Modica. Riciclaggio di denaro e concussione. Ecco le accuse mosse a Drago e ad altri 19 indagati
Il pubblico ministero, Francesco Puleio, ha riformulato le posizioni delle persone interessate al Procedimento per riciclaggio di denaro e concussione e che vede coinvolti i vertici dell’Udc provinciale, tra cui il parlamentare Peppe Drago, l’ex sindaco di Modica, Piero Torchi, e l’ex segretario provinciale, Giancarlo Floriddia, imprenditori e persone vicine al partito.
Il Gup, Patricia Di Marco, su richiesta degli avvocati, alla quale il pubblico ministero ha espresso parere favorevole, ha concesso un termine per l’esame della precisazione, rinviando il processo al 6 maggio,alle 16, per sentire sul punto le deduzioni delle difese.
Ecco di seguito i termini delle precisazioni del piemme, con i nomi degli imputati: Giuseppe Drago, Giorgio Aprile, Bruno Arrabito, Massimo Arrabito, Carmelo Drago, Carlo Fiore, Giancarlo Floriddia, Giancarlo Arancione, Gabriele Giannone, Massimo La Pira, Vincenzo Leone, Vincenzo Piluso, Vincenzo Pitino, Giuseppe Sammito, Marcello Sarta, Piero Torchi, Giovanni Vasile, Rosario Vasile e Giuseppe Zaccaria, sono accusati di associazione per delinquere perché, essendo Giuseppe Drago, Giorgio Aprile, Carmelo Drago, Giancarlo Floriddia, Vincenzo Pitino e Piero Torchi esponenti di vertice delle medesima formazione politica, presente nella compagine di governo regionale ed in quella locale, nonché sfruttando le rispettive pubbliche funzioni e qualifiche professionali si associavano insieme a Carmelo Leone, successivamente deceduto, allo scopo di commettere più delitti di concussione in danno dei cittadini che si rivolgevano all’Ufficio Tecnico – Sezione Urbanistica – ed allo Sportello Unico per le Attività produttive del Comune di Modica per il rilascio di concessioni edilizie e di provvedimenti suscettibili di apprezzamento economico; abuso d’ufficio ed altri delitti contro la Pubblica Amministrazione connessi alla gestione del Comune di Modica e della Provincia regionale di Ragusa; riciclaggio del denaro e delle utilità provenienti da tali delitti; rivestendo in particolare Giuseppe Drago la qualità di capo e promotore dell’associazione, cui competevano le decisioni più importanti, nonché di principale procacciatore delle tangenti e destinatario finale delle somme di illecita provenienza; Bruno Arrabito la qualità di organizzatore e direttore, con compiti di raccordo logistico tra i componenti del sodalizio, di ripulitura del denaro ricavato dalle tangenti e di collegamento tra i percettori delle tangenti ed i destinatari; Carmelo Drago la qualità di organizzatore e direttore, con compiti di procacciatore delle tangenti, di raccordo logistico tra i componenti del sodalizio e di collegamento tra i percettori delle tangenti ed i destinatari; Giorgio Aprile, Giancarlo Floriddia, Piero Torchi, la qualità di partecipi con compiti, in quanto titolari di pubblici uffici competenti all’adozione di provvedimenti suscettibili di apprezzamento economico, di procacciamento e raccolta delle tangenti; Massimo Arrabito, Carlo Fiore, Gabriele Giannone, Massimo La Pira, Carmelo Leone, Vincenzo Leone, Giuseppe Piluso, Marcello Sarta, Giuseppe Sammito, Vasile Giovanni e Rosario e Giuseppe Zaccaria, titolari dei conti correnti sui quali venivano fatte transitare e movimentate le somme di illecita provenienza, la qualità di partecipi con compiti di raccordo logistico e di ripulitura del denaro ottenuto dall’attività illecita, al fine di vanificare le indagini di polizia giudiziaria, ponendo in essere numerosissime transazioni – anche per contanti – per un ammontare cospicuo e del tutto sproporzionato rispetto ai redditi ufficialmente dichiarati, senza che sussistesse un sottostante rapporto economico; Giancarlo Francioso, la qualità di partecipe con compiti di copertura finanziaria (al fine di ostacolare l’applicazione della normativa antiriciclaggio, omettendo di segnalare all’Autorità di vigilanza le operazioni sospette) e di ripulitura del denaro di illecita provenienza (ad esempio consentendo a Massimo Arrabito e a Gabriele Giannone, tra gli altri, per mezzo di sottoscrizioni apocrife l’illecita apertura di conti correnti, formalmente intestati a soggetti all’oscuro di tali operazioni bancarie.
L’associazione, secondo Puleio, fu promossa, costituita e diretta dall’on. Drago, organizzata dal fratello Carmelo e da Bruno Arrabito, in un periodo compreso tra l’ottobre 2003 e fino al settembre 2007. Relativamente al delitto di concussione aggravata e continuata in concorso sono coinvolti per avere, in concorso tra di loro e con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, abusando Giuseppe Drago, Giorgio Aprile, Carmelo Drago, Giancarlo Floriddia, Vincenzo Pitino e Piero Torchi (esponenti di vertice dell’Udc) della loro qualità e dei loro poteri, ed in particolare sfruttando le rispettive pubbliche funzioni: Giuseppe Drago quale parlamentare nazionale, già presidente della Regione siciliana; Aprile di assessore alla viabilità , sicurezza, polizia urbana, protezione civile ed autoparco del Comune di Modica; Carmelo Drago di assessore al bilancio ed allo sviluppo economico del Comune di Modica; Floriddia di assessore al territorio ed ambiente della Provincia regionale di Ragusa; Pitino di componente del Consiglio provinciale di Ragusa, Torchi di sindaco del Comune di Modica, avrebbero costretto Angelino e Rosario Aurnia, Raffaele Cappello, Carmelo e Salvatore Nigro, che avevano in corso delle procedure per il rilascio di concessioni edilizie ed autorizzazioni amministrative presso l’Ufficio tecnico comunale e lo Sportello unico attività produttive di Modica, a versare indebitamente somme (intese a favorire il rilascio da parte dei predetti U.T.C. e S.U.A.P. di Modica di concessioni od autorizzazioni amministrative la cui verifica di conformità a leggi e regolamenti forma oggetto di separato procedimento penale) di ammontare variabile a taluno degli indagati; nonché indotto Riccardo Amore, Rosario Aurnia, Stefano Di Martino Russo, Dario Giavatto e Rosario Tumino, tutti imprenditori od operatori commerciali sedenti in Modica, a versare somme di vario importo a taluno degli indagati, pubblici ufficiali o privati correi dei medesimi, tutti attivi in settori amministrativi del Comune di Modica, titolari di uffici pubblici competenti alla adozione di provvedimenti suscettibili di apprezzamento economico, secondo il prospetto che segue: Riccardo Amore(architetto, interessato in pratiche edilizie dell’U.T.C. e dello S.U.A.P. di Modica) la somma di 8.500 euro in contanti a Bruno Arrabito che gli aveva fatto richiesta – come era già avvenuto più volte in precedenza – di una somma di 15 mila e 20 mila euro, artatamente qualificandola come prestito, poi mai restituito, a fronte della consegna di un assegno con data posticipata a firma dell’on.Drago, assegno non riscosso da Amore, che non ha mai richiesto la restituzione della somma; Angelino Aurnia (amministratore della TU.DOR.snc., beneficiario di due concessioni edilizie per la realizzazione di 24 unità immobiliari nel Comune di Modica e della concessione edilizia 155/2005 per la realizzazione di 4 villette a schiera a Marina di Modica) un assegno circolare dell’importo di 10 mila euro, tratto all’ordine proprio presso il Credito Emiliano di Modica il 14.11.2005, assegno poi versato da Carmelo Drago su conto 10619 intrattenuto dal fratello sulla Banca Antoveneta di Modica; Rosario Aurnia sulla Banca Antonveneta di Modica; Rosario Aurnia (imprenditore edile e socio della COSMO S.N.C. DI MODICA, della TU.DOR. S.N.C., della MO.EXPO. MODICANA ESPOSIZIONI S.R.L., della A.G.R. COSTRUZIONI S.R.L., beneficiario di due concessioni edilizie rilasciate dal Comune di Modica per la realizzazione di due palazzine per un totale 24 unità immobiliari, delle quali 15 nella zona di Sorda Sampieri e 9 nella zona di Cozzo Rotondo; di una concessione edilizia per la realizzazione di 4 villette a schiera a Marina di Modica; di una concessione edilizia in Marina di Modica, a Punta Regilione, per la realizzazione di una villetta), un assegno bancario per l’importo di 10 mila euro ceduto a Gabriele Giannone; la somma di 25 mila euro all’on. Drago, un assegno bancario di 8 mila euro tratto sul suo conto del Banco di Sicilia di Modica in data 15.11.2005 (ossia il giorno precedente al rilascio della concessione n. 623 del 16.11.2005), versato sul conto intrattenuto dallo stesso parlamentare sull’Antonveneta di Modica; Rosario Aurnia la somma di 5 mila euro a Giuseppe Drago, portata dall’assegno n. 151200968 tratto sul suo conto dell’Antoveneta in data 6.9.2004, negoziato da Drago; Raffaele Cappello (socio ed amministratore della CAPPELLO ANTONINO E C. S.N.C., amministratore della EDIL PRESTAZIONI S. R..L., socio della OASI RESIDENCE S.R.L.; beneficiario della concessione edilizia in zona E3 – terreno agricolo – del PRG, come CAPPELLO ANTONINO E C. S.N.C. per la realizzazione di uno stabile destinato a pubblico esercizio in data 21.03.2005), la somma di 20 mila euro all’on. Drago in data 27.06.2005, attraverso l’emissione di assegni bancari tratti dal suo conto dell’Antoveneta; Stefano D Martino Russo, (titolare dell’agenzia MORUKA VIAGGI di Modica), la somma di 5 mila euro a Bruno Arrabito per viaggi e pacchetti turistici; Dario Giavatto (socio della MARGHERITA S.R.L. di Modica) somme di vario ammontare ad Arrabito, ed in particolare la somma di 3 mila euro, portata dall’assegno nr. 0144596621 tratto sul conto 1403 BPL di Comiso intestato a Monica Bonomo, con firma apocrifa della stessa apposta da Massimo Arrabito; assegno post datato poi negoziato da Pasquale Giavatto, padre di Dario, presidente della MARGHERITA S.R.L. in data 07.09.2007; Carmelo Nigro (legale rappresentante della NIGRO CATERING DI SALVATORE NIGRO & C. S.N.C., con sede in Modica; beneficiario di due provvedimenti autorizzativi dallo S.U.A.P.: il primo in data 27.06.05 e relativo alla realizzazione di un impianto produttivo adibito a “Deposito di prodotti alimentari e materiali da costruzione†su un’area concessa dall’Asi di Ragusa in territorio di Modica; il secondo, n. 81/20.7.2006, relativo alla realizzazione di impianto produttivo da adibire ad “Attività di Catering (lavorazione, confezionamento e commercializzazione dei prodotti agro – alimentari)†a Modica in via Sorda Sampieri, sito in zona E5 del PRG, su una superficie di mq. 17.960, richiesta presentata nell’anno 2003 e provvedimento rilasciato solo il 20.7.2006), la somma di 20 mila euro all’on. Drago, portata da due assegni tratti sul conto corrente 32171 in essere presso la Banca agricola Popolare di Ragusa, agenzia di Modica, intestato alla moglie Graziella Arena, attuale revisore dei conti presso il Comune di Modica; Salvatore Nigro (legale rappresentante della MEDITERRANEA MANGIMI S.P.A. di Modica, beneficiario del provvedimento S.U.A.P. n. 57 del 27.06.2005 relativo alla realizzazione di due distinte unità immobiliari costituite da un impianto produttivo da adibire alla “Lavorazione e pastorizzazione delle uova“ ed un impianto produttivo con destinazione “Commercialeâ€, in Modica alla c.da Quartarella, zona “E5†del P.R.G.), la somma di 10 mila euro a Carmelo Drago, portata dall’assegno n. 0717145282-09 tratto sul conto 8002385 intestato alla moglie Giuseppa Di Rosa del Credito Siciliano di Modica, emesso in data 07.03.2006, da Salvatore Nigro a favore di se stesso e da questi girato e poi negoziato da Carmelo Drago; Angelo Occhipinti (beneficiario del provvedimento S.U.A.P. n. 102 del 9.11.2005, relativo alla realizzazione di un impianto produttivo da adibire a “Struttura Commerciale (Media struttura di vendita non alimentare)â€, nell’area distinta in Catasto terreni del Comune di Modica al Foglio 119, particelle 1694, 1696, 1700 e 1702, della superficie complessiva di mq. 1.485, sita a Modica lungo la ex S.S. 115 (Polo Commerciale) zona “E3†ex “F3†del P.R.G.), la somma di 3 mila euro a Vincenzo Pitino, portata dall’assegno n. 59084732 tratto sulla Bapr C/C 136577 intestato allo stesso e poi versata dallo stesso Pitino nel proprio conto in essere presso la BAP, agenzia di Modica, in data 18.11.2005; Rosario Tumino (nominato, dietro indicazione dell’on. Drago, vice presidente dello Iacp di Ragusa, incarico con indennità pari a circa 1.400 euro mensili), una somma non inferiore a 7 mila euro, portata dall’assegno n. 58030406 tratto in data 05.01.2006 a favore di Massimo La Pira, poi girato dallo stesso a Carmelo Drago e da questi versato sul conto 10619 dell’Antonveneta intestato al parlamentare. Tutte somme, queste che, unitamente ad altre la cui provenienza è in corso di accertamento, confluivano nei conti correnti bancari di: Giuseppe Drago per complessivi .5.106.000,61 euro; Giorgio Aprile per complessivi 346.680,04 euro; Bruno Arrabito per complessivi 1.685.416,41 euro; Massimo Arrabito per complessivi 316.610 euro; Carmelo Drago per complessivi 2.511.276,44 euro; Gabriele Giannone per complessivi 3.050.996,06 euro; Carmelo Leone per complessivi 864.006,71 euro; Vincenzo Leone per complessivi 183.554,72; Vincenzo Pitino per complessivi 134.988,54 euro. C‘è poi il delitto di riciclaggio in concorso, per avere, singolarmente ed in concorso tra loro, raccolto somme di denaro di illecita provenienza che unitamente ad altre confluivano nei conti correnti di questi ultimi relativamente alle somme anzidette e ciò con movimentazioni di ingente ammontare per contanti, incompatibili con l’attività svolta e con i redditi accertati e dichiarati, cui facevano seguito operazioni di prelevamento tramite emissione di assegni bancari, senza essere a conoscenza dei traenti e dei beneficiari degli assegni e/o senza che sussistesse un rapporto causale sottostante a tali operazioni, così trasferendo ed occultando dette somme in modo da ostacolarne l’identificazione della provenienza, e segnatamente: Giuseppe Drago, per avere raccolto denaro di provenienza illecita pari ad 5.106.000,61 euro, ed averlo, in parte, reinvestito nella società Immobile D Srl, per l’acquisto di immobili; Giorgio Aprile per avere raccolto denaro di provenienza illecita pari ad 346.680,04 euro, di cui 68.820 euro, relativi a versamenti di denaro in contante; Bruno Arrabito, per avere raccolto denaro di provenienza illecita pari ad 1.685.416,41 euro, di cui 930.312 euro relativi a versamenti di denaro in contante, a cui hanno fatto seguito operazioni di prelevamento, quasi tutte tramite emissione di assegni bancari, per 1.431.994,47 euro; e tutto ciò, nel periodo sottoposto ad indagine (2006–2007), avendo dichiarato redditi percepiti inferiori a 32 mila, redditi imponibili inferiori ad 21 mila euro, effettuato acquisti con addebiti su carte di credito per 136.990,51 euro e sostenuto in relazione ai cc/cc. predetti spese di tenuta conto, interessi passivi e commissioni per 19.026,01 euro; Massimo Arrabito, per avere raccolto denaro di provenienza illecita pari ad 316.610 euro, di cui 86.460 euro, relative a versamenti di denaro in contante, a cui hanno fatto seguito operazioni di prelevamento, quasi tutte tramite emissione di assegni bancari, per 310.835,15 euro; e tutto ciò, nel periodo sottoposto ad indagine (2006–2007), avendo dichiarato redditi percepiti pari a zero euro; Carmelo Drago, per avere raccolto denaro di provenienza illecita pari a.2.511.276,44 euro, di cui 554.892 euro, relative a versamenti di denaro in contante, a cui hanno fatto seguito operazioni di prelevamento, quasi tutte tramite emissione di assegni bancari, per 1.484.617,72 euro; Giancarlo Francione, preposto dell’agenzia di Comiso della Banca Popolare di Lodi, per avere permesso il reimpiego delle somme a disposizione di Giannone, ammontanti ad oltre . 3.050.000 euro, pur essendo consapevole della sperequazione tra le somme movimentate nei conti ed i redditi guadagnati, di cui ben 886.351,99 euro relativi a versamenti di denaro in contante, a cui hanno fatto seguito operazioni di prelevamento, quasi tutte tramite emissioni di assegni bancari, per .2.832.590,82 euro; Gabriele Giannone, per avere raccolto denaro di provenienza illecita pari ad 3.050.996,06 euro, di cui 886.351,99 euro relativi a versamenti di denaro in contante, a cui hanno fatto seguito operazioni di prelevamento, quasi tutte tramite emissioni di assegni bancari per .2.832.590,82 euro; Vincenzo Pitino, per avere raccolto denaro di provenienza illecita pari ad 134.988,54 euro, di cui 26.500 euro relativi a versamenti di denaro in contante, a cui hanno fatto seguito operazioni di prelevamento, quasi tutte tramite emissione di assegni bancari, per 92.700 euro; Vincenzo Leone, per avere effettuato dal 01.01 al 08.10.2004 versamenti per complessivi 183.554,72 euro, di cui 30.100 euro relativi a versamenti di denaro in contante; Marcello Sarta, per avere permesso a Giannone, attraverso l’utilizzo del conto 11464 intestato alla ditta IDEAMENTE di SARTA Marcello di far transitare parte di 3.050.996,06 euro nella disponibilità del Giannone, somme di illecita provenienza e sperequate ai redditi di questi e di avere permesso, contestualmente, la fuoriuscita di somme dal conto della ditta IDEAMENTE a favore di terzi senza un sottostante e giustificativo rapporto economico-patrimoniale; Carlo Fiore, Giancarlo Floriddia, Massimo Arrabito, Massimo La Pira, Carmelo Leone Vincenzo Leone, Giuseppe Piluso, Giuseppe Sammito, Torchi, Giovanni e Rosario Vasile e Giuseppe Zaccaria, per aver trasferito ed occultato somme di provenienza illecita emettendo assegni bancari senza essere a conoscenza dei relativi traenti e dei beneficiari e senza che vi fosse, a giustificazione di tali emissioni, un sottostante e giustificativo rapporto economico patrimoniale.
Fonte: RTM