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POIDOMANI NE RIPARLIAMO COSA NON SI FA PER ESSERE “CONTRO”

Posted in Comunicazioni by admin on 2 Luglio 2007

Che la politica “dei palazzi” si riduca al continuo tentativo di andare contro chi ha una tessera di partito diversa dalla propria non è una novità. E solo così si spiegano le dichiarazioni del diessino modicano Poidomani e di Salvo Vernuccio (Sinistra Giovanile) apparse sul quotidiano “Il Giornale di Sicilia” di qualche giorno fa.
Gli argomenti usati sono sempre gli stessi: la presenza in Sicilia di pozzi già “operativi” da anni, il basso impatto ambientale (buchi di meno di 50 cm di diametro), l’assenza di pericolo riguardo i nostri “gioielli barocchi”. Argomenti che per la loro inconsistenza possono avere solo lo scopo di andare contro la posizione assunta dal Sindaco di Modica, di centro-destra, che si è invece da sempre espresso contro le trivellazioni (perdendo così, a detta del segretario diessino, l’occasione di un ottimo affare!)
Se comunque non è bastato confutare dichiarazioni simili centinaia di volte, in 3 anni di lotta, lo rifacciamo adesso:
Il fatto che in Sicilia esistano già dei pozzi che estraggono gas e petrolio sembra una motivazione parecchio debole per giustificare la presenza di altri 21 pozzi nel solo Val di Noto. Proprio perché questi errori sono già stati commessi sarebbe stupido commetterli di nuovo, proprio perché è già in atto un saccheggio del nostro territorio appare inconcepibile incrementarlo! Inoltre:non sarebbe meglio cominciare a discutere di progetti che diano realmente lavoro ai tanti disoccupati siciliani, invece di accontentarsi de soliti contentini che le solite multinazionali ci danno a fronte dei loro immensi guadagni? 

Sarebbe più utile pensare, vista la qualità dei dibattiti politici , che i siciliani  comincino ad organizzarsi con i propri mezzi  per creare occupazione e difendere il proprio territorio, scavalcando quegli ambienti politici esclusivamente interessati alla polemica strumentale o alla spartizione clientelare delle risorse.

Per quanto riguarda il basso impatto ambientale: è il diametro dei buchi a spaventarci? Questi buchi sono solo “larghi” o sono anche “profondi”? E quali sono le conseguenze della PROFONDITA’ di questi buchi? Tecnici più competenti di noi e del signor Poidomani si sono espressi sui rischi di tali perforazioni. Come l’ingegnere Philippe Pallas (consulente ONU per la valutazione delle risorse idriche), che nella sua ultima relazione, tra l’altro riguardante l’estrazione di GAS, parla di pericoli per le falde acquifere, di inquinamento delle stesse , con particolare riferimento alle tecniche di perforazione e all’elevato rischio sismico  della zona.
E apprendiamo dalle parole del segretario DS Poidomani che l’estrazione di gas è meno invasiva di quella del petrolio.

Ma quello che più ci sconvolge è che stando alle dichiarazioni di Poidomani dovremmo stare tranquilli perché le trivellazioni non interesserebbero i “nostri gioielli barocchi”. E grazie! Nessuno trivellerebbe mai dentro una chiesa. Ma se anche l’UNESCO parla di salvaguardia dell’intero territorio in cui si trovano i siti dichiarati patrimonio dell’umanità?. Ma senza che lo dica Ray Bondin, ci si dovrebbe arrivare per logica: che patrimonio sarebbe un bellissimo monumento barocco in mezzo ad un territorio devastato?  Anche una “Cattedrale nel deserto” ha senso solo se il deserto non è scempiato!

Che poi il segretario dei DS di Modica voglia aprire un tavolo di confronto sulle energie alternative…beh, se avrà l’accortezza di invitare a discutere gente davvero competente si renderà conto che la scelta di estrazione di gas e petrolio è ormai anacronistica, e forse la prossima volta sarà in grado di rilasciare dichiarazioni sulla base di conoscenze più approfondite.

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