Zona SIC nell’area industriale, tutto come previsto, si torna indietro!
Il TAR di Palermo sospende il Decreto dell’Assessore al Territorio e Ambiente Interlandi con il quale le ZPS e SIC non venivano più considerate aree naturali protette. Sono aree protette sotto la tutela dello stato.
Avevamo già nel febbraio di quest’anno chiarito la nostra posizione in merito alla vicenda dei siti SIC e ZPS e nello specifico relativamente alla vicenda dell’area industriale SIC/Maganuco (comunicato ripreso dal Giornale di Sicilia e Video Mediterraneo):”esprimiamo fortissimi dubbi circa la reale efficacia che una legge regionale possa avere su di una norma comunitaria. Esso, a nostro avviso, contribuisce soltanto ad aggiungere inutili e dannosi elementi di confusione, innescando di fatto un vortice di conflitti di competenze tra Regione, il Ministro dell’Ambiente che ha il compito di tutela sulle zone SIC e la Comunità Europea, invece di concorrere ad armonizzare e a tutelare sia l’ambiente che gli interessi delle aziende che hanno investito sul nostro territorio.” (17 febbraio 2007)
In occasione della recente visita dell’Assessore al Territorio e Ambiente della Regione Sicilia Interlandi a Modica, avevo ribadito le mie perplessità all’Assessore stesso circa il percorso amministrativo che con disinvolta superficialità si ostinava a seguire.
Percorso fatto di spallate amministrative e sgarbi istituzionali che puntualmente vengono cassati dagli organi dello Stato competenti e che continuano a generare vortici di conflitti di competenze e che avranno come unico risultato quello di “inguaiare” le aziende che colpa non hanno.
Inoltre avevo fatto rilevare come, a mio avviso, è oltremodo pericoloso portare il conflitto in Commissione Europea, perché le ripercussioni negative che inevitabilmente ne scaturiscono, porranno le aziende in una posizione di frode di fondi comunitari e danno ambientale in zone protette e le istituzioni italiane a dover pagare, per poi rivalersi sull’anello più debole della catena (indovinate un po’ chi) 300.000 euro al giorno, dal periodo dell’infrazione (aprile 2000, fate un po’ il conto!)
Sorprende ancora come il Sindaco di Modica, che dovrebbe essere garante di istituzionalità , si sia prestato a proseguire su questa strada tecnicamente illegittima e ampiamente contestata e cassata a più riprese, soprattutto alla luce dell’ampia disponibilità mostrata dal movimento dei Verdi, che ha più volte suggerito il corretto percorso amministrativo da seguire - vedi lex DPR 357/97, (cap. 5 comma 8 e 9 e cap. 13 comma1) ed altri, “per porre le aziende che hanno investito sul nostro territorio in una posizione di legalità ” – e che in sede di dibattito con l’Assessore Interlandi era stato consigliato, a parere richiesto, come unica soluzione tecnica possibile, anche dall’illuminato Dirigente dello sportello unico di Modica dott. Muriana.
Corrado Rizzone movimento Verdi Modica