Processo Kartodromo: 10 anni e 90mila euro di danni le richieste del PM
Otto condanne per quasi dieci anni di arresto e 90 mila euro di multa e cinque assoluzioni, tra le quali quelle dei funzionari della Sovrintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Ragusa. Sono i contenuti delle richieste avanzate ieri dal pubblico ministero, Maria Mocciaro, al termine di una requisitoria minuziosa protrattasi per circa un’ora davanti al Collegio Penale del Tribunale di Modica(Scibilia, presidente, Di Marco e Rubino, a latere)per il processo sulle concessioni per la costruzione di un kartodromo, in Contrada Bellamagna-Zimmardo, e di un impianto di biomassa, presso Cava Giarrusso, sulla Modica-Mare.
La pena più pesante, due anni di arresto, è stata chiesta per l’allora dirigente comunale che si occupava dello Sportello Unico, Giuseppe Castagnetta. Tra i funzionari del Comune di Modica, quella più lieve, un anno, è stata chiesta per Francesco Paolino. I due erano difesi dagli avvocati Franco e Michele D’Urso. Per Alessandro Modica, difeso dall’avvocato Giuseppe Rizza, la richiesta è stata di 18 mesi. Sei mesi di arresto e 16 mila euro di multa per Ignazio Agosta. Le altre richieste sono accentuate da pesanti multe. Per gli imprenditori Graziella Candiano ed Ignazio Morana, la pubblica accusa ha chiesto 18 mesi di arresto e 20 mila euro di multa ciascuno, per Giovanni Carpenzano, un anno di arresto e 16 mila euro di multa, per Antonino Di Rosa, otto mesi di arresto e 15 mila euro di multa. Assoluzione perché il fatto non sussiste per Beatrice Basile, Giuseppe Saggio e Calogero Rizzuto della Sovrintendenza per Corrado Borgh e per Francesco Ascanio. L’indagine scaturì dagli esposti presentati dai residenti delle due zone, dal Movimento Azzurro e da Legambiente.
Nel processo si sono costituiti parte civile il Ministero per l’Ambiente, gli assessorati regionali allo Sviluppo Economico, al Territorio ed Ambiente, all’Agricoltura e Foreste e ai Beni Culturali ed Ambientali, attraverso l’Avvocatura dello Stato, oltre al Movimento Azzurro, a Legambiente, e ad una ventina di proprietari di alcuni terreni confinanti con le aree sottoposte ai vincoli ambientali e paesaggistici, rappresentati dagli avvocati Antonio Borrometi, Tiziana Serra, Luca Licitra, Luigi Piccione e Giovanni Giurdanella, ma anche del Comune di Pozzallo, attraverso l’avvocato Giorgio Terranova. Dopo la lunga ed articolata requisitoria del Sostituto Procuratore della Repubblica, è stata avviata ieri pomeriggio quella dei legali di parte civile che, ovviamente, non hanno potuto “discutere†tutti per la corposità del procedimento.
L’Avvocatura dello Stato ha presentato una propria memoria con le richieste di risarcimento, mentre poi è toccato all’avvocato Serra che si è soffermata, specificatamente, sui danni ambientali causati dagli impianti. Il processo, con le ulteriori arringhe anche della difesa, è stato aggiornato alla prossima settimana.
Fonte: RTM
Corriere di Ragusa