Nessuna risposta ai nostri dubbi sul porto di Marina di Ragusa
Egregio Direttore,
le chiediamo ospitalità in relazione al dibattito sulla realizzazione del Porto allo Scalo Trapanese.
Nelle dichiarazioni da noi rilasciate al Suo giornale intendevamo rilanciare una serena e pubblica riflessione su una iniziativa di grande impatto, la cui realizzazione comunque tocca profondamente gli interessi dei cittadini e di cui però sono sconosciuti all’opinione pubblica i dettagli progettuali e la reale portata dell’opera. Dagli elementi a disposizione diversi sono gli interrogativi che emergono e di alcuni di questi ci siamo fatti portatori.
Era prevedibile da parte degli Amministratori un’accorata difesa del progetto, ma insieme ad essa ci attendevamo una puntuale risposta ai quesiti posti.
Invece abbiamo dovuto registrare che la preoccupazione principale degli interlocutori istituzionali intervenuti, sia stata quella di puntare, con determinazione, alla delegittimazione piccata del movimento ambientalista e Verde “colpevole” di aver posto interrogativi e dubbi specifici.
Ci corre l’obbligo quindi di far presente che il movimento ambientalista e verde in questo territorio, si è conquistato sul campo il diritto e la legittimità di intervento non foss’altro per il fattivo e continuo contributo positivo dato in relazione alla difesa della fascia costiera. Ricordiamo quindi la difesa dell’area della Foce dell’Irminio dove dalla già avviata lottizzazione di un villaggio residenziale si è passati alla istituzione della Riserva, ora spazio pubblico di grande richiamo turistico e nei fatti parco di Marina di Ragusa; la difesa della grande spiaggia di Randello, in cui si stava accendendo una servitù militare e la costruzione di un grande stabilimento balneare ed ora quello splendido arenile continua ad essere frequentatissimo dai cittadini; la difesa della scogliera naturale di Santa Barbara, che stava per essere annegata in un fiume di cemento e contornata da una impressionante serie di frangiflutti per la creazione di una enorme spiaggia con pesantissime conseguente e che invece continua a caratterizzare positivamente il profilo di quei luoghi ( … potremmo ancora continuare). Tutti questi interventi portavano la firma di esimi progettisti e venivano presentati come fondamentali per lo sviluppo economico del territorio….
Per tornare al Porto di Marina ricordiamo che a suo tempo si stava tentando di realizzarlo, incredibilmente, con due ipotesi progettuali contrastanti nessuna definita e dopo vari interventi si è riusciti ad imporre la necessità di un progetto serio e approfondito che è ancora in corso. Ed in relazione al progetto in itinere dobbiamo ricordare che da subito e nelle sedi opportune sono state presentate puntuali osservazioni che ripercorrono alcune delle considerazioni pubbliche avanzate in questi giorni.
Interventi concreti puntuali, senza doppi fini, inequivocabilmente in linea con l’interesse generale della nostra comunità , che hanno consentito di mantenere margini di vivibilità in una fascia costiera devastata, asfittica e congestionata e che hanno dato piena cittadinanza alle tesi ambientaliste.
Continuiamo ad essere convinti che sia molto più utile per la nostra comunità , che gli organi istituzionali preposti, provino a dare risposte chiare e puntuali alle questioni poste, che riteniamo di grande interesse per i cittadini che abitano in quella zona, per i tanti giovani e le tante famiglie che vivono la spiaggia dello Scalo e della Mancina per i cittadini di Marina e per i Ragusani tutti che vogliono conoscere e rendersi conto del futuro e delle prospettive per quella area.
Molto più utile che evitare il dibattito trasmettendo un senso di sgradevole fastidio al riguardo degli interlocutori.
La ringraziamo per l’ospitalità e le inviamo i nostri migliori saluti.
Ragusa 30 luglio 2002
Il Portavoce
Antonio Lacognata