, naturalmente, saranno le proposte da discutere con gli esperti al fine di elaborare un piano condiviso.

   Il punto di riferimento certo è il Plemmirio dove una coerente gestione ha dimostrato come, nella realtà, un’area marina protetta possa contribuire allo sviluppo sostenibile.

   Tanti sono i vantaggi che la zona Sud ne trarrà, ad iniziare dai diversi posti di lavoro che si creeranno oltre, naturalmente, al ritorno in immagine.  

   Siamo certi che la salvaguardia delle aree di pregio, siano esse marine o terrestri, si coniuga con uno sviluppo turistico sostenibile che ha come fondamento sia i beni monumentali sia quelli ambientali. Questo è il modello di sviluppo che la zona Sud del Siracusano, sia pure con difficoltà, sta perseguendo e l’area marina protetta è una pietra miliare per questo percorso.

   Queste prime, ma fondamentali, tappe sono state raggiunte grazie all’impegno dei VERDI di Noto, dell’Amministrazione del Comune di Noto e di quella della Provincia di Siracusa, oltre alla collaborazione fattiva dell’Ente Fauna Siciliana.

 

Noto 29 giugno 2007
Il portavoce dell’ assoc. di Noto Giuseppe Iuvara
Paolo Pantano  ( consigl. nazion. )

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