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Legambiente si spacca sull’ impianto di biogas a Bellamagna

Posted in Articoli,Biogas Zimmardo,Comunicati Stampa by admin on 19 Gennaio 2020

Il progetto di un impianto di biogas nel Ragusano ha aperto una frattura in Legambiente. Così grande da portare il circolo “a valata” di Pozzallo allo scioglimento, per dissensi sulla linea regionale dell’associazione ambientalista. L’impianto che dovrebbe sorgere in contrada Zimmardo-Bellamagna, a pochi chilometri dal centro di Pozzallo, ma in territorio di Modica, ha messo uno contro l’altro i due comuni. E non solo.
“Pur comprendendo e ribadendo l’importanza dell’utilizzo di fonti energetiche alternative, il loro sviluppo e la loro incentivazione – si legge in una nota del circolo pozzallese – siamo tuttavia convinti che l’installazione di un impianto di tal genere non possa ignorare l’eventuale impatto, e non solo visivo, che esso provocherebbe laddove ubicato. Per questo riteniamo quantomeno inopportuna la realizzazione di un impianto di biogas, come quello in questione, in prossimità di un nucleo abitativo di 20mila abitanti”. Una posizione che cozza con quella di Legambiente regionale che si era espressa positivamente per l’apertura dell’impianto, definendo strategico il ricorso al biogas come fonte rinnovabile….. continua su Repubblica

Legambiente Pozzallo

Pozzallo: il Circolo “a valata” molla gli ormeggi per incompatibilità di vedute con Legambiente nazionale.

Il Circolo Legambiente “a valata” di Pozzallo, nelle scorse settimane, ha avuto occasione di esprimere ripetutamente, nelle sedi appropriate, il proprio disaccordo nei confronti della posizione di Legambiente relativa all’impianto di biogas da realizzarsi a Zimmardo-Bellamagna, a ridosso dell’abitato di Pozzallo.

La scelta del sito, a 800 metri dal confine con il nostro Comune e a 19 chilometri da Modica (non “tra Modica e Pozzallo” come da più parti scritto quasi a far intendere una rassicurante ed indolore equidistanza tra i due Comuni), rappresenta il punto sul quale si addensano le maggiori perplessità.

Pur comprendendo e ribadendo l’importanza dell’utilizzo di fonti energetiche alternative, il loro sviluppo e la loro incentivazione, siamo tuttavia convinti che l’installazione di un impianto di tal genere non possa ignorare l’eventuale impatto, e non solo visivo, che esso provocherebbe laddove ubicato. Per questo riteniamo quantomeno inopportuna la realizzazione di un impianto di biogas, come quello in questione, in prossimità di un nucleo abitativo di 20mila abitanti, peraltro in una zona residenziale e turistica che potrebbe essere fortemente penalizzata da eventuali problemi di malfunzionamento e/o cattiva manutenzione. Quel complesso, nella migliore delle ipotesi lascerebbe una vistosa ed indelebile cicatrice nel paesaggio circostante.

La nostra città, ancora una volta, è vittima di scelte proditorie e scellerate, operate da amministratori del comune di Modica, da politici e da imprenditori per nulla sensibili alle esigenze e alle problematiche di una intera popolazione. L’“accerchiamento” subito dal nostro territorio, con gli effetti negativi causati dalle pluriennali emissioni tossiche del cementificio, dai fumi della ferriera e dal forte impatto ambientale della zona industriale, sembra non aver mai fine.

Siamo altresì convinti che tra i compiti e le missioni di una associazione ambientalista vi sia anche quello di tener conto delle giuste e motivate istanze che provengono dai cittadini che essa stessa intende tutelare e rappresentare, senza per questo lasciarsi suggestionare o influenzare dal clima dominante o da comode ed opportunistiche prese di posizione. Tra i componenti del Circolo c’è chi, da sempre, è abituato a combattere e lottare controcorrente, incurante del fatto di essere in netta minoranza e per questo pronto anche a pagare di persona e subire boicottaggio ed isolamento, a livello umano e professionale.

La DELOCALIZZAZIONE dell’impianto rimane, dunque, PRIORITARIA e FONDAMENTALE per i soci e per il direttivo del Circolo “a valata”.

Tale posizione è stata però valutata come incompatibile con quella ufficiale di Legambiente.

Essendo comunque determinati a difendere e portare avanti la nostra linea, ma, nello stesso tempo, non intendendo infrangere le regole dell’Associazione, così come ci è stato restituito dai vertici di Legambiente, riteniamo più opportuno liberarci dal vincolo associativo. Questa decisione, presa all’unanimità, è frutto di una ponderata e serena discussione all’interno del gruppo, scevra da qualsiasi motivazione polemica ed esclusivamente mirata al raggiungimento di un preciso obiettivo: NO BIOGAS A BELLAMAGNA.

Per i motivi sopraesposti il circolo Legambiente “a valata” Pozzallo, riunito in assemblea, in data 11 gennaio 2020 comunica lo scioglimento dello stesso. Fonte Official page Facebook

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