TERMOVALORIZZATORI – Stop al cantiere di Bellolampo
PALERMO – Su ordine della magistratura, carabinieri e vigili urbani hanno sequestrato a Palermo l’area di Bellolampo (accanto alla discarica comunale), dove è in costruzione un termovalorizzatore. Le indagini, durate circa due anni, avrebbero evidenziato irregolarità .
Sarebbe emerso che la società concessionaria del servizio di trattamento e smaltimento di rifiuti urbani avrebbe violato, secondo i pm, una serie di prescrizioni imposte dall’ordinanza del commissario straordinario per l’emergenza rifiuti in Sicilia.
Nell’area, dove si è già proceduto allo sbancamento, sono state realizzate la strada d’accesso e opere in cemento. Secondo una consulenza tecnica “le opere sono iniziate senza aver ottemperato alle prescrizioni stabilite dalla commissione ministeriale per la
Valutazione di impatto ambientale (Via)”. Il decreto di sequestro è stato emesso ieri dal gip di Palermo Pasqua Seminara, su richiesta dei pm Calogero Ferrara, Sara Micucci e Carlo Marzel1a, del gruppo Tutela ambiente della Procura, coordinato da Roberto Scarpinato.
La Società Pea (Palermo energia ambiente) precisa di aver “sempre operato nel pieno rispetto delle leggi e, a seguito della presa visione degli atti, agirà nei modi e nei tempi previsti dalla legge affinchè venga accertata la correttezza del proprio comportamento” Nei piani della Regione, oltre a Bellolampo ci sono altri tre termovalorizzatori da costruire in Sicilia: Paternò (Catania) Campofranco-Casteltermini (Agrigento) e Augusta (Siracusa), dove l’Enel ha però ritirato la disponibilità a concedere i propri terreni.