Capannone in cont.da Garzella Ispica
In questi giorni questo Comitato è stato informato dal PD locale, della costruzione in contrada Garzalla, ai piedi della timpa di Gesu ed all’ingresso Sud della Cava Ispica di un capannone da adibire a Centro Commerciale.
Nella nota il segretario del PD, Pierenzo Muraglie, esprime grande preoccupazione per tale iniziativa a causa del grande impatto ambientale che si determinerà se sarà rilasciata dal Comune di Ispica la concessione edilizia e l’autorizzazione alla costruzione.
Per tale motivo il PD, tenendo conto della sensibilità del Comitato ‘Santa Maria del Focallo – Marina Marza’ e di tutti i suoi iscritti che ormai da qualche anno si battono per uno sviluppo eco sostenibile del nostro territorio, ha ritenuto valido ed opportuno rivolgere un appello al fine di esprimere un nostro parere.
Non c’è dubbio che l’ingresso di Ispica con la stupefacente timpa di Gesu dove si affaccia il Convento e la tomba di Donna Preziosa è uno degli scenari naturalistici più suggestivi del nostro territorio. L’impatto del turista è sicuramente emozionante tanto che in molti, pur avendo un itinerario diverso, si soffermano nella nostra città rapiti da uno scenario così suggestivo, elegante e naturale. Le statistiche delle visite al Parco Forza, (ingresso Sud di Cava Ispica), per la maggior parte di turisti di passaggio, non fa che convalidare quanto affermato da questo Comitato. La timpa di Gesu è patrimonio della città e dell’Umanità intera e pertanto non può e non deve essere messo al servizio del privato, benché proprietario, né tantomeno può diventare luogo per un Centro Commerciale che creerebbe danni irreparabili alla vivibilità del luogo, alla vegetazione, all’immagine dell’intera città ed alla Cava Ispica stessa.
E’ vero che nella stessa area esiste già un altro capannone (pare, dalle informazioni a noi in possesso, costruito abusivamente, senza alcuna licenza e poi sanato successivamente) ma bisogna sottolineare che la costruzione dello stesso risale agli anni 70 circa quando ancora non esistevano norme certe per la tutela ambientale e la salvaguardia del territorio. Sarebbe assurdo riperpetrare un ulteriore danno a questo angolo di paradiso che rappresenta tanto bene l’immagine della nostra città , specie ora che, grazie ai lavori fatti lungo tutta la Barriera, la zona è stata valorizzata.
Sembra veramente un ‘non senso’ da una parte valorizzare un’area dove probabilmente si è proceduto ad espropriazioni (non sappiamo neanche se giustamente remunerate), e dall’altro dare l’autorizzazione ad una concessione edilizia per la costruzione di un Capannone su un terreno che comunque insiste nella stessa area determinando, sicuramente, un effetto devastante anche della zona che si sta valorizzando. Modica, per citare un esempio, ha deciso di demolire il palazzo della posta per rivalutare la propria città e noi invece corriamo il rischio, a causa di una ipotizzabile scelta scellerata, di rovinare definitivamente il simbolo dell’intera comunità cittadina e dell’Umanità .
Per tutto questo il Comitato ‘Santa Maria del Focallo – Marina Marza’ non può che esprimere rammarico e tristezza.
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Bene ha quindi fatto il PD ed il suo segretario a coinvolgere il Comitato chiedendo di esprimere un’opinione. Il nostro direttivo, riunito al completo mercoledì scorso, all’unanimità , ha fortemente criticato la possibilità di una concessione edilizia in simile territorio e ha deliberato di avviare una petizione fra i propri iscritti al fine di esprimere individualmente la propria posizione in merito.
E’ lo stesso Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare a sottolineare la necessità della partecipazione popolare, attraverso l’informazione, quale elemento fondamentale per la corretta Valutazione d’Impatto Ambientale (V.I.A.) di un progetto.
Il Ministero, rifacendosi alla convenzione di Aarhus e sulla base delle normative europea e nazionale in materia di V.I.A sostiene che “solamente grazie all’insieme delle informazioni e osservazioni ottenute dai Cittadini, dalle Amministrazioni Pubbliche e dai Proponenti è possibile valutare correttamente gli impatti ambientali dei progetti anche al fine di possibili soluzioni alternativeâ€. L’Amministrazione Comunale di Ispica quindi farebbe bene, attraverso l’informazione e la partecipazione, a conoscere l’opinione dei propri cittadini.
In proposito il Comitato ‘Santa Maria del Focallo – Marina Marza’ propone l’esproprio dell’area, agli stessi prezzi di come è già stato fatto in zone limitrofe o simili, e chiede che venga spostata l’autorizzazione della costruzione del Capannone in una zona commerciale dove non viene violato né l’impatto ambientale né il diritto del cittadino-proprietario.
Per quanto sopra il direttivo di questo Comitato, sempre all’unanimità , ha deliberato di avviare una petizione popolare fra tutti i propri iscritti e non, per sentire l’opinione della città e far valere l’interesse squisitamente generale su quello unicamente legittimo.
Tale raccolta verrà simbolicamente inviata al PD e al Sindaco di Ispica e del risultato verrà informato la Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, il Ministro Prestigiacomo, l’Assessore Regionale Sorbello ed il Prefetto Fanara.
Facciamo voti affinché la sensibilità dell’Amministrazione Comunale, prima di ogni battaglia lacerante per la comunità , sappia fare la scelta giusta per evitare un’altra amputazione al nostro territorio.
Il Comitato Santa Maria del Focallo – Marina Marza